Sulle barche a partire dagli 7-8 metri di lunghezza il verricello salpancora elettrico agevola la vita di bordo permettendo di dare fondo all’ancora e recuperarla dopo un ormeggio senza sforzi. Semplice nell’uso ed essenziale nei suoi meccanismi, il salpancora elettrico ha bisogno tuttavia di particolari cure: controlli, pulizia e lubrificazione. Ecco i 4 controlli principali da effettuare per evitare brutte sorprese.
Sugli scafi fino a 5-6 metri di lunghezza l’operazione di calare l’ancora e recuperarla dopo un ormeggio viene spesso effettuata a mano, dati i pesi relativamente contenuti dei sistemi di ancoraggio (ancora, catena, cima). Nelle imbarcazioni più grandi, invece, dove il peso dell’ancora e della catena sono più importanti, non si può fare a meno nella zona prodiera di un verricello apposito, il salpa ancora.
Per approfondire: Salpancora, come scegliere quello giusto
Tale prezioso componente nella quasi totalità dei casi funziona elettricamente e sfrutta l’energia delle batterie di bordo. Il circuito elettrico che lo serve è piuttosto semplice, tuttavia occorre sapere come eseguirne controlli e la manutenzione ordinaria. Dal punto di vista elettrico i componenti più importanti sono quattro: il teleruttore, la pulsantiera per il controllo remoto, la presa dello stesso collocata nel gavone dell’ancora e il fusibile di protezione del circuito. Ecco i quattro controlli da eseguire periodicamente e che salveranno la vostra crociera o trasferimento da brutte sorprese.
01. Il teleruttore
Il teleruttore è il vero interruttore tra le batterie e il motore elettrico del salpancora. Viene spesso alloggiato alle spalle del pannello di comando del quadro elettrico. Ha l’aspetto di una scatola con indicate, sul lato a vista, le sue caratteristiche. I contatti interni di questo dispositivo sono fatti scattare elettromagneticamente. In caso di guasto questo elemento può essere solo sostituito. Un inconveniente tipico del teleruttore è la fusione tra loro degli elementi di contatto o il loro deterioramento dovuto alle scintille tra gli stessi.
02. La pulsantiera
Il comando remoto può essere di diversi tipi. Il più comune tra questi è la pulsantiera con cavo di collegamento, amovibile. Chiaramente soggetta al salino, deve essere periodicamente smontata. Quattro o sei viti vanno rimosse per sollevare il coperchio. Un’ulteriore vite va tolta per liberare i due interruttori Up e Down, sono questi che inviano infatti l’impulso a basso amperaggio che movimenta i contatti del teleruttore. Dell’antiossidante per contatti elettrici tipo CRC 6-66 sarà sufficiente a risolvere ogni problema.
03. Lo spinotto di contatto e la presa
Le stesse operazioni di apertura, controllo del serraggio dei fili, pulizia e lubrificazione con antiossidante andrebbero eseguite sullo spinotto di contatto all’estremità del cavo di collegamento, così come nella presa dedicata che è alloggiata nel gavone dell’ancora.
04. Il fusibile
Il fusibile del salpancora è quello classico ad alto voltaggio, 150 o 200 ampère, utilizzato non solo per il verricello dell’ancora, ma per tutte le utenze ad elevato assorbimento ad esempio per le eliche di manovra . In caso di guasto, tale fusibile può essere solo sostituito o cortocircuitato, a prezzo di rinunciare però a ogni protezione.
Infine un consiglio: mai lasciare il comando remoto con lo spinotto inserito nella sua presa nel gavone dell’ancora e, soprattutto, mai lasciare acceso anche il pulsante del quadro comando che ne abilita il circuito. Può succedere infatti che un falso contatto, per le cause più svariate o per un’infiltrazione di umidità, azioni il salpancora a prescindere dalla nostra volontà.