I verricelli di bordo sono preziosi riduttori di potenza la cui efficacia e il corretto funzionamento non possono prescindere da un’accurata manutenzione periodica. Ecco come intervenire per procedere al loro smontaggio, pulizia e lubrificazione con alcuni suggerimenti sui controlli da effettuare e gli errori da evitare.
Per garantire una buona efficienza del winch è fondamentale eseguirne una corretta manutenzione stagionale. Ogni quanto dovrebbe avvenire? In genere su una barca da crociera andrebbe svolta almeno una volta l’anno, di solito a inizio stagione o subito dopo in vista dell’invernaggio. Un’operazione necessaria, volta non solo a lubrificare e ingrassare questo prezioso compagno di bordo, ma anche a verificarne l’ottimale funzionamento e lo stato di usura delle singole parti.
Uno dei principali nemici del verricello è infatti la corrosione sia interna che esterna dovuta principalmente al fatto che questo riduttore di potenza meccanico è assemblato con materiali diversi (per esempio alluminio, acciaio, carbonio, titanio) per i suoi vari componenti: campana, staffa self-tailing, base, ingranaggi e supporti. Immersi nell’ambiente salino questi materiali reagiscono in maniera diversa e finiscono con l’usurarsi a vicenda. Data l’aggressività dell’ambiente in cui si trovano a lavorare tutti i componenti di bordo, sottolineiamo ancora una volta quanto importante la corretta scelta dell’attrezzatura di bordo ma soprattutto la successiva manutenzione periodica.
Per eseguirne la corretta manutenzione, il winch va smontato, controllato in ogni sua singola parte e rimontato prima di eseguire il collaudo finale. Vediamo come procedere.
Manutenzione del winch; azionare, ascoltare, poi smontare
Prima di smontarlo va eseguito un attento check circa il suo funzionamento generale al fine di individuare inconvenienti e anomalie. Tale controllo può essere effettuato sia con la maniglia del winch che facendo girare la campana a mano. Quali possono essere i problemi? Rumori strani, aritmie nel suono, durezza eccessiva, rallentamenti improvvisi della campana, e così via. Importante è anche assicurarsi di avere il disegno dell’esploso del verricello sia come utile guida per lo smontaggio e il rimontaggio sia per decifrare correttamente un eventuale pezzo di ricambio da sostituire e ordinarlo al produttore.
Il posto migliore per smontare il winch è con la barca ormeggiata in porto dove è possibile procedere con la giusta calma, munirsi di stracci di cotone privi di peli e magari portare i pezzi in banchina per immergerli in una bacinella riempita di nafta. Ogni pezzo del verricello deve essere pulito e sgrassato a fondo con prodotti specifici tipo il CRC 6-66 Marine, quindi asciugato con cura. Solo completamente pulito il componente mostrerà usure anomale, difetti e piccole criccature o ancora segni di corrosione.
Grasso sì, ma non molto e ovunque
Dopo avere pulito, asciugato e controllato tutti i pezzi, questi vanno ingrassati. Con quale prodotto? In mancanza del grasso consigliato dalla ditta produttrice, qualsiasi grasso marino può andare bene. Importante è sapere come e dove applicarlo. Per esempio i nottolini (detti anche castagnole o saltarelli), così come le relative molle non devono essere ingrassati ma semplicemente oliati. Questo perché tali componenti devono liberamente passare dalla posizione di riposo a quella di tenuta per permettere alla scalanatura contro cui fanno forza di girare nella direzione voluta. Altro componente che non deve essere ingrassato e nemmeno oliato è la sede della molla di tenuta per le rampe della prima velocità in un winch a tre velocità. Tale molla è neutra in un senso di rotazione del suo supporto, mentre nell’altro agisce da fermo, strozzando lo stesso e impedendogli di ruotare. Se la sua sede viene ingrassata la molla perde questa importante funzione di strozzamento e la prima velocità rimane inserita. Tutti gli altri componenti invece soggetti a movimento e scorrimento vanno sottoposti a ingrassaggio o oliatura, in particolare i denti del verricello che altrimenti a lungo andare possono deteriorarsi irrimediabilmente.
Il vero nemico del winch è la corrosione: largo a prodotti specifici
Per quanto riguarda invece altre parti che non sono adibite a muoversi o a ruotare, come per esempio i perni di fissaggio della base del winch o il disco della semi puleggia inferiore di un self-tailing fissato sulla campana, servono prodotti specifici anticorrosione, come per esempio il britannico Duralac dal tipico colore verde oppure l’americano Tef-Gel dal colore bianco. Un altro prodotto molto utile è la colla frena filetti antisvitamento che va usata per tutti i perni filettati: celeste più leggera che va bene per i perni che stanno a testa in sù, mentre quella verde o rossa, più tenace, è adatta per i perni che sono a testa in giù e quindi rischiano di svitarsi più facilmente.
Una volta ingrassati, oliati e applicati i vari prodotti specifici anticorrosione o fissanti, esploso alla mano si può rimontare il proprio winch ed effettuarne il collaudo, certi di contare su un accessorio pulito ed efficiente, pronto ad accompagnare in sicurezza le vostre prossime navigazioni.