Conseguire la patente nautica in Italia permette di navigare, godersi il mare, effettuare noleggi e anche lavorare con le imbarcazioni da diporto. Ecco una guida completa su questo importante titolo: dalle diverse tipologie di patenti, a chi le rilascia, come ci si prepara all’esame, quanto costa e come rinnovarla.
Per essere dei veri marinai e padroneggiare l’arte della navigazione d’altura bisogna macinare molte miglia, accumulare esperienza e fare tanta pratica. In Italia tuttavia per navigare e praticare il cosiddetto “diporto nautico” bisogna essere in possesso di una speciale abilitazione, la patente nautica, un documento che certifica l’abilitazione al comando di alcune tipologie di unità da diporto. Vediamo allora di fare chiarezza rispondendo ai principali quesiti su tempi, modi e costi della patente nautica.
Tipi di patente nautica
Secondo il Codice della Nautica esistono vari tipi di patente a seconda del tipo di navigazione che si intende praticare e della barca che si utilizza. In tema di diporto tuttavia generalmente ci si riferisce alla cosiddetta Patente Nautica di Categoria A, quella cioè per il comando e per la condotta di natanti e imbarcazioni da diporto.
Tale abilitazione inoltre è divisa a sua volta in due categorie:
– Patente nautica entro 12 miglia dalla costa
– Patente nautica senza limiti dalla costa
La prima consente di navigare esclusivamente entro le 12 miglia dalla costa, mentre la seconda non pone limiti e permette di allontanarsi liberamente dalla terraferma, senza rischio di sanzioni. Quale scegliere tra le due? Dipende naturalmente dalle vostre aspirazioni. Se nei vostri programmi di crociera ci sono lunghi trasferimenti e traversate è meglio optare per la patente senza limiti. Tuttavia bisogna considerare che lungo le nostre coste, dato l’alto numero di isole che sorgono a ridosso della terraferma, anche la navigazione entro 12 miglia permette di fare delle navigazioni di tutto rispetto.
Inoltre è possibile condurre barche a vela, barche a motore e barche a vela provviste di motore, anche se esiste la possibilità di chiedere una patente limitata alle sole barche a motore che prevede un esame più semplice.
Altre categorie di patente
Ci sono poi altri due categorie di patente nautica da diporto:
- Patente nautica di Categoria B che serve per il comando navi da diporto che superano i 24 metri. Per conseguirla è necessario possedere già da almeno 3 anni quella vela o motore senza limiti dalla costa. Chi possiede questa licenza può navigare senza limiti delle unità a motore e a vela.
- Patente nautica di Categoria C per la conduzione di natanti o imbarcazioni, dotate di particolari dispositivi elettronici, da diporto rilasciata a persone portatrici di particolari patologie che devono obbligatoriamente ospitare a bordo dell’imbarcazione una persona di età non inferiore ai 18 anni e che sia in grado di svolgere tutte le funzioni manuali atte a condurre il mezzo nautico e a salvaguardare le vite umane in mare.
- Patente nautica di Categoria D per l’abilitazione speciale al comando di natanti e imbarcazioni da diporto che può essere usata in caso di limitazioni particolari a livello dello scafo, dei motori, del limite di navigazione dalla costa, alle condizioni meteorologiche e così via. È concepita per essere assegnata in caso di peculiari esigenze conseguenti ad accertamenti medici relativi all’idoneità fisica e psichica del conducente.
Quando serve la patente nautica?
Prendere la patente nautica è senza dubbio un punto di partenza importante per chi vuole dedicarsi alla navigazione. Per rispondere alla domanda “Cosa si può guidare senza patente nautica?” occorre precisare che è obbligatoria nei seguenti casi:
- Per portare qualsiasi tipo di barca oltre le 12 miglia dalla costa e/o con motore di potenza superiore ai 30 kW (40,8 Cv);
- Nel caso si voglia condurre una barca con potenza massima di 40,8 Hp o con cilindrata superiore a 750 cc se a 2 tempi, o superiore a 1.000 cc se a 4 tempi; o superiore a 1.300 cc se entrobordo a 4 tempi, o infine superiore a 2.000 cc se a motore diesel;
- Per guidare una moto d’acqua indipendentemente dalla distanza dalla costa;
- Quando si portano imbarcazioni adibite allo sci nautico.
Senza patente nautica cosa posso guidare?
Anche all’interno della stessa Comunità Europea la normativa è diversa in ciascun paese. In Italia la patente nautica non è sempre obbligatoria. Si può infatti condurre un’unità da diporto di lunghezza inferiore ai 24 metri, con cilindrata inferiore a quelle sopra citate senza questo titolo, purché si navighi entro le 6 miglia dalla costa.
I requisiti fisici per prendere la patente nautica
Per ottenere la patente nautica esistono dei requisiti fisici specifici e chi non li possiede purtroppo non può accedere al titolo. Non possono per esempio prenderla né effettuare la convalida della stessa coloro che sono affetti da malattie fisiche o psichiche, deficienze organiche, minorazioni psichiche, anatomiche o funzionali o che siano dediti all’uso di sostanze psicoattive.
Un capitolo a parte riguarda la vista. Nei soggetti binocoli, è necessario avere una vista non inferiore ai 10/10 complessivi raggiungibili con le lenti, purché, in caso di correzione miopica in un occhio e ipermetropica nell’altro la differenza fra le lenti non sia superiore a 3 diottrie. In caso di correzione necessaria per un solo occhio inoltre la lente non deve superare i 3/10.
Per i soggetti di oltre 60 anni o affetti da diabete, glaucoma, nuro-otticopatie, cheratopatie, malattie degenerative corio retiniche, il visus deve risultare almeno in un occhio superiore al 70% del normale, con lettura di ottotipo di 3/10. Nei soggetti monocoli, funzionali o anatomici, il visus naturale deve essere di almeno 5/10 e il visus corretto non può essere inferiore a 8/10, raggiungibile con la correzione di lenti di qualsiasi valore diottrico o con le lenti a contatto.
Anche l’apparato auditivo deve essere il più possibile integro. La percezione della voce di conversazione, anche con l’ausilio di apparecchi correttivi, deve essere con fonemi combinati a non meno di 8 metri complessivi e a non meno di 2 metri dall’orecchio che sente di meno. Per il conseguimento o la convalida delle patenti nautiche sono infine richiesti tempi di reazione a stimoli semplici o complessi, luminosi e acustici, sufficientemente rapidi per poter essere classificati nel IV decile della scala decilica.
Chi rilascia la patente nautica?
Sono competenti al rilascio le capitanerie di porto, gli uffici circondariali marittimi e gli uffici di Motorizzazione Civile delle Direzioni generali territoriali del Dipartimento per i Trasporti Terrestri e il Trasporto intermodale, per le patenti nautiche che abilitano alla navigazione entro le 12 miglia dalla costa;
Per qulla senza limiti dalla costa sono invece competenti le capitanerie di porto e gli uffici circondariali marittimi, mentre per quelle che abilitano al comando di navi da diporto sono competenti al rilascio del titolo esclusivamente le capitanerie di porto.
Come prendere la patente nautica
Oggi esistono diverse scuole nautiche, dotate di autorizzazione rilasciata direttamente dalla Provincia, che seguono e offrono supporto a coloro che sono interessati al percorso per la preparazione teorico-pratica per il conseguimento della patente nautica e forniscono tutto il materiale didattico occorrente, come carte nautiche, squadre, compasso, libri di testo, etc.).
Perché iscriversi a un corso per la patente nautica
Le scuole nautiche nonché gli Enti e le Associazioni nautiche a livello nazionale possono richiedere all’autorità marittima o all’ufficio motorizzazione civile del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, competenti per territorio, che gli esami per il conseguimento delle patenti nautiche, con un numero di candidati non inferiore a 10, vengano svolti presso le loro sedi.
Tra i vantaggi di iscriversi a una scuola c’è quello di essere in qualche modo presentati dalla stessa in sede di esame e sfruttare magari l’autorevolezza conclamata di insegnanti e preparatori. Per scegliere una scuola nautica o un’associazione dove prepararsi è sempre meglio evitare le opzioni con i prezzi troppo bassi rispetto alla media e rivolgersi a centri qualificati presenti nelle liste ufficiali delle scuole nautiche italiane.
Prendere la patente da privatista
Chi invece non vuole seguire i corsi di scuole specifiche e associazioni nautiche può scegliere di prepararsi completamente in autonomia e dare l’esame per la patente nautica da privatista studiando direttamente sui libri dedicati o sfruttando il materiale scaricabile on line con un notevole risparmio di costi. Certamente l’opzione da privatista di fatto è una scelta piuttosto minoritaria. Il motivo principale è che l’esame non è una facile ed è necessaria una solida preparazione. Alcuni aspetti, soprattutto quelli legati al carteggio, possono risultare ostici e fare tutto da soli per preparare queste parti non è da tutti. Infine non va dimenticato il fatto che i corsi comprendono anche le lezioni in mare, le quali sono importanti e impegnative, soprattutto per chi vuole prenderla per le barche a vela.
La patente nautica on line
Negli ultimi anni grazie alla rete internet e allo sviluppo di specifici corsi di formazione a distanza è possibile anche prendere la patente nautica on line. Il vantaggio di questa modalità è di restare a casa, sedersi davanti a un pc e ricevere le stesse nozioni che vengono fornite nei corsi tradizionali dal vivo. Utile per coloro che hanno impegni di lavoro e carriere professionali oppure per chi abita lontano da grandi città.
Oggi sono tante le scuole che consentono di ottenere la patente nautica on line. Per seguire un corso quello che serve è avere un pc con connessione a internet, una webcam, un sistema audio e un browser, come Safari, Edge o Chrome. In genere la scuola fornisce allo studente il materiale didattico di cui ha bisogno, tra cui compasso e squadrette, un libro di testo e un simulatore di carteggio. Sempre grazie a internet sarà poi possibile scaricare altro materiale didattico per approfondire la propria preparazione. Dall’altra parte dello schermo si può contare su persone competenti che offrono lezioni di teoria di 1-2 ore e rispondono a qualunque domanda.
I corsi on line hanno costi modulabili secondo il numero di ore e il livello di apprendimento; inoltre offrono degli sconti sulle lezioni pratiche integrative o sull’assistenza pratica all’esame vero e proprio.
I manuali più usati per la patente nautica
Spesso i libri di testo per la preparazione alla patente nautica vengono forniti direttamente dalla scuola o dal corso che si sceglie di seguire. Esistono tuttavia decine di manuali specifici, libri di esercizi e simulatori di carteggio in commercio.
La scelta è ampia: si va dai libri scritti da istruttori qualificati e ufficiali di marina, a divulgatori tecnici e navigatori di lungo corso. Alcuni sono più scorrevoli, altri sono decisamente più pesanti. Alcuni testi coprono l’intero programma di esame, altri invece si concentrano su alcuni aspetti. Il consiglio è di privilegiare i testi più chiari e sintetici possibile, magari supportati da schede, immagini e illustrazioni per spiegare bene manovre, attrezzature e quant’altro. Nella lista dei manuali per la patente nautica più apprezzati e popolari per prepararsi ci sono:
- “Guida al diporto nautico”, di Flavio Guglielmi;
- “La patente nautica. Entro e oltre le 12 miglia e vela e a motore” di Massimo Caimmi
- “Patente nautica senza alcun limite dalla costa a vela e a motore” di Miriam Lettori
Come prepararsi per la Patente Nautica
Quando si va a sostenere l’esame per il conseguimento della patente nautica presso la Capitaneria di Porto e le Motorizzazioni ci si trova di fronte a una procedura unica e uniforme in qualunque zona d’Italia. L’esame si divide in una parte teorica e una pratica.
Quiz e Test carteggio: come superarli
La parte teorica è inoltre suddivisa in due categorie, ossia la prova di carteggio e un quiz di patente nautica. Il test del carteggio ha lo scopo di verificare la capacità del candidato di leggere in modo corretto le coordinate geografiche di un punto qualsiasi sulla carta nautica, nonché la sua conoscenza delle regole principali della navigazione stimata, la capacità di calcolare l’autonomia tenendo conto della posizione e del motore, e via dicendo. Per tale prova è previsto un solo esercizio per la patente entro le 12 miglia (15 minuti) e tre esercizi per quella senza limiti (60 minuti) e si supera se ogni esercizio proposto è correttamente eseguito e risolto nel tempo limite. In questo caso il candidato accede alla fase successiva. Se si viene giudicati non idonei si viene esclusi dall’esame.
Leggi anche: Patente nautica: come prepararsi per ottenere il titolo
La prova successiva sono quindi i quiz sottoposti ai candidati sotto forma di schede a risposta multipla. Ogni test conta 20 domande, ognuna delle quali presenta tre alternative di risposta: solo una di queste è corretta e va barrata con una “X”. Il tempo concesso per il completamento del quiz è di 30 minuti e per superarlo è possibile fare solo 3 errori: con il quarto errore si viene automaticamente bocciati. Il candidato che, al termine di questo questionario, avrà collezionato al massimo 3 errori, potrà passare all’ultima fase dell’esame, ovvero alla prova pratica in mare.
L’esame pratico: ecco cosa bisogna fare
La prova pratica, che può essere svolta anche lo stesso giorno di quella teorica, inizia nel momento stesso in cui, durante la navigazione, il responsabile della barca detta al candidato le manovre. La prova pratica è diversa nel caso di patente per sole barche a motore o di patente nautica completa e quindi anche per barche a vela. Nel primo caso, al candidato verrà richiesto di condurre la barca a diverse andature, di effettuare alcune manovre complesse, di ormeggiare e disormeggiare la barca. L’esame si completa poi in generale con delle prove di recupero uomo in mare, nonché con la simulazione di incendio o di salvataggio o di brutto tempo in arrivo. Nel secondo caso il candidato dovrà dare prova della sua conoscenza dell’apparato velico, passando dalle diverse manovre alla realizzazione dei più diversi nodi marini.
Quanto costa la patente nautica
Conseguire la patente nautica comporta un certo investimento, ma non è certo roba da ricchi. Il costo della patente nautica ovvero le voci di spesa sono diverse e l’ammontare stesso della somma definitiva dipende da più fattori. Innanzitutto dalla scuola nautica alla quale ci si rivolge. In linea di massima, il costo di un corso si aggira tra i 300 euro e gli 800 euro per quella entro 12 miglia, cifre che vanno inevitabilmente a salire con il crescere delle lezioni pratiche svolte. Va detto inoltre che i costi diversi sono ovviamente diversi a seconda della tipologia: quella entro 12 miglia è sicuramente più semplice ed economica mentre per quella senza limiti i costi possono anche superare i 1.000 euro.
Oltre alla spesa specifica del corso vanno poi preventivate delle spese accessorie tra cui quelle per il rilascio del certificato medico (30-40 euro), da effettuare presso una struttura sanitaria pubblica e da presentare in bollo e una serie di spese per tasse governative tra cui la tassa per il diritto di ammissione all’esame (20 euro per patenti categoria A e C, 60 euro per categoria B), il tributo alla tesoreria provinciale (25 euro per le imbarcazioni, 100 euro per i natanti) e una marca da bollo da 16 euro. Inoltre la maggior parte delle scuole nautiche opera all’interno di associazioni sportive ed è previsto il pagamento della quota associativa per i corsisti. Infine per i privatisti il costo si aggira solitamente intorno ai 100 euro.
Rinnovo della patente nautica, tempi e costi
La patente nautica una volta presa ha una validità di 10 anni, dopodiché va rinnovata. Per i diportisti che hanno oltre i 60 anni, la validità del titolo si accorcia a 5 anni tra un rinnovo e l’altro.
Per rinnovare la patente nautica ci sono dei costi da sostenere, anche se piuttosto contenuti. Occorrono infatti un certificato medico con bollo da 16 euro e due versamenti rispettivamente da 10,33 euro e da 14,63 euro da intestare al Dipartimento Trasporti. A queste spese si aggiunge il costo della visita medica, che da regione a regione varia da 30 o 40 euro.
Quali sono i casi di sospensione e ritiro della patente
La sospensione avviene nel caso in cui vengano a mancare i requisiti di idoneità sia fisici che psichici. In questo caso il recupero della stessa dovrà avvenire previa visita medica e certificazione della presenza delle condizioni fisiche e mentali necessarie per condurre il mezzo nautico.
Le patenti nautiche possono essere ritirate dall’autorità marittima per un tempo dai 3 ai 6 mesi anche in caso di:
- Conduzione e comando dell’unità in stato di ebrezza o sotto l’effetto di sostanza stupefacenti;
- Atti di imprudenza o imperizia che mettono a rischio l’incolumità pubblica e possono recare danni;
- Su richiesta del prefetto per motivi di pubblica sicurezza.
La sospensione avviene in caso di inizio di procedimento penale per delitti di omicidio colposo, lesioni gravi o gravissime colpose, derivanti dalla violazione delle norme sul comando delle unità da diporto e delle navi; o ancora per i delitti contro l’incolumità pubblica previsti dal libro II, titolo VI, del codice penale; o per i delitti previsti dalla parte terza del codice della navigazione.
La revoca delle patenti dall’autorità che l’ha rilasciata avviene nel caso in cui il titolare non sia più in possesso, con carattere permanente, dell’idoneità fisica e psichica. Qualora la revoca sia intervenuta per perdita dei requisiti morali, l’interessato può conseguire una nuova abilitazione dopo aver ottenuto il provvedimento di riabilitazione. Qualora la revoca della categoria A o B sia intervenuta per perdita dell’idoneità neuro-motoria, l’interessato può conseguire senza esami la patente di categoria C; previo accertamento del possesso dei requisiti di idoneità di cui all’articolo 36.
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