Ancorano male la barca a Capraia: multati due armatori

Nei giorni antecedenti il Ferragosto sull’isola di Capraia la Guardia Costiera ha individuato due barche a vela che dopo aver spedato l’ancora mentre erano ormeggiate in baia e lasciate incustodite andavano alla deriva.

L’ancoraggio maldestro si paga. Ancorare in modo errato o approssimativo la propria barca e lasciarla abbandonata in baia per scendere sulla terraferma, anche per breve tempo, può costare molto caro. Come è successo a due diportisti che stavano passando le loro vacanze estive sull’isola di Capraia, nell’Arcipelago Toscano.

Entrambi infatti sono stati multati dalla Guardia Costiera poiché le loro barche erano state ancorate male ed erano finite al largo dell’isola mettendo a rischio altri diportisti. Nel primo caso è successo che nella serata di sabato 12 agosto. Un uomo si è rivolto agli uffici della Capitaneria di Porto per denunciare il fatto che qualcuno avesse rubato la propria imbarcazione in zona Porto Vecchio: “L’avevo lasciata nella baia per un drink con gli amici e al mio ritorno non c’era più”, ha dichiarato alle forze dell’ordine.

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Ancoraggio

Ma quale furto, più attenzione negli ancoraggi

Tuttavia soprattutto per la dinamica descritta e il luogo di stazionamento riferito per l’ancoraggio, i militari hanno escluso subito che si potesse trattare di un furto. E hanno invece ipotizzato che la causa dell’allontanamento dell’imbarcazione potesse dipendere dalle cattive modalità di ancoraggio e da vento e correnti che l’avevano spinta al largo. E infatti, con l’aiuto dei sofisticati radar in dotazione, il mezzo è stato intercettato a circa 2 miglia dall’isola. Così dopo essere stato riportato nella baia, è stato restituito al l’armatore che lo ha ormeggiato al porto.

Sempre in Capraia e negli stessi giorni la stessa situazione di ancoraggio errato è capitata ad un altro armatore. In questo caso nella sala operativa della Guardia Costiera era giunta la segnalazione di una barca a vela alla deriva con luci fioche sottocoperta. Ma da cui non provenivano segni di vita. Acquisita la posizione, a circa un miglio e mezzo dal faro di Punta del Ferraione, un battello veloce della Capitaneria di Porto è partito dal porto per recarsi prontamente sul punto localizzato.

I militari, intercettata l’imbarcazione, un cabinato di 15 metri battente bandiera francese, lo hanno quindi affiancato per appurare la presenza di persone a bordo. Come ipotizzato, la barca non aveva nessuno a bordo e andava alla deriva senza controllo.

Ancoraggio

Mai lasciare la barca incustodita in baia

La zattera di salvataggio era al proprio posto. Ma una rapida ispezione in coperta faceva scorgere all’occhio esperto dei militari l’ancora prodiera calata e appennellata. Segno evidente che il natante era stato male ancorato nei pressi dell’isola. E che, con ogni probabilità, era stato trascinato al largo dalle forti correnti dirette verso i quadranti orientali. Le successive verifiche hanno consentito di accertare che i proprietari, due coniugi italiani della provincia di Lodi, erano a bordo di un’altra imbarcazione ormeggiata nella baia di Porto Vecchio. Naturalmente non si erano accorti di niente.

In entrambi i casi gli uomini della Guardia Costiera hanno inflitto ai due diportisti maldestri sanzioni molto salate per avere proceduto a un ancoraggio errato. Una lezione che sicuramente ricorderanno a lungo…

David Ingiosi

Appassionato di vela e sport acquatici, esperto di diporto nautico, ha una lunga esperienza come redattore e reporter per testate nazionali e internazionali dove si è occupato di tutte le classi veliche, dalle piccole derive ai trimarani oceanici

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