La nautica è uscita dalla crisi nera degli ultimi anni. A confermarlo è il successo della fiera genovese che chiudi i battenti con un decisivo aumento dell’affluenza e del giro di affari, ma anche un recente studio firmato Deloitte che attesta come nel 2017 il settore sia cresciuto dell’11 per cento rispetto al 2016.
Lo stato di salute di un settore economico è dato anche dalle fiere specializzate che rappresentano una vetrina di novità in fatto di prodotti, innovazioni tecniche e tendenze. Non è un caso che questi eventi sono i primi a captare segnali di flessione o addirittura crisi del mercato, così come a registrare scorci di ripresa. Per la nautica italiana la più importante cartina tornasole circa l’andamento di cantieri, aziende e operatori del settore è il Salone Internazionale di Genova che in questo 2017 ha chiuso i battenti lo scorso 27 ottobre con un bilancio più che positivo in termini di affluenza che di giro di affari di questo sempre più strategico comparto dell’economia del Bel Paese.
I dati sugli ingressi alla fiera indicano infatti un aumento del ben 16,5 per cento rispetto all’anno scorso (148.228 contro 127.190), un pubblico di addetti ai lavori naturalmente, ma anche di appassionati e semplici curiosi, così come di istituzioni, associazioni ed enti di rappresentanza che hanno apprezzato banchine e stand allestiti dagli 884 espositori. Tra loro anche alcuni marchi, come Azimut e Baglietto, che avevano disertato in passato la rassegna organizzata da Ucina Confindustria Nautica.
Affari in crescita, la soddisfazione di Ucina
Affluenza e affari in crescita al Salone Nautico Internazionale di Genova che chiusa questa edizione, già guarda al 2018. “Tutti hanno venduto e la soddisfazione è trasversale a tutti i segmenti del comparto – ha commentato durante la conferenza stampa conclusiva Carla Demaria, presidente di Ucina organizzatrice della rassegna – e non poteva che essere così, se si tiene conto della crescita del 18,6 per cento del fatturato complessivo della nautica in Italia registrata nel 2016”.
Un salone in ripresa, quindi, specchio di un mercato che riparte dopo il crollo degli ultimi anni e che le istituzioni sembrano impegnarsi a rafforzare. A partire dal nuovo protocollo firmato da Regione Liguria, Ucina, Comune di Genova e Camera di Commercio insieme all’Autorità portuale per l’utilizzo delle aree fronte mare e che prevede da un lato l’impegno di tutte le istituzioni coinvolte a riqualificare il Salone Nautico a Genova e consolidarlo negli anni a venire e dall’altro a rafforzare sul territorio le attività diportistiche e sportive legate al mare, alla sua cultura e al turismo.
Studio Deloitte: a crescere è la nautica mondiale
Del resto se la nautica italiana da importanti segnali di ripresa il mercato mondiale non è da meno, anzi. Secondo una ricerca Deloitte, presentata il 28 settembre nell’ambito del Salone Nautico di Monaco nel 2017 il mercato mondiale della nautica dovrebbe crescere a 22,9 miliardi di euro, +11 per cento rispetto al 2016, stimato in 21 miliardi e in crescita dell’8 per cento rispetto al 2015. Nel 2016 il mercato degli entrobordo è stato ancora il più importante (12,3 miliardi, +12 per cento rispetto al 2015), 6,2 miliardi quello di fuoribordo e gommoni (+6 per cento rispetto al 2015), mentre il mercato delle imbarcazioni a vela si è mantenuto sui 2,2 miliardi.
Nel 2017 gli ordini di superyacht (oltre i 30 metri di lunghezza) sono stati 314 unità, dei quali i cabinati a motore hanno rappresentato il 92 per cento del totale, con una crescita del +10,2 per cento rispetto al 2016. Una bella notizia è che l’Italia si è aggiudicata il 49 per cento del totale degli ordini dei motor-superyacht e si attesta come leader mondiale di questo settore.