Salpa ancora, come scegliere quello giusto

Il verricello salpa ancora agevola la vita di bordo permettendo di dare fondo all’ancora e recuperarla senza sforzi. Ecco quali sono i suoi componenti principali e le versioni proposte dal mercato, nonché qualche suggerimento utile per installarlo al meglio.

Chi va per mare non disdegna l’esercizio fisico e i lavori manuali. A volte tuttavia i carichi in gioco a bordo degli yacht, soprattutto quelli più grandi, sono tali da imporre dispositivi in grado di fare il lavoro sporco. Pensiamo all’ancoraggio. Su barche fino a 6 metri di lunghezza l’operazione di calare l’ancora e recuperarla dopo un ormeggio viene effettuata a mano dati i pesi relativamente contenuti dei sistemi di ancoraggio (ancora, catena, cima). Nelle imbarcazioni più grandi, invece, dove il peso dell’ancora e della catena sono più importanti, non si può fare a meno nella zona prodiera di un verricello apposito, chiamato appunto salpa ancora.

Installazione salpancora

Come è fatto il Salpa ancora

Il salpa ancora è un dispositivo a ingranaggi semplice nella sua concezione, ma piuttosto articolato a livello di componenti. Gli organi principali di un salpancora sono:

Barbotin. Consiste in una ruota a impronte generalmente di ghisa accoppiata tramite ingranaggi al motore che permette di arrotolare e srotolare la catena che sposta i suoi anelli con le impronte. Questo movimento avviene solo se la catena ha anelli uguali fra loro e di dimensioni definite, la cosiddetta “catena calibrata”.

Campana di tonneggio. Sempre in asse con il motore principale, la campana di tonneggio serve essenzialmente come winch per le trappe di ormeggio, sagomata opportunamente per trattenere il cavo nella sezione di minimo raggio con superficie antisdrucciolo; l’estremità della campana è munita di cappello per evitare lo sfilamento del cavo.

Sensore per contacatena. I salpancora più recenti sono muniti anche di un sensore che contando i giri del barbotin consente la visualizzazione su un display dei metri di catena calati.

Motore e riduttore. Il salpancora posizionato a prua sopra il pozzo della catena, è dotato di un motore che può essere elettrico o idraulico e con asse di rotazione orizzontale o verticale.

Comando. Dispositivo di controllo che permette di attivare il salpancora premendo dei tasti.

Barca all'ormeggio

Opzioni: verricello elettrico o idraulico?

Al momento di scegliere il salpa ancore, la prima considerazione va fatta sul tipo di funzionamento dello stesso: elettrico o idraulico? Vediamo le relative caratteristiche.  Il salpancora elettrico è alimentato con circuiti a 12 o 24 Volts e ormai da tempo è la soluzione più diffusa su barche a vela e a motore a partire dai 6 metri di lunghezza vista la indubbia comodità, i costi contenuti e la facilità di installazione. I verricelli idraulici vengono invece utilizzati su barche più grandi, hanno circuiti più complessi in cui scorre olio a pressione e permettono di sollevare grandi carichi. Di contro sono sistemi più costosi e ingombranti e dalla manutenzione più delicata.

Altrettanto importante è la differenza tra verricelli ad asse orizzontale o verticale. La distinzione è fatta in base all’asse di rotazione del motore rispetto alla superficie di coperta. Il verricello orizzontale lavora con un angolo di 90 gradi che permette un minore sforzo, con carichi ben distribuiti su tutto l’asse del salpancora e la catena che, scorrendo poggiata sul musone di prua, non forma angoli strani con il barbotin permettendo così un lavoro ottimale. Il modello verticale è sicuramente il modello più diffuso, al contrario ha un angolo di lavoro di 90 gradi con sollecitazioni maggiori ma con un minor numero di maglie di catena a contatto e inoltre possiede una disposizione più comoda che favorisce le operazioni di tonneggio.

Salpa Ancora Verticale
Verricello classico ad asse verticale con campana di tonneggio

Orizzontale o verticale: decide lo spazio a bordo

La differenza maggiore tra le due soluzioni è data dall’ingombro. Il salpancora verticale è più compatto, viene in genere inserito in coperta dove ha una sporgenza ridotta con il gruppo motore e l’asse posizionati sottocoperta in posizione orizzontale quindi necessita di gavoni poco profondi; il salpancora orizzontale al contrario è più voluminoso, ha il gruppo motore a sviluppo verticale e si preferisce posizionarlo sulla coperta o all’interno del pozzo dell’ancora, su un’apposita mensola, il che comporta l’apertura del gavone tutte le volte che dobbiamo utilizzarlo.

È da considerare anche la possibilità di far funzionare manualmente il verricello salpancora con una manovella da winch: questa caratteristica, relativamente importante ai fini della sicurezza, è possibile solo sui modelli verticali. In ogni caso su entrambi i modelli è prevista la caduta libera della catena, tramite il rilascio della frizione del barbotin. È questo spesso il modo migliore per filare, alla velocità desiderata la catena o in casi di emergenza per liberarsi velocemente dell’ancoraggio.

 

Salpa Ancora Orizzontale
Salpa ancora orizzontale

Installazione: allineamento e sollecitazioni

Una volta scelto il modello di salpancora più idoneo alle dimensioni della barca, si può procedere alla sua installazione prestando cura alla sua posizione in coperta, fondamentale per il corretto funzionamento del dispositivo. Una buona installazione prevede un barbotin allineato alla puleggia di discesa/salita della catena sul puntale di prua.

Il salpancora deve essere fissato in coperta con un rinforzo dedicato sottocoperta, per sopportare tutte le sollecitazioni. Solitamente è montato a circa 80 centimetri da prua, in prossimità della paratia del gavone dell’ancora che contribuisce ad assorbire una parte degli sforzi in gioco. Lo spessore della coperta deve raggiungere come minimo i 25 mm, attraverso pannelli in compensato o ottone resinato su scafi in vetroresina oppure attraverso piastre saldate nel caso di scafi metallici. Nelle coperta in sandwich occorre assicurarsi che la zona del rinforzo sia sufficientemente ampia per distribuire maggiormente i carichi ed evitare così fenomeni di delaminazione.

La caduta della catena nel pozzetto è un elemento decisivo nell’installazione: tra il barbotin e il mucchio catena ci devono essere infatti almeno 50 cm, altrimenti la catena si ammucchierà subito sotto il foro di uscita, con conseguente arresto forzato del recupero o peggio della discesa durante l’ancoraggio, perché la catena è impigliata.

Pozzo dell'ancora

Il salpancora non è Hulk, aiutiamolo

Gli sforzi che un salpancora sopporta sono notevoli e nei casi di ancoraggio permanente o con vento sostenuto, è bene ripartire gli sforzi della catena sulle bitte di prua attraverso due cime. Alcune barche montano degli appositi riduttori di sforzi detti “bloccacatena” che sostengono il salpancora e tengono l’ancora bloccata quando questa è issata. Inoltre quando si utilizza il verricello di tonneggio, la trappa non va lasciata avvolta sul solo tamburo, perché i continui movimenti all’ormeggio, sollecitano coperta e bulloni con il rischio che salti via tutto. Anche in questo caso conviene dare volta alla cima anche su una bitta.

Il salpancora deve avere una capacità di sollevamento minima di quattro volte il peso del sistema d’ancoraggio (ancora + catena). In questo modo è possibile salpare l’ancora anche nei casi più difficili di ancoraggio e avere inoltre una sufficiente forza disponibile per tonneggiarsi. Un altro dato importante da considerare è la velocità di risalita che varia dagli 8 ai 15 metri/minuto, ma mediamente si attesta sui 9-10 metri/minuto.

 

Quale sistema di comando del verricello?

Una volta individuato il modello con la potenza adatta, è necessario valutare i vari sistemi di comando del salpancora ed installare quello più adatto alle proprie esigenze. I sistemi in commercio sono tutti affidabili e si differenziano solo per la praticità d’uso e d’installazione. Il più classico è la pulsantiera con presa in coperta dotata di un cavo spiralato a molla per concedere all’operatore autonomia di movimento con il minimo ingombro. Purtroppo non tutte le prese fissate in coperta sono affidabili e di lunga durata, perché il salino tende a ossidarne i contatti ma d’altra parte sono accessori economici e di facile sostituzione.

Pulsantiere per verricelli EV200 - EV300 - EV400 - Salpa Ancore Accessori Mz electronics
Con una pulsantiera manuale si possono comandare anche altri apparati come l’elica di prua

 

Pulsantiera a pedale inox per salpa ancore - Salpa Ancore Accessori Un altro sistema di comando diffuso è quello dei pulsanti a piede installati in coperta con una protezione di gomma di colore diverso per distinguere il comando di salita da quello di discesa. Volendo economizzare, soprattutto su barche di dimensioni inferiori, può bastare il solo comando di risalita, lasciando la discesa al peso dell’ancora.

 

Pulsantiera radiocomando MZ Kompass 2 canali - Salpa Ancore Accessori Mz electronicsIl radiocomando è il sistema più recente e comodo, in quanto non si effettuano fori in coperta e si riesce a comandare il salpancora fino a una distanza di 10 metri, con gran vantaggio per i navigatori solitari o gli equipaggi minimi. Il limite di questo comando è rappresentato dalla durate delle batterie del telecomando, inconveniente a cui far fronte facilmente installando nel gavone dell’ancora un pulsante d’emergenza.

David Ingiosi

Appassionato di vela e sport acquatici, esperto di diporto nautico, ha una lunga esperienza come redattore e reporter per testate nazionali e internazionali dove si è occupato di tutte le classi veliche, dalle piccole derive ai trimarani oceanici

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