I tre sensori di allarme che ogni barca dovrebbe avere a bordo

Secondo le statistiche internazionali tra le maggiori cause di incidenti a bordo delle nostre barche in navigazione ma anche quando sono ormeggiate in porto ci sono le falle, le fughe di gas e gli incendi. Ecco allora tre sistemi di allarme che possono salvarvi la vita.

Le nostre barche sono mezzi complessi, pieni di impianti che se non funzionano correttamente e se non vengono controllati in maniera periodica possono essere pericolosi per l’equipaggio e la barca stessa. Al fine di prevenire incidenti anche gravi sarebbe bene installare alcuni semplici rilevatori e dispositivi di allarme che hanno il compito di avvisarci per tempo se qualcosa va storto: una fuga di gas, una falla o un principio di incendio. Ecco allora i tre dispositivi che possono salvarvi la vita.

Rilevatore di fumo

Gli incendi che si verificano a bordo di barche ormeggiate nei porti rappresentano ogni anno un rischio concreto che causa gravi danni a strutture e ad altre unità. Gli stessi incendi però possono generarsi anche nel corso di una navigazione e rappresentare un pericolo anche per gli equipaggi. L’installazione di un rilevatore tempestivo di fumo e quindi la presenza di un principio di incendio permette di dare l’allarme e offre l’opportunità di gestire questo tipo di incidente nelle prime fasi, quando le cose sono ancora gestibili.

Gli allarmi antifumo dovrebbero essere installati a bordo delle nostre barche possibilmente in alto rispetto allo spazio che devono proteggere perché è lì che il fumo si dirige in genere. Posti consigliati per l’installazione sono il locale motore, ma anche lo spazio che accoglie il quadro elettrico.

Rischio di incendio

Alcuni allarmi di incendio a bordo sono offerti dal mercato nautico con due tipi di dispositivi di rilevamento: fotoelettrico e a ionizzazione. Il sistema fotoelettrico è più sensibile al fumo, mentre la ionizzazione è più sensibile agli incendi con fiamme ardenti. Il primo va per la maggiore tra i diportisti poiché molti incendi di barche sono generati dall’impianto elettrico e quindi sono di origine fumosa. L’attuale tecnologia anti fumo peraltro ha eliminato molti falsi allarmi tipici di questi rilevatori nel passato. Per quanto riguarda la manutenzione, oltre a una verifica periodica della perfetta efficienza del rilevatore, occorre ricordarsi di sostituire le batterie del dispositivo a ogni inizio di stagione.

Allarme per acqua in sentina

Un altro tipo di allarme che sarebbe consigliato installare a bordo della nostra barca è un rilevatore di acqua alta in sentina. Questi semplici dispositivi in genere utilizzano un interruttore per attivare un allarme quando l’acqua che si raccoglie nella sentina raggiunge un livello prestabilito e possono salvare la vostra barca dall’affondamento. Secondo le statistiche il 69 per cento delle barche affonda mentre sono ormeggiate in banchina, un buon motivo per collegare il sensore al clacson dell’imbarcazione, così gli altri equipaggi ormeggiati nei paraggi e lo stesso personale del marina sapranno se l’imbarcazione sta prendendo acqua.

Se la vostra barca ha più aree di sentina, è meglio avere un allarme di sentina separato per ciascuna area, dotato di una spia luminosa, di un allarme acustico e di un’etichetta per indicare l’area interessata. Se scatta l’emergenza che si sta imbarcando acqua a bordo, l’allarme può darvi abbastanza tempo per trovare la falla prima che sia troppo tardi.

Occhio alla corrosione e agli interruttori bloccati

Il consiglio è di posizionare l’interruttore del rivelatore abbastanza in alto sopra il livello normale dell’acqua di sentina per evitare che l’allarme suoni quando la sentina ha solo una piccola quantità di acqua facilmente gestibile dalla relativa pompa. Ma dovrebbe anche essere posizionato abbastanza in basso per avvisarvi se c’è un vero problema. Gli stessi problemi che affliggono le pompe di sentina possono influire anche sugli allarmi per acqua alta: connessioni del filo corrose e interruttori inceppati.

Per quanto riguarda la manutenzione di questi dispositivi, mentre gli allarmi possono durare indefinitamente, gli interruttori a galleggiante devono essere controllati almeno una volta all’anno.

Rivelatori di gas infiammabile

Se la vostra barca ha un serbatoio di carburante montato negli ambienti interni dovreste avere anche un rilevatore di gas infiammabile. Conosciuti dai diportisti anglosassoni come “fumer sniffer”, questi allarmi monitorano la presenza di gas infiammabili a bordo, come per esempio i fumi di benzina. I rilevatori di gas infiammabile sono di solito montati nella sentina del vano motore, appena sopra l’altezza del limite dell’acqua di sentina, con il sensore fissato lontano dalle parti più calde del motore, come i collettori.

I rilevatori di gas sono quasi sempre collegati al sistema DC a 12 volt dell’imbarcazione inoltre di solito l’unità principale ha un pannello di controllo montato nei pressi della postazione del timoniere che suonerà quando vengono rilevati fumi pericolosi nella sentina. Il filo che collega il sensore all’unità principale in genere non può essere tagliato perché il produttore ne calibra appositamente la lunghezza.

In caso di allarme non accendere dispositivi elettrici

Questo tipo di sensori dovrebbero essere testati almeno una volta al mese secondo la procedura del produttore: in genere si può anche testare il sensore utilizzando un accendino al butano premendo leggermente la leva per rilasciare una piccola quantità di gas butano vicino al sensore. È importante inoltre sostituire i rilevatori di gas infiammabile dopo non più di 5 anni, oppure immediatamente qualora vengono accidentalmente immersi.

Quando l’allarme suona nel serbatoio del carburante, può significare che una grande quantità di gas versato si trova nella sentina: in questo caso assicuratevi che tutti i membri dell’equipaggio siano fuori dalla barca (come dovrebbero essere anche durante il rifornimento di carburante) e non azionare nulla di elettrico. Se il dispositivo suona mentre siete in navigazione, chiedete aiuto con un Vhf portatile o tramite cellulare. Alcuni rilevatori di gas hanno una dichiarazione di “fine vita” nelle scheda che accompagna il prodotto, quindi seguitela; dai 7 ai 10 anni dovrebbe essere il massimo. Alcuni rilevatori di fumo hanno inoltre batterie non sostituibili progettate per rimanere efficaci fino a 10 anni.

Batterie di bordo: dove è meglio collocarle?

David Ingiosi

Appassionato di vela e sport acquatici, esperto di diporto nautico, ha una lunga esperienza come redattore e reporter per testate nazionali e internazionali dove si è occupato di tutte le classi veliche, dalle piccole derive ai trimarani oceanici

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