Team New Zealand ha ricevuto e accettato la sfida lanciata dai britannici di Ineos Team che diventa quindi Challenger of Record della prossima edizione del Trofeo. In programma anche nuove regole, ma gli Ac75 rimangono.
“Il Royal New Zealand Yacht Squadron ha ricevuto e accettato la sfida per la 37° edizione dell’America’s Cup dai nostri amici britannici di lunga data del Royal Yacht Squadron Racing“. È questo il comunicato ufficiale con cui il commodoro Aaron Young ha dichiarato nei giorni scorsi che Team New Zealand ha accettato la sfida lanciata da Ineos Team.
Il team britannico, in rappresentanza dello Yacht Club di cui la Regina Elisabetta II è patrocinatrice, è diventato dunque Challenger of Record e tenterà l’assalto alla Vecchia Brocca, attualmente nelle mani dei neozelandesi che hanno sconfitto Luna Rossa per 7-3 nella baia di Auckland all’ultima edizione del Trofeo.
Sede e date della prossima edizione da definire
Sono già state definite poi alcune regole per la 37° America’s Cup, anche se resta ancora da definire dove e quando si disputerà. Luna Rossa intanto ha già confermato che ci sarà, bene per noi. Ci sono ad oggi diverse opzioni, ma la sede e le date delle regate verranno annunciate entro 6 mesi all’interno del Protocollo, se non prima. Dunque entro il 19 settembre 2021 sapremo ufficialmente quando e dove si svolgerà la prossima America’s Cup. Le ipotesi emerse potrebbero essere due: una competizione classica, con più sfidanti, ad Auckland, nel 2023-2024 oppure un confronto tra Ineos Team Uk e Team New Zealand all’Isola di Wight nel 2022, senza l’inserimento di altri sfidanti.
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Stesse barche, ma un solo modello a testa
Le barche saranno sempre gli AC75, la classe che ha debuttato nell’edizione appena conclusa. Questa tipologia di imbarcazione è stata confermata infatti per i prossimi due cicli di America’s Cup e rappresenterà una condizione per l’ingresso di nuovi sfidanti. Chi deciderà di lanciare la sfida per la prossima edizione dovrà infatti sottoscrivere una clausola che prevede che, anche in caso di vittoria, manterrà in vigore gli AC75 anche per la competizione successiva e non opterà per uno stravolgimento del regolamento.
Ogni team potrà costruire una sola barca per la prossima America’s Cup. Per l’evento del 2021 se ne erano potute costruire due. Un cambiamento ideato per limitare i costi, ma ovviamente porterà delle difficoltà a livello sportivo: lo scafo infatti dovrà essere perfetto per essere competitivi. Si tratta di un vantaggio per i team che erano in gara ad Auckland, visto che hanno già un’importante base da cui partire. Le barche 1 e 2 viste in acqua durante l’inverno avranno peraltro un valore di mercato molto elevato e potrebbero essere acquistate da alcuni team. A questo proposito, potrebbero esserci dei team satellite di New Zealand e di Ineos Team, magari anche di Luna Rossa. L’obiettivo è quello di aumentare il numero di sfidanti limitando i costi.
La regola del passaporto per gli atleti
È stata poi inserita una regola inedita e piuttosto stringente sulla nazionalità degli atleti. I team dovranno essere composti al 100% da velisti che al 19 marzo 2021 sono in possesso della cittadinanza del Paese in cui ha sede lo Yacht Club che partecipa alla Coppa America. Ci sono due eccezioni per gli stranieri: la prima riguarda atleti che hanno risieduto fisicamente per due degli ultimi tre anni in quel Paese (prima del 18 marzo 2021, l’eventuale presenza nella campagna ad Auckland è considerata valida); la seconda, totalmente discrezionale, parla di Nazioni considerate “emergenti” (ma non viene definito quali siano).
Luna Rossa potrebbe dunque avvalersi delle prestazioni dell’australiano James Spithill, visto che ha risieduto in Italia per il tempo necessario e considerando anche la sua presenza in Nuova Zelanda per partecipare all’ultima Coppa America. Chiaramente Team New Zealand e Ineos Team hanno scritto questo punto per evitare che i propri talenti venissero corteggiati dai ricchi contratti in franchi, come era già accaduto vent’anni fa per Russell Coutts che accettò il contratto di Alinghi.
Sarà nominata anche un’unica Event Authority, responsabile della conduzione di tutte le gare e della gestione delle attività commerciali relative ad AC37 (la 37ma edizione della America’s Cup). Nel comunicato si precisa infine che il Defender e il Challenger of Record Ineos Team studieranno e concorderanno un pacchetto significativo di misure di riduzione dei costi della campagna, comprese misure per attirare un numero maggior di sfidanti e per assistere alla creazione di nuove squadre.