Ha ripreso il largo Tara, la famosa barca appartenuta al velista Peter Blake per una nuova missione per la salvaguardia dell’ambiente. Tra i suoi obiettivi quello di studiare i batteri e misurare l’impatto dei cambiamenti climatici sugli organismi marini.
“Quando ho iniziato a navigare, ogni giorno vedevo albatros giganti e stormi di uccelli marini, oggi è una fortuna se si riesce ad avvistarne uno in una settimana. Perché tutto questo?”. Questo si chiedeva quando era ancora in vita il celebre velista neozelandese Peter Blake esprimendo il dolore profondo di un grande marinaio che aveva intuito la fragilità del pianeta e la necessità di preservarlo.
Fortunatamente la sua goletta di 36 metri Seamaster oggi ribattezzata Tara solca ancora i mari in difesa dell’ambiente grazie alla Tara Expeditions, fondazione nata nel 2004 che ha raccolto l’eredità della missione di Blake e organizza missioni scientifiche e ambientaliste. La prossima missione che durerà fino al 2022 si chiama Microbiome Mission ed esplorerà ancora una volta gli oceani del pianeta con l’obiettivo di misurare l’impatto dei cambiamenti climatici sugli organismi marini.
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Tara studiarà i batteri presenti begli oceani
Fino alla primavera del 2022 un’equipe internazionale di scienziati sarà impegnata in una rotta transoceanica che toccherà numerosi luoghi lungo le coste occidentali dell’Africa, intorno all’America del Sud fino in Antartide. L’obiettivo è condurre una ricerca sul “microbioma”, ossia i vari batteri presenti in un determinato ecosistema oceanico in relazione al clima. Durante la navigazione gli studiosi di bordo si concentreranno su virus, batteri, microalghe e zooplancton e sulla loro sensibilità agli stress, in relazione al riscaldamento globale e all’inquinamento. Info: Tara Expeditios