Dopo l’ondata di maltempo che ha causato il rinvio della partenza la flotta della Route du Rhum deve fare i conti con le collisioni e altri incidenti che fino a ora hanno costretto al ritiro ben sette solitari.
Non è solo il maltempo uno dei nemici delle barche che affrontano una traversata atlantica. Negli ultimi anni a preoccupare sempre di più gli skipper sono le collisioni, in particolare con oggetti non identificati alla deriva, ma anche vecchie boe, scogli semisommersi e cargo di passaggio che con i piloti automatici non fanno sconti a nessuno. Ne è la prova questa ultima edizione della Route du Rhum, traversata dalla Francia alla Guadalupa che nelle prime 48 ore ha già visto ritirarsi ben sette dei 138 navigatori schierati al via.
A costringerli all’abbandono di questa prestigiosa competizione sono state per la maggior parte proprio le collisioni, che in alcuni casi hanno provocato disalberamenti o danni così gravi da pregiudicare la sicurezza della navigazione.
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Ritiratosi anche il favorito Armel Le Cléac’h
Tra gli skipper ritiratisi figura per esempio uno dei favoriti alla vittoria di questa Route du Rhum: il grande navigatore francese Armel Le Cléac’h. Lo scorso 10 novembre il suo avveniristico Maxi Banque Populaire XI ha subito la rottura di una deriva in seguito alla collisione con un oggetto alla deriva che lo ha costretto a rientrare nel porto di Lorient. Anche il suo connazionale Damien Seguin a bordo dell’Imoca 60 Groupe Apicil nella notte tra il 10 e l’11 novembre ha colpito un cargo mentre navigava a circa 250 miglia da Les Sables d’Olonne. La barca nell’incidente ha perso l’albero che per fortuna non ha colpito il navigatore. Seguin ha quindi tagliato il sartiame e attrezzato un armo di fortuna per rientrare alla base.
A colpire una boa metallica che si trovava al largo di Bréhat nella notte del 10 novembre è stato invece Romain Pilliard a bordo di Ultim Use It Again! by Extia. Lo skipper nonostante i danni riportati allo scafo ha tentato di proseguire verso Roscoff, dove sta tentando di effettuare delle riparazioni.
Collisioni e ferite tra le cause di incidente
Protagonisti di altri disastrosi ritiri dalla Route du Rhum sono stati lo skipper inglese Sam Goodchild feritosi alle braccia e al volto con le maniglie di un coffe-grinder feritosi a bordo del suo Ocean Fifty Leyton durante le manovre di pre-partenza e costretto allo sbarco. E poi ancora Ollie Heer sull’Imoca Dmg Mori e Kojiro Shiraisihi a bordo di Global One. I due navigatori in questo caso si sono scontrati tra loro al largo di Cape Fréhel riportando rottura del bompresso e pulpito per la barca di Heer, e danni alla fiancata per Global One.
L’ultimo ritiro riguarda invece lo skipper Antoine Magre a bordo del Class 40 E.Leclerc Ville-La-Grand che si è arenato su scogli al largo dell’isola di Batz. Per fortuna al momento nessuna avaria o incidente per i quattro italiani in gara che vedono Giancarlo Pedote in 13° posizione tra gli Imoca. Mentre tra i Classe 40 Ambrogio Beccaria è 5°, Alberto Bona 9° e Andrea Fornaro 29°.