Amerigo Vespucci: al via la campagna estiva 2018

La prestigiosa nave scuola della Marina Militare Amerigo Vespucci è salpata il 1° luglio da Livorno per la nuova campagna d’istruzione 2018 che culminerà negli Stati Uniti dove farà ritorno dopo 16 anni.

Nel 1962 mentre la portaerei americana USS Independence navigava nel cuore del Mediterraneo incrociò l’Amerigo Vespucci. Il comandante statunitense mandò allora un messaggio alla nave italiana tramite alfabeto Morse: “Chi siete?”, aveva chiesto al mezzo in avvicinamento. “Nave scuola Amerigo Vespucci”. E lui, di rimando: “Siete la nave più bella del mondo”.

L’Amerigo Vespucci, l’unità più anziana in servizio nella Marina Militare italiana e affascinante custode delle più genuine tradizioni marinaresche che ospita ogni anno i cadetti dell’Accademia Navale di Livorno, ha ripreso il mare. Dopo una pausa di lavori di refitting, il veliero infatti ha iniziato la nuova campagna d’istruzione che lo ha visto salpare il 1° luglio da La Spezia, dove farà ritorno il 23 settembre. Non prima però di avere ormeggiato e rappresentato il nostro Paese in Portogallo, in Spagna, Bermuda, in Canada e negli Stati Uniti dove farà scalo dopo 16 anni.

Amerigo Vespucci

Formare i marinai al sacrificio e al coraggio

Durante la presentazione ufficiale che si è tenuta nei giorni scorsi a Civitavecchia, il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, l’ammiraglio Valter Girardelli ha ricordato che questa impresa sarà non solo l’occasione per formare i marinai che effettueranno la traversata, ma anche potenziare il coordinamento interforze e aprirsi alla partecipazione di militari provenienti dai più diversi paesi del mondo: “In questo modo i ragazzi si educheranno alla collaborazione e all’interazione con gli altri, vera caratteristica di ogni buon marinaio. Quelli che partiranno sono stati selezionati in modo molto severo, anche perché le domande per accedere alla marina militare sono sempre altissime, e per questo mi piace ricordare che tra le loro qualità c’è lo spirito di sacrificio e il coraggio, anche fisico, di affrontare situazioni spesso estreme”.

Prua Vespucci

Il diario di bordo del viaggio sui quotidiani

Per raccontare la nuova campagna della nave-simbolo, i quotidiani La Stampa e Il Secolo XIX saliranno a bordo come media partner collaborando alla stesura di un diario di bordo multimediale che consentirà di scoprire la vita di bordo, i tratti di navigazione, gli scali e il lungo viaggio raccontato dal personale di questa “città galleggiante” che non ha eguali nel mondo.

Vele Amerigo Vespucci

Il suo punto di forza: i 2.635 mq di vele

Lunga 82 metri (101 metri fuori tutto), l’Amerigo Vespucci è stata costruita nei cantieri di Castellammare di Stabia dove venne varata il 22 febbraio del 1931. Si tratta di un 3 alberi (trinchetto, maestra e mezzana) capace di alzare 2.635 metri quadrati di tela divisi in 24 vele (fiocchi, stralli e randa), manovrate da un equipaggio fisso di 264 persone integrato ogni anno da circa 100 allievi dell’Accademia Militare.

Lo scafo ha tre ponti principali continui da prora a poppa (coperta, batteria e corridoio) e due sovrastrutture principali, il castello a prora e il cassero a poppa, che si elevano sul ponte di coperta. A prora si trova la polena, realizzata in bronzo dorato che rappresenta l’esploratore e navigatore italiano del 15esimo secolo Amerigo Vespucci, che ha dato il nome al “nuovo mondo”. Il suo motto “Non chi comincia ma quel che persevera” si attribuisce al famoso scienziato e artista del Rinascimento Leonardo Da Vinci e ricorda che non è importante l’inizio di un progetto ma il suo compimento.

 

David Ingiosi

Appassionato di vela e sport acquatici, esperto di diporto nautico, ha una lunga esperienza come redattore e reporter per testate nazionali e internazionali dove si è occupato di tutte le classi veliche, dalle piccole derive ai trimarani oceanici

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