Un perfetto cambio olio all’entrobordo

Il cambio dell’olio al propulsore entrobordo fa parte della manutenzione ordinaria di questo prezioso compagno di bordo ed è un’operazione che non richiede grandi abilità manuali e attrezzi particolari: al diportista basta seguire poche ma importanti indicazioni. Eccole in questa guida completa.

La sostituzione dell’olio al motore entrobordo fa parte delle manutenzioni ordinarie che possono essere eseguite da ogni diportista. Per effettuarla basta una pompa per estrarre il liquido, un po’ di pazienza e cura nel non sporcare la barca. Come qualsiasi intervento fai-da-te a bordo dei cabinati comporta un notevole risparmio sui costi e consente di prendere sempre maggiore confidenza con questo prezioso componente della barca. Vediamo in questa guida completa come procedere.

Quando occorre sostituire l’olio? Normalmente i produttori di entrobordo consigliano di effettuare il cambio dell’olio al motore ogni 200-250 ore di funzionamento o almeno una volta all’anno. Indicazioni che vanno seguite con fiducia anche se nel caso di utilizzo intensivo della barca o prima di lunghi periodi di sosta, come per esempio durante l’invernaggio sarebbe bene anticipare questa operazione.

Manutenzione motore

Preparazione: istruzioni e protezioni per sé e la barca

Una delle caratteristiche dell’olio esausto del motore è di essere estremamente difficile da pulire, quindi prima di procedere alla sua sostituzione sarebbe opportuno proteggere il vano motore, la ghiotta e il pagliolato circostante con stracci di cotone, fogli di giornale e panni di carta assorbente, in particolare proteggendo i punti motore più a rischio cadute accidentali, come l’asta dell’olio, l’imbocco del filtro e il dado della coppa.

In genere gli estrattori sono dotati di serbatoi adeguati per contenere tutto l’olio esausto, altrimenti occorre predisporre da soli uno o più recipienti in cui travasare il liquido, va bene all’occorrenza anche una bottiglia d’acqua o una latta. Sempre prima di procedere è bene anche tenere a portata di mano i flaconi con il nuovo olio da mettere, il filtro di ricambio e la relativa guarnizione. Importante è anche proteggere sé stessi sia dall’olio che dalle sue esalazioni con mascherina e guanti in lattice monouso.

Se si ha già una certa dimestichezza con l’operazione del cambio si può quindi procedere e in caso qualcosa sfugga si può sempre ripassare le istruzioni riportate sul libretto di manutenzione del motore. Prima di estrarre l’olio è importante accedere l’entrobordo e lasciarlo in moto per un quarto d’ora, magari variando il regime dei giri, sia per scaldare il lubrificante e renderlo più fluido e quindi più facile da scolare, sia per mettere in circolo nel circuito gli eventuali sedimenti e le impurità che tendono a depositarsi e che verranno via durante l’estrazione.

 Cambio olio

L’olio in barca non scola, va aspirato

L’olio del motore entrobordo non può essere fatto defluire verso il basso semplicemente svitando il dado della coppa. Questo perché in genere è collocato in spazi difficilmente accessibili e angusti. Va al contrario aspirato attraverso il tubo dell’asta di controllo o gli appositi fori o condotti predisposti dal costruttore. Per agevolare l’operazione del cambio olio molti modelli dispongono di pompe apposite, altrimenti bisogna procurarsene una esterna.

Cosa offre il mercato? Dalle semplici siringhe aspiranti in plastica o di ottone, ad appositi kit con serbatoio a sfera e pompa manuale a depressione, fino a costose pompe elettriche autoadescanti. Bisogna orientarsi su un buon compromesso tra qualità (serbatoi capienti, tubi di buon diametro, guarnizioni resistenti, ingranaggi affidabili) e costi non esagerati.

Aspirare olio

Aprire la coppa e sostituire il filtro

Una volta inserito il tubo di aspirazione negli appositi fori o nella sede dell’asta di controllo, si comincia l’operazione considerando che anche se caldo e fluido l’olio esausto oppone sempre un po’ di resistenza. Quando si è aspirato tutto l’olio esausto si provvede a smontare il filtro e sostituire il filtro: qust’ultimo nella stragrande maggioranza dei casi è montato per obliquo o con l’innesto in basso: per evitare eventuali colature dell’olio al suo interno si può provare a smontarlo avvolto in una busta di plastica. Infine per essere certi che nessuna traccia di olio sia rimasta nel motore si può provare a smontare il dado della coppa del carter e lasciare scolare residui e impurità avendo cura di raccoglierli adeguatamente. A questo punto si monta il nuovo filtro oliando leggermente la guarnizione per mandarla facilmente al suo posto e senza stringere troppo.

Lubrificanti motore

Versare e rabboccare con precisione

Il grosso dell’operazione è fatto. Ora si può provvedere a inserire il nuovo olio seguendo le prescrizioni del libretto di uso e manutenzione del motore quanto a quantità e tipo di fluido, per esempio sintetico (nuovi motori) o minerale (vecchi modelli), nonché il suo grado di viscosità. La quantità di olio prevista non va inserita in un solo colpo. Bisogna lasciarne una parte (mezzo chilo) per un rabbocco di precisione dopo avere acceso il motore per qualche minuto e riempito il filtro. Consiglio: per il rabbocco preciso del fluido usare l’asta di controllo e avere cura di non superare mai la tacca del massimo se non si vuole creare pressioni esagerate nel circuito oppure tracimazioni nelle camere di combustione.

Espletata l’operazione del cambio olio, occorre provvedere a smaltire quello esausto che è molto nocivo per l’ambiente. La legge prevede di smaltirlo negli appositi centri di raccolta che si trovano nei porti. Ora l’entrobordo della barca è pronto a macinare miglia.

David Ingiosi

Appassionato di vela e sport acquatici, esperto di diporto nautico, ha una lunga esperienza come redattore e reporter per testate nazionali e internazionali dove si è occupato di tutte le classi veliche, dalle piccole derive ai trimarani oceanici

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