Auguri Laser! La deriva più diffusa del mondo festeggia i 50 anni

La celebre deriva Laser disegnata nel 1971 da Bruce Kirby compie 50 anni. Un traguardo importante per questa barchetta che vanta oltre 220.000 scafi diffusi in 120 Paesi ed è ancora apprezzata per le sue qualità marine e le incredibili prestazioni sportive.

Il Laser compie 50 anni, ma non li dimostra affatto. È ancora una delle derive sportive più apprezzate e diffuse al mondo con più di 220.000 scafi varati in 120 Paesi. Sono migliaia gli appassionati e gli atleti dai 14 ai 90 anni che ancora gli vogliono bene. Merito di una barca geniale disegnata nel 1971 da Bruce Kirby.

Ecco come nacque l’idea del Laser. Nel 1969, Bruce Kirby ricevette una chiamata dal suo amico, il designer industriale di Montreal Ian Bruce, per l’ideazione di una nuova barca a vela. L’incarico era di abbinarla ad una nuova linea di attrezzatura per il tempo libero che si potesse trasportare sul tetto di un’auto. L’imbarcazione inoltre doveva essere facile da trasportare e allestire per rendere il più facile possibile la messa sull’acqua. Kirby in realtà lavorava come redattore di una rivista di vela. Come progettista era invece un autodidatta anche se molto appassionato e dotato di un certo talento creativo. Poi come timoniere di classe mondiale di piccole imbarcazioni, sapeva cosa si poteva fare di nuovo. Stava per nascere il mitico Laser.

Laser

Kirby, il redattore-progettista che stupì il mondo

Kirby disegnò su di un quaderno a righe una deriva ben bilanciata, veloce ma stabile, né troppo piena né troppo fine. Immaginò che potesse dare il meglio di sé con un timoniere di circa 80 kg. Nell’ottobre 1970, la rivista dove era impiegato Kirby organizzò una regata promozionale per barche a vela che costavano meno di 1.000 dollari che si sarebbe tenuta al Playboy Club nel lago di Ginevra, Wisconsin. Kirby e Bruce costruirono un prototipo e lo attrezzarono per la prima volta il giorno della gara. La piccola barca era veloce, con un profilo basso che teneva i velisti vicini all’acqua. Gli spettatori cercarono addirittura di comprarla direttamente sulla spiaggia. Si piazzarono al secondo posto.

Rientrati a casa, i due amici iniziarono a lavorare su un secondo prototipo. Idearono l’albero definitivo smontabile senza sartie, in modo da poter giocare con diverse dimensioni di vela con facilità. A dicembre, era pronto per il collaudo finale che andò bene e decisero che la loro piccola deriva di 4 metri era pronta per il mercato. Tutto ciò di cui aveva bisogno era un nome. Ad una cena celebrativa un amico suggerì che dovrebbe essere qualcosa di giovane e internazionale. E uscì fuori il nome Laser.

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Ian Bruce aveva un piccolo cantiere, così decisero che Ian avrebbe fabbricato la barca, mentre Kirby avrebbe ricevuto le royalties per il progetto. Bruce lo prezzò a 695 dollari. Al New York Boat Show il mese successivo, raccolsero ordini per 144 Laser. Da quel momento il successo di questa piccola deriva super veloce, economica e facile da trasportare, armare e portare in una banchina non si è più fermato.

Optimist addio, oggi le derive sono “smart”

David Ingiosi

Appassionato di vela e sport acquatici, esperto di diporto nautico, ha una lunga esperienza come redattore e reporter per testate nazionali e internazionali dove si è occupato di tutte le classi veliche, dalle piccole derive ai trimarani oceanici

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