Come fare correttamente l’invernaggio del motore entrobordo

Per preservare il motore entrobordo della nostra barca dalla lunga inattività della sosta invernale occorre procedere all’invernaggio che previene la formazione di ruggine ed evita il blocco dei cilindri.

Un buon invernaggio è fondamentale per preservare il motore entrobordo della nostra barca dalla lunga inattività della sosta invernale. Serve a prevenire la formazione di ruggine e soprattutto evitare il blocco dei cilindri dovuto al lungo periodo di fermo, ecco alcune procedure da mettere in pratica. Per l’operazione ci si può rivolgere a un’officina meccanica; oppure se si ha tempo e le conoscenze giuste si può fare il lavoro da soli. L’importante è procedere con metodo.

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Invernaggio entrobordo

Fare i lavori all’entrobordo della barca senza fretta

L’invernaggio del motore in realtà non richiede più di mezza giornata di lavoro se si sa bene cosa fare e si posseggono gli strumenti giusti: le chiavi, i filtri, le latte, gli stracci e tutti i piccoli accessori necessari alla cura del nostro prezioso componente di bordo. Questo tuttavia non significa che si debba andare veloce, anzi. Di solito sono le cose banali che si dimenticano e che possono, a un certo punto, causare grandi problemi. In altre parole, occorre prendersi il proprio tempo e entrare nei dettagli, man mano che si procede, per non tralasciare nulla.

Invernaggio dell’entrobordo. La redazione di un registro meccanico durante la stagione d’uso permette di ricordare, al momento della manutenzione, tutti i guasti minori notati durante l’anno. Non si tratta di annotare tutto. Basta la data, il numero di ore di funzionamento del motore e tutto ciò che è anormale o ha attirato l’attenzione. Un avvio che richiede un po’ più di tempo del solito, una vibrazione insolita, dettagli che possono indicare la presenza di un problema che sta nascendo. Annotando queste cose si può ricordare non solo che esistono, ma anche quando si sono verificate per la prima volta.

Invernaggio entrobordo

Motori diesel, robusti ma poco amati dai diportisti

I motori diesel, loro malgrado, hanno purtroppo una pessima reputazione. Spesso gli armatori vogliono che i loro motori siano subito efficienti. Bisogna però lasciare che un motore diesel si riscaldi lentamente, un po’ come a lasciarlo svegliare in modo che possa fornire tutta la sua capacità. Se si tira su un motore diesel freddo, non solo non funzionerà, ma si consumerà più velocemente di quanto dovrebbe. La regola d’oro del diesel è ben nota, ma vale la pena ricordarla: prendersela comoda.

Un altro importante svantaggio del diesel è la sua sensibilità all’acqua e all’inquinamento. Per questo motivo il serbatoio deve essere riempito con un imbuto filtrante che impedirà all’umidità di penetrare nel serbatoio. Il diesel ha infatti un ritorno al serbatoio per il carburante che non è stato consumato. Tale carburante è stato comunque riscaldato nel motore e ritorna più fresco. La condensa in questo modo si formerà inevitabilmente. Il segreto è fare in modo che questa umidità non raggiunga il motore in nessun modo e che non possa formare gocce. Questo è lo scopo del decanter da un lato e, dall’altro, degli additivi che romperanno le molecole d’acqua per evitare la formazione di gocce.

Invernaggio entrobordo

Ecco come procedere all’invernaggio del fuoribordo

Per l’invernaggio dell’entrobordo è bene fare girare il motore per una mezz’ora usando, per il raffreddamento, acqua dolce invece che acqua salata. Alla stessa acqua dolce che si usa per la pulizia del motore si può mischiare un bicchiere di acido solforico (quello delle batterie) per aiutare l’opera di disincrostazione. Dopodiché è bene smontare gli iniettori e riempire le camere dei cilindri con olio motore. Infine si possono rimontare gli iniettori senza stringere a fondo. Al ritorno in barca si farà girare il motore a mano finché tutto l’olio non sarà uscito dai buchi degli iniettori. In questo modo il propulsore sarà rimasto immerso per tutto il tempo nell’olio e non si sarà formata ruggine.

L’alternativa meno drastica prevede di non smontare gli iniettori. In questo caso dopo avere fatto girare il motore in acqua dolce, spegnerlo e aspettare che si raffreddi. Dopodiché staccare l’alimentazione del gasolio e fare girare il motore a mano spruzzando abbondante Crc nei condotti di aspirazione, in modo che le camere di compressione si saturino di un prodotto lubrificante. Poi riempire la coppa dell’olio al massimo, finché l’olio non trabocca. In tal modo l’aria non dovrebbe più entrare e non dovrebbero più formarsi blocchi di ruggine. Al ritorno togliere l’eccesso di olio dalla coppa, fare girare a vuoto per eliminare il lubrificante e fare ripartire il motore. Molto utile infine è tappare lo scarico con uno straccio imbevuto di olio, sempre per prevenire l’arrivo di ossigeno nei cilindri.

David Ingiosi

Appassionato di vela e sport acquatici, esperto di diporto nautico, ha una lunga esperienza come redattore e reporter per testate nazionali e internazionali dove si è occupato di tutte le classi veliche, dalle piccole derive ai trimarani oceanici

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