Varato nel 1931 presso i regi cantieri di Castellammare di Stabia, in questo 2021 lo storico veliero Amerigo Vespucci, orgoglio della Marina Militare e di tutta l’Italia, festeggia i suoi 90 anni. Nella sua storia ha percorso 800.000 miglia di navigazione su tutti i mari del mondo.
Novant’anni sono tanti eppure non li dimostra affatto. L’Amerigo Vespucci, storico veliero varato il 22 febbraio 1931 nei regi cantieri di Castellamare di Stabia festeggia infatti i 90 anni di attività in tutto il suo splendore. È l’unità più anziana in servizio della Marina Militare italiana e sicuramente la più ammirata. Soprattutto è inarrestabile e infatti nemmeno l’emergenza sanitaria da Covid-19 è riuscita a fermarla. Gli ha solo modificato un po’ i piani di navigazione.
A causa del Covid infatti nel 2020 l’Amerigo Vespucci ha dovuto annullare il giro del mondo che aveva in programma e che è stato trasformato in una campagna di addestramento di due mesi no stop nel Mediterraneo. “Lo stop, a dieci giorni dalla partenza per un tour di 18 mesi è stato traumatico, ma si è trasformato in una bellissima opportunità”, racconta Bacchi. E quest’estate è probabile che ripeterà l’esperienza.
Un veliero ancora perfettamente conservato
Ma come si presenta l’Amerigo Vespucci a questi 90 anni? “È un traguardo a cui arriva avendo percorso più di 800.000 miglia, navigato in tutti i mari del mondo, visitato tutti i continenti. E il bello è che dopo questi primi 90 anni la nave è pronta per affrontarne altrettanti e altri traguardi, perché è stata conservata nel tempo in maniera maniacale”, afferma l’attuale comandante Gianfranco Bacchi.
Il Vespucci è uno splendido veliero lungo 101 metri a tre alberi dotato di 26 vele realizzate in olona. Il suo scafo è dipinto di bianco e nero e ornato con fregi in oro, legni e ottoni. In molti la considerano “la nave più bella del mondo” da quando così la definì il comandante della portaerei americana USS Indipendence incrociata nel 1962 nel Mediterraneo. Tra le sue imprese più celebri, si ricorda la sua presenza alla riconsegna di Trieste all’Italia nel 1954, ma anche durante le Olimpiadi del 1960 di Roma quando trasportò la fiaccola dal Pireo a Siracusa oppure ancora nel 1968 quando risalì a vela il Tamigi per ormeggiare nel porto di Londra.
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Una preziosa nave scuola che forma i futuri ufficiali
Fondamentale è poi l’attività di vela scuola dell’Amerigo Vespucci per la formazione dei futuri ufficiali della marina Militare. “È uno strumento formativo formidabile – spiega il Comandante Bacchi – che ha visto passare decine di migliaia di allievi dell’Accademia Navale e poi è un simbolo per il Paese, non solo per la Marina. Le sono state affidate tante definizioni, la più semplice e banale è la nave più bella del mondo, ma in realtà è molto di più, è un’ambasciatore dell’Italia e del made in Italy”.
Per festeggiare questi suoi 90 anni non sono previste celebrazioni in pompa magna, sempre a causa della pandemia. Ma una torta sicuramente non mancherà. “La mangeremo a bordo anche stavolta, con il distanziamento” dice Bacchi. E se nel corso dell’anno la nave passerà da Castellamare di Stabia sarà organizzata l’ammaina bandiera con l’alberata illuminata da luci tricolore e un tributo musicale con il pianoforte di bordo (del 1899), suonato dal comandante stesso.
L’ingegnere navale e ammiraglio Francesco Rotundi, zio di mio papá, ha progettato e realizzato questa nave magnifica. Orgoglio di tutti noi italiani!