L’obiettivo delle cure invernali alla barca è innanzitutto quello di contrastare lo stato di fermo di impianti, propulsore e attrezzature di coperta, nonché l’aggressione di umidità e salino che a bordo causano usura, corrosione e invecchiamento.
Cure invernali della barca. Con l’arrivo dell’inverno è tempo per gli armatori di eseguire i lavori di manutenzione alla barca. Tutte le operazioni di invernaggio hanno il principale scopo di mantenere scafo, attrezzatura e impianti della barca nel miglior stato possibile in modo che all’inizio della nuova stagione velica tutto sia nelle condizioni migliori per salpare e prendere il largo nuovamente in sicurezza.
Ogni parte della barca necessita di cure specifiche, dal rigging allo scafo, dall’impianto elettrico al timone. Dalla coperta agli ambienti interni, quindi è bene prendere nota delle diverse sezioni e le rispettive operazioni effettuate. Vediamo i controlli principali da eseguire per l’invernaggio della barca.
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Preservare i componenti elettrici in inverno
Bisogna innanzitutto ispezionare i contatti elettrici più soggetti all’attacco dell’umidità e quindi all’ossidazione. Si può partire dalla pompa di sentina che va pulita dalla ruggine che in genere l’aggredisce e trattata con spray isolante e antiossidante da spruzzare sui vari contatti elettrici, così come su tutti i fili e i contatti raggiungibili. Altra operazione importante da eseguire è alle batterie del motore e dell’impianto d’alimentazione generale della barca. Una volta staccati i due poli, ossia i morsetti in rame, bisogna pulirli con la spazzola a fili di ferro. Stesso intervento si esegue sui contatti del corpo batteria che vanno scrostati da sporco e impurità. Quindi si può spalmare un leggero strato di vaselina su entrambe le parti, il terminale in rame e il contatto sul corpo batteria, per poi lasciarli separati.
Cure invernali della barca. Tutti gli strumenti portatili a batteria, come per esempio il vhf, la bussola, la lampada frontale, i quadri in coperta, il pc portatile, il tester, il satellitare e così via, vanno sbarcati per evitare che soffrano l’umidità e la condensa che si formano sottocoperta, quindi controllati prima di togliere la batteria interna per evitare ogni dispersione di acido. Ultima operazione è togliere dall’interno il log e sostituirlo con il suo tappo.
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La cura invernale degli ambienti interni
La normale manutenzione delle cabine, del bagno, della cucina e del quadrato consiste semplicemente nello sbarcare lenzuola, federe, asciugamani, coprimaterassi e cuscini. Sarebbe bene togliere anche i materassi, altrimenti è sufficiente inclinarli in modo da lasciar passare più aria possibile. Il resto va rimosso, controllato, eventualmente riparato, lavato e infine piegato. È importante perlustrare gli stipetti, le sentine e i gavoni per eliminare fondi di acqua stagnante, avanzi di cambusa e resti di carta e cartone che possono intasare gli ombrinali o, ancora peggio, diventare un nido per insetti e scarafaggi.
Cure invernali della barca. Per la parte idraulica è sufficiente riempire un bugliolo di acqua dolce e sapone, quindi rovesciarlo nei wc e nei lavandini, scaricare il detergente in modo da eliminare il sale nelle tubature, chiudere le prese a mare e ripetere l’operazione senza scaricare. In questo modo le guarnizioni non diventeranno secche e non si diffonderà il tipico cattivo odore di acqua di mare stagnante.
Ricordarsi anche di direzionare le maniche a vento verso il quadrante di vento dominante per garantire un minimo cambio d’aria sottocoperta. Per chi non ha la barca a portata di mano, è utile posizionare in tutti gli ambienti alcuni deumidificatori a sali che non elimineranno l’umidità in maniera totale, ma eviteranno il formarsi di condensa alla prima giornata di sole. Altra buona abitudine è quella di pulire e lubrificare gli attrezzi della cassetta dei ferri. Basta una veloce passata con la spazzola di metallo, una spruzzata di Crc e degli stracci per coprirli.
La manutenzione invernale delle vele
L’Cure invernali della barca. delle vele è fondamentale per assicurare la perfetta efficienza e la lunga durata di questi componenti. La randa, come le altre vele, va srotolata se avvolta nell’albero e ammainata. Dopo avere tolto le stecche, così da individuare quelle sfibrate, va lavata con acqua dolce e detergente leggero. Una volta asciutta, bisogna esaminare i punti di massimo sforzo e le cuciture che uniscono i vari ferzi per un’eventuale riparazione (se c’è un consistente danno bisogna rivolgersi al velaio). L’ideale sarebbe arrotolarle, per il lato corto, e stivarle in un posto asciutto a terra. Se ciò non è possibile, piegarle a dovere, insaccarle e sistemarle sottocoperta.
Rigging, timone e attrezzature di coperta
Per quanto riguarda l’attrezzatura di coperta, il primo passo è togliere i bozzelli, lavarli con acqua dolce e detergente, e stivarli in un cassetto. Stessa operazione va fatta per le scotte che vanno sbarcate (ricordarsi di mettere dei testimoni nel caso in cui si sfilino drizze e mani di terzaroli), lavate a mano (attenzione al detergente che si usa, il rischio è che indebolisca la fibra), asciugate bene e sistemate all’asciutto. Se non vengono asciugate a dovere, è certo che dopo qualche ora emaneranno un cattivo odore. Segue la cura dei winch utilizzando il grasso. Ricordarsi, al momento di riutilizzare la barca, di ripetere l’operazione al contrario, quindi togliere il grasso, pulire con spazzolino e carburante e infine lubrificare con spray al teflon. Un cappuccio fatto di stoffa impermeabile pesante sarà di sicuro aiuto al mantenimento della campana e degli ingranaggi che contiene.
Cure invernali della barca. Anche l’albero necessita di attenzione durante l’invernaggio. Sarebbe bene mollare qualche giro di sartie alte e paterazzo, in modo da diminuire la pressione che esercitano quest’ultime sulla coperta ricordandosi di segnare, con un giro di nastro, il carico originale. Per evitare infiltrazioni d’acqua sottocoperta bisogna invece esaminare le guarnizioni degli oblò e quella a piede d’albero. L’utilizzo di guarnizioni o colle (tipo silicone, bicomponenti, ultra rapide, etc.) non originali è decisamente sconsigliato: l’effetto che potrebbero causare è la corrosione non solo della gomma, ma anche del telaio in alluminio.
Dopo aver dato un occhio ai frenelli del timone, rabboccandoli di grasso, potete passare alla pulitura e alla protezione degli acciai, della coperta e dello scafo. Per questa operazione è sufficiente avere acqua dolce, stracci e prodotti detergenti protettivi e dedicati.
Invernaggio del motore
Fino a gennaio è il periodo adatto per effettuare una buona manutenzione che porta nel tempo a migliorare lo stato tecnico del vostro motore. Se abitate lontano dal mare o comunque tendete a dimenticarvi della barca nei mesi di non utilizzo, l’invernaggio è l’insieme di operazioni che permette al motore di superare con tranquillità le condizioni climatiche invernali. La necessità di questo trattamento risiede nel garantire al motore protezione da agenti atmosferici, quali umidità e basse temperature, oltre che da un prolungato fermo macchina.
Cure invernali della barca. I motori di barche che navigano tutto l’anno, per esempio i pescherecci, non accusano gravi avarie o problemi di avviamento a freddo, al contrario barche nuove hanno spesso problemi anche impensabili in primavera al momento di andare in cantiere per la pulizia della carena. Questo è dovuto all’incuria invernale che porta il motore a invecchiare, sia nell’aspetto che nella meccanica più in fretta di quanto si creda. La manutenzione invernale va effettuata sia sui motori principali che su ausiliari quali generatori. Per garantire un buon lavoro e una manutenzione più profonda del propulsore affidatevi personale qualificato e autorizzato dal produttore del motore.
Circuito di raffreddamento
Il primo passo sta nel lavare il circuito mare (dalla presa mare alla marmitta) con acido cloridrico, liberando i tubi e i refrigeranti dall’acqua salmastra e da vecchie, e ormai dure, formazioni calcaree. Queste ultime sono la causa principale di eventuali problemi di riscaldamento del motore. Successivamente si lava il circuito con acqua dolce per eliminare l’acido e vi si mette liquido antigelo che garantisce protezione chimica e termica al motore.
Impianto elettrico e batterie
Cure invernali della barca. L’apparato elettrico sul motore può essere trattato con olio spray o vaselina scongiurando corrosioni e ruggine. È bene anche scollegare eventuali cavi a baionetta per il telecontrollo (detti “cordoni”), in modo da poter lubrificare anche quelli sottostanti. Se l’imbarcazione resta in acqua, è bene isolare il motore da correnti galvaniche, smontando il cavo negativo batteria. Per quanto riguarda quest’ultima, è meglio collegarla con funzione di mantenimento o periodicamente effettuare una ricarica. Si dovrà infine controllare la soluzione acida al loro interno, sempre che non abbiate batterie al gel.