L’uragano Ian che nello scorso settembre ha investito le coste della Florida ha danneggiato oltre 7.000 barche. Molte di queste sono state recuperate, ma gli armatori che non hanno soldi le cedono allo stato.
Gli uragani sono eventi catastrofici sia quando ci colgono in mare durante la navigazione, ma anche nel momento in cui la nostra barca è all’ormeggio in porto o rimessata in cantiere. Purtroppo questi devastanti fenomeni meteorologici, nonostante il più delle volte siano prevedibili, si stanno moltiplicando negli ultimi anni con effetti drammatici. L’ultimo in ordine cronologico è l’uragano Ian che ha colpito tra il 4 e il 28 settembre scorso le coste della Florida, negli Stati Uniti.
Ancora oggi a distanza di due mesi, migliaia di barche sono accatastate una contro l’altra nei porti e nei rimessaggi dello Stato e devono essere rimosse. I dati ufficiali parlano di circa 7.000 barche distrutte a terra o disperse in mare. Poi lentamente nelle settimane successive molte sono state rimosse. Stando ai rapporti della autorità locali, la maggior parte delle imbarcazioni carrellabili per esempio sono state recuperate dai loro proprietari e spostate. Ma secondo i calcoli degli addetti ai lavori di smaltimento, circa 3.000 imbarcazioni più grandi hanno ancora bisogno di cure. Le autorità stanno dando priorità a quelle barche che minacciano l’ambiente. Cabinati semiaffondati che potrebbero avere degli sversamenti oppure barche finite sugli alberi che rischiano di cadere e che quindi costituiscono un pericolo.
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Abbandonare la barca in Florida è un reato penale
La Fish and Wildlife Conservation Commission (FWC) ha concesso agli armatori di questi scafi danneggiati dall’uragano Ian fino al 15 novembre la possibilità di rimuoverle o comunque riprenderne possesso, in modo che possano non essere elencate tra le barche abbandonate. Nello stato della Florida infatti l’abbandono di una barca costituisce un reato penale. Per ora tuttavia questa legge non verrà applicata proprio per favorire lo smaltimento dell’enorme quantità di barche vittime di Ian.
Sono al momento 50 gli armatori che hanno rinunciato alle loro barche che sono diventate proprietà dello Stato perché non in grado di affrontare le spese di recupero e ripristino e si presume che molti altri lo faranno. La cessione delle barche allo stato è un’opzione possibile a ogni armatore in Florida e evita che le imbarcazioni siano abbandonate nei cantieri come avviene da noi in Italia. Una volta ceduta la barca allo Stato, indipendentemente dalle sue condizioni, l’amministrazione pubblica pensa a recuperare la barca e in un secondo tempo a rivenderla.