Dopo il via libera alla navigazione concesso per questa estate 2020, i diportisti in crociera e gli equipaggi charter avranno a che fare con regole di comportamento e norme di sicurezza da applicare durante le soste nei porti e marina. Ecco quindi come sbarcare, come utilizzare i servizi a terra e fare cambusa.
Estate e crociere in tempi di Covid-19. Nello scenario inedito di questa estate 2020 che vede il nostro Paese finalmente libero dalle restrizioni più forti da Covid-19, per i diportisti che decidono di trascorrere le vacanze in crociera i porti turistici e gli approdi turistici rappresentano un punto nodale della sicurezza sanitaria. Gli stessi devono quindi adeguarsi alle norme di contenimento anti-Coronavirus, ma anche chi pratica il diporto nautico deve comportarsi di conseguenza, rispettare poche ma semplici regole e usare il buon senso.
Solo in questo modo anche quella in barca sarà un’estate sicura e piacevole per le crociere in grado di coniugare le esigenze dei diportisti e quelle di chi gestisce porticcioli e marina turistici nella gestione dei flussi turistici, il transito delle barche, l’imbarco e lo sbarco degli equipaggi e tutte le attività collaterali, dall’uso dei servizi di terra, come energia elettrica, acqua dolce, toilette e docce, rifornimento carburante fino alla ristorazione e allo shopping. Da parte di tutti occorre semplicemente abbandonare vecchie abitudini e riformulare nuove prassi, al fine di vivere civilmente in questo difficile contesto igienico sanitario, tutelando al contempo la salute dei navigatori, degli armatori, degli equipaggi, ma anche delle tante persone che vivono e lavorano nelle strutture di accoglienza nautiche a terra.
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Operazioni di ormeggio e sbarco in banchina
Quando si arriva in un porto per quanto riguarda le operazioni di ormeggio e il successivo stazionamento in banchina, tra il personale di servizio a terra e l’equipaggio delle imbarcazioni e fra le stesse imbarcazioni all’ormeggio si crea normalmente una distanza superiore al metro, così come previsto dalle norme igienico-sanitarie. Pertanto, lo stazionamento in porto è già di per sé garanzia di distanziamento sociale fra gli equipaggi. Discorso relativamente diverso riguarda i campi boe che hanno il problema dei transiti verso terra completati dalle imbarcazioni di servizio.
In questo caso dovrà essere previsto in via esclusiva l’uso dei tender di servizio per le barche che accedono ai campi boe. Se a bordo non c’è il tender, il trasbordo tramite le imbarcazioni del service del campo boe dovrà svolgersi nel rispetto delle distanze interpersonali e con l’uso dei dispositivi individuali di protezione. L’imbarcazione del service dovrà essere sanificata in modo periodico. Prima dell’imbarco e del trasbordo inoltre dovrà essere misurata la temperatura ai clienti. Per il rispetto delle distanze interpersonali si provvederà laddove necessario a effettuare più trasbordi tra le imbarcazioni all’ormeggio e le banchine, adeguando le tariffe del servizio in modo equo. I limiti delle distanze interpersonali possono essere derogati esclusivamente nel caso in cui a bordo ci siano componenti dello stesso nucleo familiare.
Le buone norme da rispettare a terra
Estate e crociere sicure, come comportarsi? Quando l’equipaggio sbarca a terra c’è sempre l’obbligo di indossare mascherina e guanti prima di lasciare la barca. Così come bisogna sempre indossare scarpe sulle banchine e avere cura di cambiarle e di sterilizzarle con alcol denaturato per uso medico sanitario dopo essere tornati in barca. Utilizzare sempre e comunque guanti quando si vanno a toccare le attrezzature di servizio come colonnine elettriche, rubinetti e manichette dell’acqua, carrelli o i cassonetti per la raccolta differenziata. Per le operazioni di cambusa o qualsiasi attività all’interno del marina occorre inoltre rispettare la distanza di sicurezza consigliata.
L’uso degli spazi comuni: uffici, toilette e diving
Per quanto riguarda invece gli accessi ai servizi comuni, come quelli igienici, le docce, gli spogliatoi o gli uffici del porto turistico o del marina, questi dovranno essere regolati mediante turni con l’individuazione, laddove possibile, di percorsi separati di entrata e uscita per evitare assembramenti. In funzione degli spazi disponibili ai diportisti deve essere indicato il numero di persone che può essere contemporaneamente presente.
Stesse regole valgono per le sedi delle società di charter presenti all’interno del porto dove sarà necessario proporre opportuni sistemi di sanificazione per gli spazi comuni, come la reception, gli spogliatoi, i bagni e le docce o le imbarcazioni date in charter. Con le stesso approccio devono essere regolate le attività connesse alla fruizione del mare: dal noleggio di mezzi e attrezzature per gli sport acquatici, alla pesca sportiva, dal pesca turismo al diving, che devono attuare la sanificazione delle attrezzature personali a contatto con le mucose e con la pelle, in special modo per il diving per quanto riguarda le attrezzature di regolazione dell’aria e delle miscele di gas compressi ad uso subacqueo.
Bar, ristoranti e supermarket
Estate e crociere nelle soste a terra. Nel caso in cui porti turistici e marina offrano servizi di ristorazione, quali ad esempio ristoranti, bar e piccoli supermarket, sarà indispensabile, nel rispetto delle distanze di sicurezza stabilite, che i gestori degli esercizi commerciali stabiliscano le modalità di accesso dei clienti in virtù degli spazi a loro disposizione. A tale riguardo le autorità competenti sono tenute a concedere in via transitoria l’utilizzo alle attività di ristoro di tutti gli spazi aperti disponibili all’uso pubblico purché adeguati alle reali necessità dei clienti.
Relativamente alla ristorazione nei porti e delle marine, oltre al servizio ordinario all’interno dei locali, nelle aree interne ed esterne, coperte e scoperte così come sopra nuovamente definite, dovrà essere incentivata la somministrazione di pasti con la metodologia catering o con consegna direttamente a bordo facendo particolare attenzione all’accessibilità alle banchine di operatori di servizio professionali, anche provenienti dall’esterno dei porti, dotati di protezioni individuali.