Il rivoluzionario concetto di ciclo-potenza che ha aiutato Team New Zealand a vincere l’America’s Cup alle Bermuda nel 2017 è stato riammesso anche nella prossima edizione del prestigioso trofeo. Sotto allora a cercare i ciclisti…
Ciclisti all’America’s Cup. Serve energia umana, serve fiato e servono muscoli, soprattutto quelli delle gambe, per far navigare veloci le barche dell’America’s Cup. E allora largo ai ciclisti che tornano a bordo degli AC75. “Le biciclette hanno contribuito a farci vincere l’America’s Cup nel 2017 e ora saranno di nuovo permesse nella 37° edizione del trofeo”, ha dichiarato il progettista di Team New Zealand Dan Bernasconi, al momento dell’annuncio del nuovo protocollo ufficiale dell’America’s Cup.
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Meno braccia disponibili a bordo, quindi via di gambe
Ciclisti all’America’s Cup. Il nuovo regolamento della 37° America’s Cup consente infatti di impiegare ancora una volta i cosiddetti “cyclors” sulle imbarcazioni, una pratica vietata durante l’ultima sfida, ma che sarebbe stata di nuovo autorizzata anche a causa della riduzione del numero di persone sulle nuove barche: 8 invece che 11. Meno braccia, quindi, a disposizione per girare le manovelle di bordo, il che consiglierebbe di usare i più potenti quadricipiti delle gambe. E quale migliore serbatoio tra cui pescare se non quello del ciclismo su pista?
E allora ecco che anche il team di Luna Rossa dopo che nelle settimane scorse ha consegnato la sfida (il “notice of challenge”) al Royal New Zealand Yacht Squadron e a Team New Zealand si prepara alla novità. Ha annunciato infatti che sta cercando di reclutare ciclisti come possibili membri d’equipaggio. Lo skipper Max Sirena ha già contattato i tecnici della nazionale azzurra Daniele Bennati e Marco Villa, tra i migliori specialisti del ciclismo su pista. Vogliono trovare possibili candidati come equipaggio della barca italiana.