Voglia di ghiacci? Nel 2023 una nuova impresa velica vedrà impegnati una serie di equipaggi nella North Pole Race, un’originale e durissima regata che tenterà l’attraversamento del Passaggio a Nord-Ovest.
Raggiungere il leggendario Passaggio a Nord Ovest. È questo l’ambizioso obiettivo della North Pole Race, una suggestiva quanto estrema regata che è stata di recente annunciata dal gruppo francese OC Sport (quello che organizza la Solitaire Du Figaro, la Route Du Rhum e The Transat). Navigare tra i ghiacci come sfida personale. Ma anche per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’emergenza climatica in corso.
La North Pole Race dovrebbe partire nell’estate del 2023 e vedrà schierata al via una specifica classe di imbarcazioni di alluminio progettate ad hoc per l’impresa. Per ora sul modello preciso di barca c’è il segreto assoluto. Il progetto è ancora allo studio e questa incognita aggiunge suspance a una regata già avvolta da un alone di mistero.
Tanti rischi: isolamento, ghiaccio e collisioni
L’organizzazione della North Pole Race ha dato invece più dettagli sulla rotta di circa 8.000 miglia che prevede la partenza da Quebec City, sulle rive del fiume San Lorenzo, l’attraversamento del Mare del Labrador. Quindi il transito nel mitico Passaggio a Nord Ovest lungo le coste di Canada e Stati Uniti, per poi passare il Mare di Bering, il Golfo dell’Alaska e approdare a Vancouver. In gara ci saranno team provenienti da 10 paesi, tra cui Canada, Cina, Russia, Francia e Danimarca. Ogni squadra sarà composta da uno scienziato, uno skipper esperto e un equipaggio amatoriale.
La North Pole Race si presenta a tutti gli effetti come un’impresa estrema. Data l’assenza di assistenza alle latitudini polari, la limitata cartografia dell’oceano Artico e il costante pericolo di collisioni col ghiaccio il cui obiettivo va oltre l’aspetto meramente agonistico. Il proposito principale è infatti raccogliere dati, effettuare analisi scientifiche sul campo e creare un programma di educazione ambientale internazionale destinato alle nuove generazioni.
Passaggio a Nord Ovest, luogo mitico e misterioso
La ricerca del Passaggio a Nord Ovest ebbe inizio alla fine del 1400 quando le principali potenze europee, in particolare Spagna e Inghilterra, al fine di incrementare i traffici commerciali ed estendere i domini coloniali ingaggiarono navigatori ed esploratori per individuare una nuova rotta commerciale per le Indie che passasse appunto a Nord Ovest del continente europeo. Queste spedizioni coinvolsero alcuni tra i grandi protagonisti della storia della navigazione. Tra cui John Cabot, James Cook, John Davis, Francis Drake, Martin Frobisher, Robert Bylot, William Parry e Sir John Franklin. E diedero il via a una vera e propria epopea in cui si alternarono successi, fallimenti e tragedie.
Il Passaggio a Nord Ovest venne conquistato solo nel 1906, quando l’esploratore norvegese Roald Amundsen completò la traversata dalla baia di Baffin allo Stretto di Bering a bordo del Gjoa portando così a termine un’impresa storica che tuttavia aveva rivelato tutte le difficoltà e i pericoli di una simile navigazione.
Oggi rimane ancora il mito di questa avventura alle estreme latitudini. Un mito che si rinnova con la North Pole Race, questa volta non per esplorare il nostro pianeta, ma per cercare di salvarlo.