Pulire le superfici in vetroresina: tempi, strumenti e modi

Con il passare del tempo e l’esposizione agli agenti atmosferici e ai raggi Uv, le superfici in vetroresina possono andare incontro a macchie, ingiallimenti e opacizzazioni. Ecco come trattarle, quali strumenti usare e quali prodotti impiegare.

Pulire la vetroresina. La vetroresina è uno dei materiali più diffusi nella costruzione di barche a vela e a motore. Grazie alla sua versatilità, solidità e resistenza agli agenti atmosferici questo materiale, costituito da plastica rinforzata con fibre di vetro, è impiegato sia per il rivestimento degli scafi che per la realizzazione di componenti interne delle barche.

Nonostante queste caratteristiche, anche la vetroresina con il passare del tempo può subire ingiallimenti, macchie, scalfitture e opacizzazioni che impongono un trattamento capace di restituirgli l’originale colore e brillantezza. Vediamo come trattare al meglio le superfici in vetroresina, quali strumenti e soprattutto quali prodotti utilizzare.

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Pulire vetroresina

Attenzione al gelcoat quando pulite la vetroresina

Quando si pulisce o si lucida la vetroresina è importante non danneggiare il gelcoat, un rivestimento protettivo che per quanto resistente agli agenti chimici, non può essere trattato con detergenti e prodotti aggressivi e contenenti per esempio acido fluoridrico che potrebbero intaccare questo strato. Altrettanto dannosi sono i prodotti a base di solventi, per esempio i clorurati. In genere armatori e cantieri utilizzano a questo scopo detergenti professionali mediamente alcalini e a base di acqua.

Tra i prodotti più apprezzati dai diportisti c’è Euromeci Forte, un potente detergente nautico per il lavaggio delle superfici esterne delle barche in vetroresina anche se verniciate, compresi parabordi e parti metalliche. Euromeci Forte è anche efficace per la pulizia dei tubolari dei gommoni, di parabordi e fa miracoli per togliere macchie da vele e cuscinerie di bordo. Per utilizzarlo al meglio si spruzza sulla superficie da pulire, si lascia agire per 3-5 minuti e infine si risciacqua con abbondante acqua. È importante non lasciare asciugare il prodotto sulle superfici trattate senza risciacquare.

Per lo sporco più ostinato sulla vetroresina è molto valido invece Yellowing & Rust Stain Remover Gel di Italia Marine, un prodotto estremamente efficace per eliminare ingiallimenti e ruggine superficiale, macchie e colature sulle superfici. Facile da utilizzare, basta applicare il gel sulla superficie, lasciare agire per pochi secondi e rimuoverlo per poi procedere a risciacquo. Il gel permette la pulizia anche su superfici verticali.

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Quali strumenti di pulizia per la vetroresina

Guanto e spazzolone garantiscono migliori risultati della spugna, nel caso il lavaggio venga effettuato a mano. Le fibre del guanto e dello spazzolone infatti penetrano all’interno dei pori della vetroresina in maniera più profonda rispetto alla spugna che agisce ad un livello più superficiale sulla struttura della superficie in vetroresina. Se il guanto da lavaggio è poi in microfibra, questo permetterà sicuramente di ottenere dei risultati ancora migliori.

Una delle spazzole più apprezzate del mercato è la Spazzola Manuale Shurhold, uno strumento pratico, leggero, con impugnatura alta e una sagoma ergonomica delle setole a media durezza che permette di raggiungere qualsiasi angolo e rimuovere lo sporco da ogni superficie. La spazzola Shurhold è costruita in materiale termoplastico e possiede un anello gommato perimetrale che impedisce di rovinare le superfici con cui entra in contatto.

Altrettanto efficace per i punti più difficili da raggiungere è lo Spazzolone telescopico Mafrast Standard, uno strumento telescopico in alluminio anodizzato con impugnatura ergonomica in gomma antiscivolo, estensione da 95 a 150 cm e spazzola in setole di durezza media che lo rendono adatto alla pulizia di qualsiasi superficie. Molto pratico e robusto ha l’innesto rapido per il collegamento all’acqua corrente e un rubinetto integrato per aprire e chiudere l’acqua direttamente dallo spazzolone.

Pulire vetroresina

Quando procedere alla pulizia della vetroresina

Si consiglia di pulire almeno una volta al mese la barca, soprattutto se viene lasciata all’aperto e non coperta da un telo protettivo. È sempre meglio lavare la barca al mattino o alla sera, perché il sole potrebbe alterare il nostro lavoro. Fondamentale infine è la fase del risciacquo: questo deve essere abbondante e prolungato, sia con canna dell’acqua o una idropulitrice.

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Come evitare gli aloni sulla vetroresina

Capita a volte che dopo avere effettuato una buona pulizia e lucidatura della vetroresina rimangano degli aloni che creano un fastidioso effetto opacizzante sullo scafo. Nella maggior parte dei casi questo avviene perché la superficie trattata, sotto i raggi del sole, si è surriscaldata. Se durante le operazioni di pulizia teniamo la nostra barca all’aperto è quindi consigliabile raffreddare con acqua fredda la superficie prima di stendere il prodotto. Questo eviterà la formazione di effetti opacizzanti.

Come pulire le macchie sulla vetroresina

Quando laviamo lo scafo e le parti esterne dell’imbarcazione, è utile seguire alcuni accorgimenti per evitare le colature del prodotto che potrebbero rimanere visibili. Se il lavaggio della barca avviene sull’invaso è consigliabile che l’erogazione del prodotto avvenga partendo dal basso verso l’alto, mentre per il risciacquo al contrario. Quando si parte dall’alto il prodotto potrebbe infatti colare e finire sulla parte ancora secca e la colatura al termine del lavaggio risulterà visibile.

 

David Ingiosi

Appassionato di vela e sport acquatici, esperto di diporto nautico, ha una lunga esperienza come redattore e reporter per testate nazionali e internazionali dove si è occupato di tutte le classi veliche, dalle piccole derive ai trimarani oceanici

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