SUP…ma che cos’è? Siamo sicuri che solo in pochissimi oggi non saprebbero rispondere a questa domanda e come minimo lo descriverebbero così: il Sup è uno sport acquatico che si pratica remando in piedi su una tavola simile a quella del surf. Ma i più curiosi si chiederanno qual’è il significato di SUP, dove è nato, quale attrezzatura richiede e soprattutto perchè ha affascinato così tante persone di tutte le età? Scopriamolo insieme in questa guida che ci porterà alla scoperta del Sup e di tutti i suoi segreti.
Tra gli sport acquatici, Il Sup è sicuramente il “reginetto” del momento, tutti ne parlano, tutti lo vogliono. Emerso solamente pochi anni fa, ha conquistato velocemente un vasto pubblico, forse per la facilità con cui è possibile praticarlo, per il costo dell’attrezzatura relativamente basso ma soprattutto perchè a differenza degli altri sport d’acqua come il Surf, il Windsurf o Il Kite, solo per citarne alcuni, non richiede una grande preparazione fisica ed è adatto proprio a tutti, grandi e piccini..
Cosa vuol dire Sup: significato e origini
In questo articolo:
Perchè si chiama Sup?
SUP è l’ acronimo di Stand Up Paddleboarding, o più semplicemente Stand Up Paddle, un nome che sintetizza il concetto di remare (to paddle in inglese) sull’acqua, stando in piedi (stand up) su una tavola (board), simile a quella del surf. Come per altri sport, il nome dell’attrezzo è diventato così rappresentativo da identificare anche la stessa attività che si può praticare con quell’attrezzo, quindi se ci si chiede cos’è il SUP, possiamo affermare che nel linguaggio comune, questa parola, identifica sia lo sport che la tavola con cui viene praticato.
Chi ha inventato il Sup? Un po di storia
Anche se viene percepito come uno sport recente, per scoprire come nasce il Sup dobbiamo andare molto indietro nel tempo.
Le prime forme di Stand Up Paddle ovvero di tavole o canoe su cui si sta in piedi e ci si muove grazie all’utilizzo di un remo, una pagaia o un semplice bastone, sembrano risalire all’antichità. C’è chi sostiene che già qualche millennio prima di Cristo i pescatori della città di Chan Chan in Perù utilizzassero una sorta di canoa rudimentale che veniva manovrata in piedi in maniera del tutto simile all’attuale Sup.
Il SUP moderno tuttavia, così come lo conosciamo oggi, nasce attorno al 1940 alle Hawaii e precisamente sulla spiaggia di Waikiki. Qui, uno piccolo gruppo di surfisti (i Waikiki Beach Boys) capitanato dal leggendario Duke Kahanamoku, iniziarono a cavalcare le onde in un modo completamente nuovo e a codificare uno stile che prese il nome di Beach Boy Surfing.
In tempi più recenti, durante gli anni ‘90 è un altro protagonista del surf, Laird Hamilton a riscoprire una disciplina che fino a quel momento era rimasta nascosta tra le pagine consumate dal sole e dal sale della storia del surf.
Dovremo però aspettare ancora una ventina d’anni per assistere a una vera e propria esplosione del SUP come “nuovo” sport popolare, resa possibile da attrezzature più performanti e leggere ma soprattutto dall’introduzione dei SUP gonfiabili. Un’innovazione fondamentale quella degli Air SUP che permette di compattare una tavola di quasi 3 metri di lunghezza fino alle dimensioni di una sacca o zaino facilmente trasportabile nel bagagliaio dell’auto, in bicicletta o persino a piedi.
Lo Stand Up Paddle di oggi è senza dubbio uno sport affascinante le cui continue evoluzioni tecniche lo hanno reso un’attività crossover, trasversale e declinabile in diverse discipline particolari. Dal Surfing al Touring, dalla pesca allo Yoga, con questa tavola insomma (e la relativa pagaia) sembra proprio che si possa fare di tutto… il limite, come scoprirai nelle righe che seguono, è dettato solo dalla nostra fantasia.
Cosa serve per fare Sup?
L’attrezzatura necessaria per praticare il SUP è davvero molto semplice e consiste essenzialmente di 3 componenti:
- La tavola: simile a una tavola da surf è ovviamente l’elemento fondamentale
- La pagaia: un particolare remo a una pala con impugnatura sulla parte terminale
- Il leash: un laccio che come nel surf da onda collega la caviglia del rider alla tavola
Anche se su leash e pagaia ci sono opzioni che dovremo considerare, la tavola è chiaramente l’elemento principale su cui dovremo concentrare le nostre attenzioni in caso di acquisto. Come sono fatte quindi le tavole SUP, quali differenze ci sono rispetto a quelle da surf e quali sono le caratteristiche che dovremmo valutare in caso di acquisto?
Le tipologie di SUP
Le tavole da Sup somigliano molto alle tavole da surf da cui derivano ma sono generalmente più voluminose per permettere al surfista, opsss… al paddleboarder (ecco come si chiamano quelli che vanno in Sup), di stare tranquillamente in piedi sulla tavola e remare senza affondare.
Sebbene esistano vari tipi di Sup dedicati ad ogni specifica attività (Surfing, Touring, Race..), nulla ci vieta, una volta acquistata una tavola da SUP e relativa pagaia, di poterle sperimentare tutte e scoprire quali di queste ci affascina di più. In un secondo momento potremo poi specializzare la nostra attrezzatura in funzione dell’attività che intenderemo privilegiare.
Se sei un principiante e stai pensando di acquistare la tua prima tavola da Sup ti consigliamo di scegliere un modello allround, così vengono definite le tavole più versatili, adatte a prendere confidenza con il paddle e sperimentare tutto ciò che si può fare con un Sup.
Lunghezza e volume della tavola saranno principalmente definite dal tuo peso e dalla tua capacità di mantenere l’equilibrio ma diciamo che per chi inizia è sufficiente mantenersi sopra i 10’ di lunghezza. Tipologia e lunghezza del Sup lasciano quindi ampio spazio di scelta ma la vera decisione che ti troverai a prendere sarà quella tra Sup rigido o Sup gonfiabile.
Sup gonfiabile o Sup rigido?
Disponibili in diversi modelli, lunghezze e outline, le tavole da Sup si distinguono fondamentalmente in due macrocategorie costruttive:
- Tavole Sup rigide: si tratta di tavole realizzate con le stesse tecnologie delle tavole da surf, ovvero vetroresina (poliestere o epoxy) o vtr più carbonio. Sono reattive e performanti ma hanno il grosso svantaggio di occupare parecchio spazio considerato che la lunghezza di una tavola Sup non è mai inferiore ai 2 metri.
- Tavole da Sup gonfiabili: dette anche Inflatable Paddleboard, sono tavole in PVC flessibile che acquisiscono rigidità e prendono la loro forma definitiva quando andiamo a gonfiarle con aria a pressione. Realizzate con tecnologie costruttive che mirano a renderle sempre più rigide e leggere, gli Air Sup rappresentano il tipo di tavola di gran lunga più diffusa tra il pubblico non professionista proprio per la grande versatilità che offrono. Pensiamo semplicemente che con una normalissima pompa di gonfiaggio manuale (o elettrica), possiamo portare un SUP alla massima pressione e alla forma definitiva in una manciata di minuti.
Il mercato offre oggi una varietà di prodotti davvero ampia e la tecnologia corre veloce portando continue novità. Ma è soprattutto il modo con cui si utilizza il Sup ad essere al centro della sua evoluzione. Se c’è un motivo tra i tanti che rende questo sport così affascinante agli occhi delle persone di ogni età è proprio la sua versatilità e la libertà che ne deriva. Vediamo allora insieme che cosa si può fare con un SUP e quali sono le attività più in voga.
Cosa si può fare con un SUP
Il paddleboarding è ’ in generale l’attività di fare SUP ovvero semplicemente stare sulla tavola e pagaiare (come si dice in gergo) senza alcun riferimento all’obiettivo. Salire a bordo e semplicemente lasciarsi andare, scaricare lo stress e godersi il puro piacere di scivolare sull’acqua è dunque la maniera in cui gran parte delle persone pratica questa attività. Ma come accennavamo poco fa con un SUP puoi fare molto di più:.
SUP Surfing (surfare le onde con un Sup)
Anche se non è la maniera più diffusa per fare Sup è così che nasce questo sport sulle spiagge delle Hawaii ovvero come alternativa al surf che tutti conosciamo. In pratica si tratta sempre di cavalcare le onde con la tavola ma l’onda in questo caso “si prende” stando in piedi o in ginocchio sulla tavola invece che sdraiati, e remando con una pagaia invece che con le braccia. Una volta partiti, fare surf con una tavola da Sup o una specifica da surf non è tanto diverso se non che in alcune situazioni la pagaia può essere utilizzata per effettuare curve più strette puntandola in acqua sul bordo interno.
SUP Touring (escursionismo)
Una delle attività che danno significato al Sup e lo distinguono dagli altri sport acquatici senza motore è sicuramente la possibilità di fare escursioni immersi nella natura. Ogni tavola da Sup sufficientemente voluminosa a sostenerci comodamente può essere utilizzata a questo scopo ma esistono tavole espressamente progettate per questo scopo. Con lunghezze che possono superare anche i 4 metri, queste tavole con carene a V e prue affilate hanno un design progettato per filare velocemente sull’acqua piatta ma anche accorgimenti particolari come reti elastiche e agganci per poter facilmente trasportare borse stagne e attrezzatura da viaggio.
Sup fishing (pescare con la tavola Sup)
Come è già successo con le canoe, anche i Sup sono stati trasformati in veri e propri strumenti di pesca, che si sostituiscono sempre più spesso ai piccoli battelli in alluminio tradizionalmente usati sui fiumi e sui laghi. I vantaggi di un Sup gonfiabile come barca da pesca sono enormi. Il Sup può essere facilmente trasportato fin sulle sponde di qualsiasi corso d’acqua e trasformato in pochi minuti in un battello super attrezzato per ogni tipo di pesca. Grazie al suo minimo pescaggio (l’ingombro di una pinna e di 20-30 cm.) può essere utilizzato anche in acque estremamente basse, situazioni in cui qualsiasi altro mezzo, anche la canoa, incontrerebbe difficoltà. Con la popolarità crescente dei fuoribordo elettrici in combinazione con i nuovi Sup-Yak, tavole convertibili che possono essere velocemente trasformate in kayak non è difficile intuire quanto roseo possa essere il futuro di questo sport.
Sup Yoga
E’ una delle ’attività più in voga di queste ultime estati specialmente tra il pubblico femminile a ulteriore dimostrazione che con una tavola da Stand Up Paddle si può fare di tutto. I paddleboard per fare Yoga possiedono alcune caratteristiche particolari rispetto alle normali tavole da Sup:
- sono più voluminose e larghe per offrire maggiore stabilità
- hanno un rivestimento soft su una parte più grande della tavola
- hanno “maniglie” o agganci in velcro laterali per poter fissare la pagaia durante la pratica dello yoga
Lo yoga sul Sup si pratica in gruppo generalmente nelle prime ore del mattino o nel tardo pomeriggio quando il vento è più debole e le acque più calme. Per dare più stabilità le tavole possono essere legate le une alle altre, a piattaforme o banchine, o fissate sul fondale grazie a piccoli ancorotti.
Curiosità: lo yoga sup è una delle attività attualmente più di moda nei resort turistici perchè può essere facilmente praticato anche in piscina.
Perchè fare SUP: i benefici dello Stand Up Paddle
Anche in Italia lo Stand Up Paddle negli ultimi anni ha riscosso un successo esponenziale sia a livello agonistico che ricreativo. In quest’ultima declinazione si tratta di un’attività a basso impatto fisico, praticabile a tutte le età e che porta notevoli benefici al nostro organismo. Dunque fare Sup è facile ma soprattutto fa bene a mente e corpo.
Il Sup ti mantiene in forma
Il Sup richiede l’attivazione di diversi distretti muscolari sia della parte superiore che della parte inferiore del corpo. Pagaiare cercando di mantenersi in equilibrio sulla tavola richiede infatti non solo l’intervento dei muscoli delle braccia e dei pettorali ma coinvolge e anzi dipende soprattutto dalla parte core ovvero addominali e lombari. Se frequenterai una scuola di Sup imparerai inoltre a sfruttare i muscoli delle gambe per massimizzare il tuo sforzo e andare più veloce facendo meno fatica.
Sei a contatto con la natura
Per il benessere psicofisico, ormai è ampiamente provato quanto sia importante stare all’aria aperta. Che utilizzi il tuo Sup per surfare le onde, fare escursioni o semplicemente pagaiare e concederti un pò di libertà, non c’è niente di più curativo che immergersi nella natura e respirare l’aria pulita e ricca di ioni e di ossigeno che scorre sull’acqua.
Ti rigenera la mente
Andare in Sup, te ne accorgerai presto se non l’hai ancora provato, ha il benefico potere di rilassarti, fornirti quel senso di libertà e leggerezza di cui hai bisogno per affrontare una giornata di lavoro o per recuperarne una particolarmente faticosa. Scorrere fluidi sull’acqua senza alcun rumore, allenta ogni tensione ed è estremamente rigenerante.
Conclusione
Con questa guida speriamo di averti dato tutte le informazioni utili a capire come è nato il SUP, qual’è il significato di questo acronimo e come questo sport nato da un piccolo gruppo di surfisti hawaiani si è diffuso in tutto il mondo conquistando milioni di persone . Lo Stand Up Paddle è uno sport affascinante, facile da praticare che fa bene al corpo e allo spirito e soprattutto per divertirsi non occorre essere degli atleti. Allora, qualunque età tu abbia prendi una tavola, una pagaia e corri in acqua a scoprire qual’è il vero significato del Sup.