Vita in barca: come rendere più confortevoli gli interni

Più comodi sono gli interni di un’imbarcazione più tempo si passa a bordo. Ecco alcuni suggerimenti e dispositivi che possono aumentare il comfort degli ambienti sottocoperta: un buon isolamento, aerazione costante, impianti di ventilazione, riscaldamento e deumidificazione. Senza dimenticare le pulizie ordinarie di armadi, vani, stipetti, cuscinerie e materassi.

Umidità, salino, ristagno d’aria e sbalzi di temperatura sono i veri nemici dei locali interni di un’imbarcazione: cabine, quadrato, toilette, armadi, gavoni e stipetti. Il prezzo da pagare sono la formazione di muffe e condensa, cattivi odori, sporco, ma anche aria viziata e ripercussioni sulla temperatura interna dei locali sia all’ormeggio che in navigazione. Come mantenere allora gli interni asciutti, salubri e a prova di lunga permanenza a bordo? Sistemi di ventilazione forzata, impianti di riscaldamento, deumidificatori, rivestimenti isolanti e pulizia periodica sono alcuni degli elementi decisivi per aumentare la vivibilità e il comfort degli spazi sottocoperta.

Si tratta di piccoli apparati, ma anche alcune accortezze e interventi ordinari alla portata di tutti gli armatori. Vediamoli insieme.

Interni barca

Caldo e freddo in barca? Il segreto è coibentare

La coibentazione dei locali interni di una barca è fondamentale sia in estate che in inverno. Un buon isolamento ostacola la condensa e mantiene la temperatura ambiente rendendo più efficiente il sistema di refrigerazione o riscaldamento adottato a bordo. Il tipo di isolamento necessario a bordo dipende dai materiali con cui è realizzata la barca e dalle sue dimensioni. Mentre il legno per esempio è un buon isolante termico, la vetroresina pur essendo un materiale plastico isolante, negli anni sui cabinati di serie ha raggiunto spessori così esigui da offrire poca protezione alle variazioni di temperatura.

Isolamento interni

I materiali isolanti per uso nautico

Tra i vari tipi tipi di isolanti adottabili in barca c’è il polistirene espanso. Usato principalmente in edilizia, è venduto in pannelli (a partire da 60x125x2 cm) e ha una densità di 35 kg al metro cubo. Molto più interessanti sotto vai profili sono le lastre in Epdm a cellule  chiuse. Si tratta di un materiale leggero, flessibile, facile da sagomare e resistente nel tempo, inoltre non assorbe acqua, quindi può essere utilizzato anche nei gavoni del pozzetto, presenta un ottimo isolamento termo acustico ed è ideale per isolare il locale motore oppure zone calde come le pareti e il cielino della cucina. Altro materiale isolante che può essere impiegato a bordo è il sughero che per le sue qualità impermeabili è ideale nelle zone umide. Viene venduto in rotoli dello spessore di mezzo centimetro o in pannelli da 50×100 cm da 3-5 cm di spessore. Anche la moquette può essere una buona alternativa per isolare termicamente gli interni della barca, dalle fiancate delle cabine al quadrato. In genere è preferibile utilizzare quella da bagno che ha uno spessore di 1,5 cm e pesa circa 2,5 kg al metro quadrato. Facile da sagomare e applicare, la moquette è ideale sicuramente in inverno, ma in estate può avere uno sgradevole effetto scaldante. Per quanto riguarda il pagliolo questo può essere isolato mediante tappetini poggiati su appositi supporti antiscivolo che creano un’ambiente caldo e possono essere lavati facilmente, nonché rimossi durante i mesi più caldi.

Per aumentare l’isolamento dal caldo e dal freddo sugli oblò della barca sarebbe bene montare delle tendine oscuranti con il lato esterno argentato per riflettere i raggi solari e il calore. Anche ulteriori set di tende in materiale plastico o velluto, così come delle zanzariere possono incrementare l’isolamento degli interni.

Osteriggi

Aerazione: maniche a vento, griglie e fori strategici

Per avere interni salubri in barca è fondamentale assicurare una buona circolazione dell’aria. Si può incrementare l’aerazione lasciando il portello del tambuccio aperto, gli oblò e gli osteriggi, così come le porte delle cabine e l’accesso in sentina durante le soste lunghe per favorire il ricambio dell’aria. In generale avere grandi quantità di materiali e attrezzature stipati nei gavoni e negli stipetti impedisce la circolazione di aria fresca. Le maniche a vento sono dispositivi che possono fare la differenza in fatto di aerazione. Se correttamente orientate permettono l’ingresso di aria fresca sia in navigazione che all’ormeggio e possono rimanere aperte quando le altre aperture sulla tuga devono rimanere chiuse per ragioni di sicurezza.

Nelle cabine si può notevolmente migliorare il comfort di cuccette e materassi isolandoli con pannelli di moquette nautica a maglie grosse, oppure inserendo fibra di cocco sul piano di appoggio del materasso o ancora praticando dei fori di aerazione sul pianale stesso. Sarebbe bene applicare fori di ventilazione anche ad armadi, porte e gavoni per diminuire la formazione di ristagni d’aria, muffe e condense. Per le porte delle cabine e le ante degli armadi possono essere inserite delle pratiche griglie di aerazione in legno, plastica o metallo.

Oblò

Ventilatori da barca: compatti, solari o fissi

Oltre che con piccoli dispositivi e qualche accortezza è possibile incrementare la ventilazione di aria con i ventilatori. Quelli solari che si montano a filo sulla tuga o sulla vetratura sono ottimi per il bagno e la cucina e non necessitano di impianti elettrici. Anche i ventilatori fissi a parete sono economici e di poco ingombro: possono essere istallati nell’angolo carteggio o in quadrato per espellere i vapori della cucina. Su cabinati più piccoli oppure all’interno delle cabine si possono eventualmente installare ventilatori compatti alimentati a batterie utilizzabili anche a 12 Volt. Dispositivi più grandi ma anche dispendiosi al livello energetico (da 1.000 a 2.000 Watt) possono essere valutati da chi passa lunghi periodi a bordo di barche di dimensioni maggiori.

Riscaldamento a bordo

Riscaldarsi a gasolio o coi pannelli elettrici radianti

Per gli armatori che passano lunghi periodi a bordo o escono in mare per frequenti week end anche nei mesi invernali può essere opportuno valutare l’istallazione di un sistema di riscaldamento. Tra le varie opzioni presenti sul mercato ci sono quelli a gasolio che offrono un riscaldamento omogeneo di tutta l’imbarcazione in tempi brevi. In genere si tratta di apparecchi compatti le cui dimensioni standard sono 322x130x122 mm e possono installarsi facilmente anche su cabinati di circa 10 metri. Un’alternativa è rappresentata dai pannelli elettrici radianti a basso consumo. Emettono un piacevole calore soffuso, hanno uno spessore di pochi centimetri e dimensioni contenute (40×60 cm), si possono appendere alle pareti e hanno colori uniformi neutri.

Un alto tasso di umidità caratterizza gli ambienti interni di una barca. Per combatterla si può ricorrere a dei deumidificatori. Quelli più economici sono i sali venduti insieme a dei raccoglitori di acqua e ricariche, altrimenti ci sono gli apparecchi elettrici come quelli utilizzati a bordo dei camper che hanno dimensioni contenute , a partire da 16x13x22 ma anche un raggio di azione limitato. Deumidificatori più efficienti sono quelli domestici, ma naturalmente hanno costi più alti, maggiore ingombro e potenza assorbita superiore. Un’attenzione particolare va rivolta agli scarichi dell’acqua proveniente da questi apparati che dovrebbero trovarsi più in basso dell’uscita del deumidificatore allestiti con degli appositi tubi in gomma che fanno fuoriuscire la condensa accumulata.

Materassi

Pulire e rinfrescare armadi, gavoni, cuscinerie e materassi

Non meno importanti di apparecchi e accessori per rendere salubri gli interni di una barca sono le pulizie ordinarie. Oltre ai vari locali è opportuno rinfrescare anche gli armadi, i mobili, gli stipetti e i gavoni, operazione che aiuta a eliminare l’odore di chiuso, il ristagno di umidità e il diffondersi di batteri. Si comincia aprendo e aerando per bene tutti questi vani per ventilarli e asciugarli. Quindi si spolvera avendo cura di raggiungere gli angoli più nascosti, poi si passa al lavaggio vero e proprio. In presenza di muffa si può aggiungere all’acqua un po’ di cloro o dell’Amuchina. Le parti in legno (cassetti, sportelli, etc.) si possono detergere con prodotti specifici tipo olii e cere di uso domestico. Importante infine è asciugare bene il tutto con panni assorbenti e lasciare ancora un po’ aperti gli sportelli per ventilare. Alcuni oggetti come le cerate, i libri, le carte nautiche possono essere sbarcati per essere puliti a parte e fargli prendere aria.

Se i tessuti delle cuscinerie sono sfoderabili, è bene toglierli e lavarli ricordando di chiudere prima la lampo e il velcro. Se il rivestimento è fisso, strofinare con un panno pulito umido, o con prodotti specifici e poi lasciarli asciugare all’aria aperta. Indicati sono anche alcuni spray antibatterici da usare però sempre con misura. Infine anche i materassi andrebbero sbarcati e tenuti qualche ora in verticale al vento e all’aria per togliere l’umido accumulato all’interno.

David Ingiosi

Appassionato di vela e sport acquatici, esperto di diporto nautico, ha una lunga esperienza come redattore e reporter per testate nazionali e internazionali dove si è occupato di tutte le classi veliche, dalle piccole derive ai trimarani oceanici

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