Inverno e barche: come mantenere gli interni freschi e salubri

Muffe, batteri e condensa minano la salubrità degli interni delle nostre barche durante la stagione invernale. Ecco come combatterli efficacemente.

Come mantenere gli interni della barca freschi e salubri. La muffa che infesta gli interni delle nostre barche è normalmente causata dall’umidità dell’aria che si condensa in goccioline d’acqua, creando un ambiente ideale per la crescita dei batteri. C’è sempre un po’ di umidità nell’aria, ma questa non ci causa molti problemi durante i mesi estivi più caldi, quando le barche vengono usate regolarmente. In inverno però poiché l’aria fredda non trattiene tanta umidità quanto l’aria calda, soprattutto durante le serate più fredde si ha un aumento esponenziale della condensa.

La condensa crea un punto di partenza ideale per muffe e funghi, con conseguenti danni all’arredamento, al legno, agli allestimenti e all’elettronica di bordo e per non parlare della pulizia straordinaria che richiede all’inizio della prossima stagione.

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 Interni barca salubri

Ventilare e riscaldare gli interni della barca

Per mantenere gli interni della nostra barca salubri e puliti anche durante la stagione invernale un’opzione è quella di fornire una giusta ventilazione alle aree inclini allo sviluppo di spore di muffa. Questo è abbastanza difficile sulle barche però, in quanto i nostri cabinati sono progettati per essere il più possibile sigillati e per evitare che l’aria e l’acqua vi entrino il più possibile. È difficile lasciare finestre e boccaporti aperti, poiché questi possono creare un punto d’ingresso per la pioggia, oltre a ovvi problemi di sicurezza.

Interni della barca freschi e salubri. Se avete prese d’aria del tipo “Dorade” o a fungo, queste possono normalmente essere lasciate aperte, tuttavia, poiché non permettono alla pioggia di entrare direttamente nella barca. Un altro modo di affrontare il problema di muffa e condensa è quello di riscaldare l’aria all’interno della barca utilizzando piccoli riscaldatori. Questi permettono all’aria di trattenere l’umidità e di non farla condensare sulle superfici. Il riscaldamento aiuta certamente quando si tratta di prevenire la crescita di muffe e funghi, ma le barche spesso non sono molto ben isolate, quindi questo può essere un modo costoso di risolvere il problema. Una terza opzione è quella di usare un deumidificatore.

I deumidificatori recuperano l’acqua dall’aria raccogliendola in un serbatoio o scaricandola in un lavandino e quindi fuori dalla barca. I deumidificatori funzionano bene e non usano molta energia una volta che l’umidità iniziale è stata rimossa dall’aria. Ma è importante utilizzare il tipo corretto di deumidificatore per l’uso nautico.

 Interni barca salubri

Quali deumidificatori usare in barca

I deumidificatori rientrano in tre categorie: passivi, ossia non alimentati dall’elettricità, a compressore e disseccanti. I deumidificatori passivi sono essenzialmente cristalli che assorbono l’umidità. Li vediamo spesso in forma miniaturizzata in piccole confezioni fornite nell’imballaggio delle merci. Questi possono essere eccellenti per aiutare a ridurre l’umidità in piccole aree come armadi e gavoni, ma non sono adatti per un’intera barca. Per questo avrete bisogno di un deumidificatore elettrico. Ce ne sono di due categorie: compressore e disseccante.

Entrambi i tipi funzionano molto bene, ma i deumidificatori a compressore possono lavorare bene nelle temperature più basse spesso associate all’inverno. I deumidificatori disseccanti usano un po’ più energia, ma funzionano in modo egregio alle basse temperature. Normalmente riscaldano leggermente anche l’aria, aiutando a prevenire ulteriormente la condensa. Qual è il tipo giusto per voi? Se riscaldate gli interni della barca separatamente, allora un tipo a compressore funzionerà bene. Se invece non riscaldate la barca, la raccomandazione è di usare un deumidificatore di tipo essiccante, che funzionerà efficacemente a temperature più basse.

 Interni barca salubri

Come prevenire la muffa a bordo

Qualunque sia il tipo di deumidificatore o riscaldatore che usate, vale anche la pena di controllare qualsiasi altra fonte di umidità all’interno della barca. Le perdite nelle tubature e le guarnizioni delle finestre permettono all’acqua di entrare nell’imbarcazione e di aumentare l’umidità al suo interno. La muffa normalmente si forma in aree dove l’aria non è libera di muoversi, come negli armadi o in spazi stretti. Per questo motivo è essenziale far circolare l’aria il più possibile. Lasciare gli armadi, i frigoriferi e gli armadietti aperti aiuterà e, se possibile, si possono montare delle prese d’aria.

Vale anche la pena di prendere in considerazione la rimozione di tutti i mobili morbidi. È molto più probabile che rimangano privi di muffa se conservati al sicuro a casa o in garage, piuttosto che a bordo della barca. Un altro consiglio è quello di non usare i fornelli per riscaldare la barca se la visitate durante l’inverno: anche i fornelli a gas generano umidità quando bruciano, qualcosa come un termoventilatore elettrico, una stufa o un radiatore a olio sono molto meglio per riscaldare la barca quando si fanno progetti di fai da te nei giorni più freddi. Anche l’uso di un prodotto che resiste alla formazione di muffe e funghi, come l’olio dell’albero del tè, è un’ottima idea. Questo prodotto è naturalmente antisettico e antimicrobico e aiuta a prevenire le spore della muffa prima che si formino.

David Ingiosi

Appassionato di vela e sport acquatici, esperto di diporto nautico, ha una lunga esperienza come redattore e reporter per testate nazionali e internazionali dove si è occupato di tutte le classi veliche, dalle piccole derive ai trimarani oceanici

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