Di recente in Italia è stato emesso un regolamento del ministero dello Sviluppo Economico che stabilisce regole e criteri per diventare “mediatore del diporto”.
Arriva il mediatore del diporto. Gli yachts rappresentano spesso un investimento monetario significativo e il processo di vendita di una barca può essere pieno di complicazioni. Un armatore potrebbe non avere le risorse o il tempo di vendere la propria barca, così come un acquirente i contatti giusti per trovare la barca. Per questo esistono i broker nautici che lavorano da intermediari e offrono servizi di acquisto e vendita di barche.
Alcuni broker agiscono come agenti del venditore o dell’acquirente, mentre altri svolgono entrambe le funzioni. L’agente di un venditore può fornire servizi di ormeggio e pubblicità e l’agente di un acquirente individua le barche e organizza ispezioni e perizie.
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Mediatore del diporto: professione finalmente operativa
Per disciplinare il broker nautico il regolamento stabilisce i criteri per iscriversi nel registro delle imprese e sostenere gli esami abilitanti. Il testo parla di “mediatore del diporto”, figura introdotta nel Codice del Diporto nel 2017, ovvero “colui che mette in relazione due o più parti per la conclusione di contratti di costruzione, compravendita, locazione, noleggio e ormeggio di unità da diporto”. A rendere operativo il broker è il Regolamento sulle modalità di iscrizione al registro delle imprese e dei mediatori pubblicato nella G.U. del 5-11-2021.
Il provvedimento stabilisce i criteri di iscrizione del broker, le materie e le modalità degli esami, i limiti e i massimali della polizza assicurativa per i danni arrecati nell’esercizio dell’attività; nonché i criteri di applicazione dei procedimenti disciplinari. Il decreto prevede che i corsi per mediatori siano organizzati dalle regioni e gli esami programmati una volta l’anno dalla Camera di Commercio.