Il Salone Nautico di Genova è riuscito a battere il Covid

La sessantesima edizione del Salone Nautico di Genova organizzato ai primi di ottobre ha registrato ogni giorno il tutto esaurito. Un successo importante e non scontato che premia la voglia di ripartire della nautica, non solo italiana.

Una scommessa vinta quella del Salone Nautico di Genova che in questa sessantesima edizione funestata dal Covid e dall’emergenza sanitaria ha superato brillantemente la tempesta. A premiare la vetrina nautica organizzata all’inizio di ottobre sono stati i 71.168 visitatori e gli 824 espositori che hanno affollato i viali, le banchine e gli stand allestiti nell’area portuale della città genovese. Un record storico solo perché il Salone Nautico di Genova è stato il primo boat show ad aprire in epoca di pandemia, ma soprattutto perché è stato l’unico in grado di aprire i battenti al pubblico di tutto il mondo, mentre gli altri appuntamenti anche prestigiosi venivano cancellati uno dopo l’altro: Cannes, Parigi, Montecarlo, Dusseldorf, etc.

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Salone Genova

Ogni giorno in fiera è stato “sold out”

Non era affatto scontato questo successo del Salone di Genova e la società di Confindustria che organizza l’evento per riuscire a far salpare quest’edizione si è dovuta impegnare al massimo istituendo una vera e propria task force composta da medici, avvocati e ingegneri per elaborare misure ancora più rigorose rispetto a quelle indicate dai Decreti del presidente del consiglio dei ministri Conte e dalle linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità. Solo in questo modo la rassegna ha potuto ottenere il via libera da parte di tutte le autorità nazionali e regionali. Gli amanti del mare, ma anche gli operatore del settore e tutti i professionisti della nautica evidentemente hanno apprezzato: ogni giorno si è avuto il tutto esaurito al botteghino in considerazione del numero massimo imposto.

Salone Genova

Una prova di resilienza tutta italiana…

«Siamo molto soddisfatti, con il massimo dei visitatori che potevamo raggiungere con le misure anti-Covid — ha dichiarato Saverio Cecchi, presidente di Confindustria nautica che organizza l’evento — e non ci credevano in molti, ma a noi non è mai passato per la testa di non farlo: lo dovevano ai nostri soci e ai nostri espositori, che ci hanno creduto anche nei momenti più difficili». Per il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, il Salone «è stato la prova della resilienza di questo territorio e delle sue imprese che riescono a trasformare le difficoltà in opportunità». Il sindaco di Genova Marco Bucci ha annunciato che dal prossimo anno ci sarà ancora più spazio: «Nella nuova darsena ci saranno 80mila metri quadrati a disposizione in più e 200mila nel 2022 alla fine dei lavori del waterfront».

Coloro che sono riusciti a visitare il Salone di Genova hanno potuto ammirare yachts e superyacht: dalle piccole e grandi barche a vela ai catamarani da crociera, dai gommoni e maxi rib agli Open, fino alle ammiraglie del mare (l’imbarcazione più grande era il 25 metri Mylius 80). Ma oltre alle barche largo spazio è stato dato anche ai motori marini, agli accessori nautici e alla componentistica, comprese le ultime innovazioni nel campo dell’elettronica. Dal punto di vista degli affari, secondo quanto raccontato dai manager dei maggiori cantieri presenti, pare che la domanda abbia incontrato l’offerta e se la sfida della nautica era non naufragare nella tempesta del Coronavirus ci sono tanti dati che portano a pensare che la missione compiuta.

Salone Genova

La nautica per ora è più forte del Covid

Al Salone Nautico di Genova si è scoperto che nei primi nove mesi del 2020, la nautica è l’unico comparto del leasing in crescita, con contratti stipulati già pari a quello dell’intero anno 2019 (oltre 512 milioni di euro) e una previsione del +30 per cento. Considerando che il 90 per cento delle imbarcazioni vengono acquistate con questo strumento finanziario, i cantieri possono sorridere. Non solo ma molte famiglie la scorsa estate hanno scelto la vacanza in barca per paura del Covid e ora hanno deciso di acquistare anche piccole imbarcazioni, a portata di tasca, gestibili dal punto di vista dei costi di ormeggio e rimessaggio. Per una nazione che ha 7.456 chilometri di coste è davvero una bella notizia. Ecco i saloni nautici ben organizzati e di successo, servono anche a questo…

David Ingiosi

Appassionato di vela e sport acquatici, esperto di diporto nautico, ha una lunga esperienza come redattore e reporter per testate nazionali e internazionali dove si è occupato di tutte le classi veliche, dalle piccole derive ai trimarani oceanici

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