La manutenzione dello scafo: carena, gelcoat e passascafi

Tra i lavori nautici stagionali quelli che riguardano lo scafo sono tra i più importanti, ma anche i più impegnativi in termini costi e tempi. Chi fa da sé riduce le spese, a patto di avere uno spazio disponibile e sapere cosa fare e quali materiali utilizzare.

Una buona parte degli armatori di una barca a vela o un cabinato a motore svolgono da soli la manutenzione ordinaria su alcuni componenti. Alcuni, particolarmente dotati di manualità, esperienza e tempo libero, finiscono addirittura per eseguire un refitting completo al proprio oggetto dei sogni, magari in vista di un progetto speciale o una lunga traversata. I lavori stagionali allo scafo, vale dire fare carena, rinnovare il gealcoat e occuparsi dei passascafi, sono tra quei lavori che tutti possono fare, vasta conoscere le procedure giuste e utilizzare materiali di qualità.

La manutenzione dello scafo. Partiamo da fare carena, ossia stendere una nuova vernice antivegetativa sul nostro scafo. Gli armatori di barche a vela che partecipano a regate vogliono una superficie dello scafo assolutamente liscia, compatta e veloce e non si preoccupano di immergersi spesso sotto alla barca per pulire il fondo regolarmente. Ma i velisti crocieristi e gli armatori di cabinati a motore hanno bisogno di un’antivegetativa che duri a lungo e che non richieda molta manutenzione tra un’uscita e l’altra. Questo significa che devono applicare un rivestimento sulla carena che abbia una buona resistenza e includa una buona dose di biocida che combatta il formarsi di cirripedi, alghe e quant’altro.

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Manutenzione scafo

Fare carena: le vernici antivegetative

La manutenzione dello scafo. Le vernici antivegetative a base di stagno sono le più efficaci, ma sono ormai vietate nella maggior parte dei paesi industrializzati, dove le politiche ambientali sono molto più severe che nel terzo mondo. Un altro biocida efficiente nella vernice per il fondo è il rame oppure l’ossido di rame. Cercate quindi vernici con un’alta percentuale di rame e assicuratevi che la vernice abbia un additivo anti-muffa. Il rame eviterà i cirripedi e la crescita di organismi marini, mentre l’additivo anti-muffa impedirà alla melma di accumularsi lungo la linea di galleggiamento della carena.

Nei paesi dove le vernici a base di rame sono regolamentate in modo restrittivo, bisogna cercare diverse formulazioni e le migliori sembrano essere i biocidi a base di zinco. Questi ultimi sono più ecologici, ma il rovescio della medaglia è che non sono così efficaci come le vernici a base di rame, quindi bisogna aggiungere più mani a un costo maggiore.

Manutenzione scafo

Antivegetative ablative o epossidiche

La maggior parte dei crocieristi opta per vernici ablative formulate con copolimeri, ablativi puri o vernici epossidiche modificate. Gli ablativi rimuovono le molecole mentre la barca passa attraversa l’acqua, esponendo costantemente nuovi strati di biocida. Questo significa anche che se siete ormeggiati per molto tempo in un tratto di acqua ad alta crescita, potete facilmente pulire il fondo. E gli ablativi non accumulano strati su strati con ripetute pitture. Le epossidiche modificate sono invece vernici dure che possono essere levigate molto bene e possono durare rimanendo efficaci per molto tempo. Queste vernici tuttavia si accumulano strato dopo strato, quindi bisogna carteggiare molto bene tra una riverniciatura stagionale e l’altra.

La manutenzione dello scafo. Per gli armatori che fanno passare da 12 a 24 mesi tra un’uscita e l’altra, bisogna applicare almeno tre strati di vernice ablativa e due buone mani di vernice epossidica modificata per assicurarsi che l’efficacia dei biocidi sia duratura. Se pensate di tenere la vostra attuale barca per molti anni e di navigare in zone dove l’alaggio non è possibile o è scomodo, allora potreste considerare l’applicazione del Coppercoat sul fondo della vostra barca. È più costoso e richiede molto più lavoro di preparazione rispetto alla vernice normale, ma sarà efficace per 5 anni e anche oltre.

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Come trattare il gelcoat

Oltre al rivestimento della carena con vernice antivegetative, è buona norma trattare anche il gelcoat dello scafo. In generale il gelcoat, compreso quello bianco, e le moderne vernici marine tendono a sbiadire lentamente alla luce del sole. Per preservare il più possibile lo scafo della barca, è saggio dare allo scafo una buona lucidatura o una mano di cera almeno una volta all’anno. Quindi, date a tutte le superfici interessate una bella pulita con una spazzola morbida e un tampone antigraffio, se necessario, e sciacquatele molto bene.

La manutenzione dello scafo. Poi, con uno dei soliti prodotti di lucidatura, applicate un bello strato spesso di polish e lasciatelo asciugare bene. Questo è un lavoro noioso e duro ma verrà assolutamente ripagato dall’aspetto della barca dopo il trattamento.

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Non dimentichiamo le prese a mare

Quando si tratta lo scafo, particolare attenzione va posta anche ai passascafi e alle prese a mare. Le moderne barche da crociera hanno molti buchi sotto la linea di galleggiamento e ognuno di essi è un problema potenzialmente serio. Le prese a mare sono tutto ciò che si frappone tra voi e un ingresso d’acqua nella barca, quindi è necessario assicurarsi di controllare attentamente ognuno di esse. Assicuratevi che la valvola giri facilmente e che non ci siano segni di corrosione o elettrolisi. Sulla chiusura stagna passateci un po’ di grasso e poi apritela e chiudetela ripetutamente. I rubinetti sono tutti attaccati a tubi idraulici interni e fissati con fascette stringitubo. Ogni tubo deve avere almeno due fascette in acciaio inossidabile di alta qualità, in perfetto stato e avvitate molto saldamente. Controllate se ci sono segni di ruggine, crepe nei morsetti o debolezze nei tubi e sostituite quelle sospette.

David Ingiosi

Appassionato di vela e sport acquatici, esperto di diporto nautico, ha una lunga esperienza come redattore e reporter per testate nazionali e internazionali dove si è occupato di tutte le classi veliche, dalle piccole derive ai trimarani oceanici

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