Trucchi e consigli su come pulire il tender

Sono tanti i nemici che intaccano l’estetica e l’efficienza del nostro tender: sporco ostinato, macchie di carburante, alghe, umidità e muffa. Ecco allora come procedere alla pulizia periodica e profonda del nostro battello di servizio.

Come tanti altri componenti di bordo, anche il tender che usiamo come battello di servizio della nostra barca periodicamente ha bisogno di una bella pulizia. Raggi Uv, sporco, macchie di carburante o creme solari, fumi del propulsore e muffe sono i grandi nemici del nostro gommone. Oltre a renderlo vecchio e sbiadito, se non rimossi possono a lungo andare comprometterne anche l’efficienza. Senza contare che anche sulla carena del tender, quando è lasciato a lungo in acqua, possono formarsi cirripedi, alghe ed altri organismi marini che riducono le prestazioni e ne intaccano i materiali, data la natura tagliente degli stessi.

Spesso inoltre i tender sono lasciati alle intemperie, magari senza telo di copertura, perché si pensa che essendo prodotti pensati per l’uso nautico non soffrono sporco e umidità. Nulla di più sbagliato. I materiali utilizzati nella costruzione del tender, specie i tubolari, andrebbero considerati come una sorta di stoffa che tende ad assorbire tutto ciò che le si deposita sopra. Quindi anche il pulviscolo portato dalla pioggia, lo sporco derivato dai lavori a bordo e quant’altro, tutto si deposita in profondità.

Vediamo allora come procedere a una pulizia profonda del tender, quali prodotti e strumenti scegliere e qualche piccolo accorgimento per prolungarne la durata.

Ogni quanto tempo pulire il tender

Si può procedere alla pulizia del tender quando si ha intenzione di lasciarlo a terra anche per poche settimane, quindi durante l’invernaggio della barca, ma anche a inizio stagione prima della crociera, così come dopo circa 4-5 settimane di uso prolungato. Prima di procedere alla pulizia occorre rimuovere tutti gli accessori del tender prima dell’alaggio. Tra questi ci sono i parabordi, l’ancorotto e le varie cime. Non da ultimo occorre sbarcare il fuoribordo, un’operazione che potrebbe sollecitare oltremodo la schiena, quindi meglio farla sempre in coppia.

Strumenti per la pulizia del tender

Oltre a prodotti di pulizia specifici per il tender che vedremo in seguito, tra gli strumenti per operare ci servono:

Importante: prima di procedere alla pulizia e affidarsi a qualsiasi prodotto detergente o sgrassante e decapante, è assolutamente consigliato controllare il manuale del costruttore per sapere se il vostro tender è in neoprene o in Pvc.

Il primo passaggio: un bel lavaggio generale

Il primo passaggio da compiere è quindi un bel lavaggio generale con acqua a pressione non eccessiva e una spugna morbida. In questo modo si rimuovono tutti gli eccessi di polvere e sporco che si trovano sulla superficie. Per farlo al meglio alate il tender e posizionatelo in un luogo in cui lavorare agevolmente. Alcuni diportisti utilizzano l’idropulitrice per dare questa prima passata al tender. Non è uno strumento indispensabile, ma è molto utile e semplifica parecchio il lavoro di pulizia. Occorre tuttavia stare molto attenti a non passare troppo vicino alle giunture dei tubolari o della chiglia. Con l’alta pressione dell’acqua infatti potrebbero scollarsi.

Una volta tolto più sporco possibile, procediamo alla rimozione delle incrostazioni utilizzando una spugna abrasiva o in casi estremi una spatola in gomma.

Tender-Pagliolo-Alluminio

La pulizia di tubolari del tender

A questo punto si sciacqua nuovamente il gommone per rimuovere tutto lo sporco ostinato e i resti degli organismi. Dopodiché si comincia ad applicare il prodotto detergente, per esempio un buono shampoo nautico per tender. Soprattutto nelle giornate più calde, è bene bagnare abbondantemente la superficie dei tubolari per raffreddarla, poiché le alte temperature potenziano gli effetti dei detergenti e possono causare danni indelebili. Per questo motivo evitate assolutamente di spruzzare il detergente su tutto il tubolare per poi tornare indietro a strofinare. Il detergente si asciugherà con colature e vi brucerà il tessuto. Procedete a piccole aree che riuscirete a controllare considerando il tempo che impiegate per strofinare. Per sicurezza fate un piccolo test su un’area nascosta.

Sicuramente ci si deve aiutare con una spugna e, se le macchie sono troppo ostinate, anche con una spugna leggermente abrasiva, sempre stando attenti a non esagerare con la pressione. Terminata la seconda operazione di pulizia si risciacqua molto bene il tender per eliminare completamente i residui di detergenti ed eventuali prodotti chimici.

Togliere la muffa dal gommone

Passiamo quindi a risciacquare abbondantemente per rimuovere ogni traccia di sapone dal tubolare. Una volta concluso questo processo la superficie sarà pulita. Se dovete rimuovere della muffa, fate molta attenzione a non dare il detergente rimuovi muffa prima della pulizia. Il detergente specifico per la muffa va infatti dato solo dopo i passaggi pulizia visti finora, perché lo sporco può interferire con l’azione del prodotto e quindi avere effetti collaterali.

Praticamente l’azione di tutti i prodotti antimuffa necessita di diversi minuti di azione localizzata. Per lo stesso motivo non lavorate con temperature troppo alte. Cercate comunque di non lasciare la muffa depositata sul tubolare per troppo tempo, altrimenti la gomma tende ad assorbirla, rendendo poi impossibile la sua rimozione.

Asciugare il tender dopo la pulizia

Sembra scontato, ma lo step successivo alla pulizia consiste nell’asciugare il tender e soprattutto i tubolari. Non si tratta di lasciare semplicemente evaporare l’acqua residua del risciacquo. Questa infatti lascerebbe tracce e aloni. Occorre invece utilizzare un panno in microfibra su tutta l’area assicurandosi che sia ben asciutta. Adesso potete vedere le reali condizioni del vostro gommone, probabilmente con aree a chiazze più o meno opache.

Come rigenerare i tubolari e gli acciai del tender

A questo punto se necessario si può ripristinare la luminosità e ridare al tempo stesso elasticità ai tubolari per resistere alle intemperie e prolungare la vita del gommone. Per fare questo è necessario applicare un buon decapante per tender oppure un lucidante per gommoni o ancora una cera nutriente e protettiva. Scegliete prodotti cremosi o liquidi, non in formato spray nelle bombolette, che durano meno e hanno un’azione meno precisa. La cera va stesa in modo uniforme con un panno in microfibra.

Stessa cosa si può fare con prodotti rigeneranti per gli acciai e prodotti rigeneranti per la vetroresina della carena del gommone. In questo modo tutto il vostro tender splenderà e sarà pronto di nuovo a essere usato in tutta sicurezza.

David Ingiosi

Appassionato di vela e sport acquatici, esperto di diporto nautico, ha una lunga esperienza come redattore, reporter e direttore di testate nazionali e internazionali dove si è occupato di tutte le classi veliche, dalle piccole derive ai trimarani oceanici, compresi tutti i watersports.

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