Grande stabilità di forma, basso pescaggio e velatura estremamente maneggevole sono i punti di forza di tutti i catamarani, barche sempre più apprezzate per la crociera e il charter non solo per le doti marine ma anche per gli ampi spazi di bordo, la vista panoramica e la facilità di conduzione.
I catamarani sono le barche a vela più sicure e confortevoli al mondo, nonché le più docili. Quando si sale a bordo di questo tipo d’imbarcazione per la prima volta si percepisce immediatamente la sua rassicurante stabilità e dopo essersi seduti in pozzetto si scopre che la navigazione, sia a vela sia a motore, sarà semplice, immediata e alla portata anche di un perfetto neofita. La serenità del comandante o dello skipper si trasferiscono immediatamente a tutto l’equipaggio, sia esso di amici o familiari, che possono sfruttare e godere gli ampi spazi esterni oppure il comfort e il lusso di quadrato e cabine interne. Solo il catamarano a vela ci consente di navigare comodi e senza preoccuparsi degli eventuali sbandamenti della barca, soprattutto in caso di vento forte e mare formato.
Ecco allora qualche prezioso suggerimento per coloro che scelgono di navigare su queste barche: da come si conduce un catamarano, a come si effettua una virata, così come comprendere le sue doti marine in caso di maltempo e onde frangenti.
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Grande manovrabilità, sia a vela che a motore
Immaginate una persona che sta dritta in piedi in perfetto equilibrio poggiando sulle due gambe divaricate almeno quanto le spalle. Ecco la stessa cosa avviene nel catamarano dove due scafi, paralleli e distanziati tra loro, che sorreggono il corpo centrale della barca e con ciò assicurano la perfetta distribuzione dei pesi. Grazie a questa stabilità che i designer chiamano “stabilità di forma” il catamarano può affrontare in sicurezza anche il mare formato senza il rischio di cedimenti e con la medesima certezza di non rovesciarsi mai.
Per quanto riguarda la conduzione e la gestione delle vele, attualmente quasi tutti i catamarani a vela prevedono che il fiocco sia autovirante e quindi, nel cambiare il bordo, chi si trova al timone esegue facilmente la manovra da solo badando unicamente alla randa, la cui scotta si trova a portata di mano ed è perfettamente controllata per mezzo di un winch elettrico. Tutte le attrezzature di coperta sono collocate in modo che una sola persona, ossia lo skipper, possa gestire le manovre senza neppure alzarsi dalla sua postazione in plancia. Se poi si deve fare anche uso dei due motori, uno per ciascun scafo, per esempio nelle acque interne di un porto, grazie alla maggior distanza tra le due eliche, la manovrabilità generale della barca diventa più semplice di qualsiasi altro cabinato a motore con due eliche ravvicinate, a cui è spesso necessario aggiungere una terza elica di prua. Portando la leva di un motore a marcia avanti e l’altra opposta a marcia indietro, il catamarano ruota su sé stesso e diventa semplice entrare e uscire da un qualsiasi ormeggio.
Mare formato non ti temo
Ma come si comporta il catamarano a vela con il mare formato? È necessario fare qui una distinzione tra i catamarani provvisti della tradizionale rete a prua e i catamarani con il ponte completamente rigido e chiuso anche sulla prua. I primi, ossia quelli con la rete a prua detta anche “trampolino”, s’ingavonano e lasciano che le onde superino la rete per arrivare sulla coperta. I catamarani con il ponte chiuso al contrario cavalcano le onde come accade per una qualsiasi altro monoscafo. Ed è qui che la maggiore rigidità e la solidità svolgono il loro ruolo per aumentare la sicurezza di questo tipo di imbarcazione che si va sempre più diffondendo, non solo nel charter ma anche tra i privati che abbandonano il monoscafo sia a vela sia a motore.
Spazi enormi, vista panoramica e bassi consumi
Tra i pregi del catamarano c’è la sicurezza, ma non è il solo requisito per cui molti diportisti amano questa tipologia di barche. A parità di lunghezza con una barca a vela il catamarano ha uno spazio utile esterno e soprattutto interno che è più del doppio. Si consideri inoltre che, quando si desidera restare al coperto per chiacchierare o per mangiare, in ogni tipo di barca si deve scendere sottocoperta e si rinuncia al contatto con il paesaggio circostante. A bordo di un catamarano questo non avviene perché gli spazi interni principali, ossia quadrato, cucina e carteggio, si trovano sullo stesso livello del pozzetto e grazie alle ampie finestrature permettono di avere un panorama a a360 gradi sull’esterno.
La scarsa superficie immersa dei due scafi che compongono un catamarano consente inoltre una maggiore velocità sia a vela che a motore oltre che un enorme risparmio di carburante. Un esempio per tutti: un catamarano a motore di 43 piedi con due motori da 260 cavalli riesce a consumare appena 50 litri l’ora mantenendo una velocità di crociera di 15 nodi.
Il successo dei catamarani: prima solo a vela, oggi anche a motore