Una nuova generazione di luci subacquee basate sulla tecnologia LED, più affidabili e con maggiore efficienza energetica, ha sostituito i vecchi fari a incandescenza. Scopriamo come scegliere i fari subacquei più adatti alla nostra barca.
Tradizionalmente utilizzate per la pesca notturna, le luci subacquee possono ora svolgere una funzione estetica importante migliorando l’aspetto della nostra barca e creando la giusta atmosfera per goderci la vita a bordo durante l’ormeggio in banchina, in rada o in mare aperto.
I vantaggi dei LED
Le luci al LED operano a temperature più basse, usano meno energia, tollerano molto meglio le vibrazioni, il che significa che possono restare accese anche in navigazione, e hanno una durata notevolmente superiore rispetto alle tradizionali lampade a incandescenza. Minori consumi, maggiore durata e assenza di componenti tossici sono le caratteristiche che fanno dei Led la scelta più intelligente anche per chi ha maggiormente a cuore il rispetto per l’ambiente.
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Come scegliere i fari subacquei
Il mercato mette a disposizione un’ampia scelta di modelli adatti a imbarcazioni di ogni tipo, dal piccolo scafo al Superyacht. Vediamone le caratteristiche:
Fari a montaggio superficiale

Si tratta di fari con la parte posteriore piatta, progettati per essere applicati esternamente in appoggio sulla carena o sulle plancette di poppa. Questa tipologia di fari subacquei è di semplice installazione e richiede un intervento minimo a bordo. E’ sufficiente praticare un piccolo foro sulla barca per il passaggio del cavo elettrico, sigillare l’accoppiamento con del Sikaflex o prodotto analogo e infine applicare qualche vite autofilettante per fissare il faro sullo scafo. Le ridotte dimensioni e la facilità di installazione ne fanno la scelta ideale su piccole imbarcazioni a vela o a motore.
Fari subacquei passanti

Su imbarcazioni di dimensioni più grandi dove abbiamo bisogno di fari di maggiore potenza è necessario optare per i modelli “passa-scafo”. Questi fari essendo sottoposti a maggiori sollecitazioni richiedono un fissaggio più solido; a questo scopo, sul lato posteriore del faro, è previsto uno stelo filettato che va inserito all’interno dello scafo e bloccato tramite una ghiera. E’ dunque necessario praticare fori decisamente più grandi rispetto ai fari a montaggio superficiale ma il montaggio è altrettanto semplice, occorre soltanto seguire le istruzioni del produttore, solitamente molto dettagliate. Se per l’installazione è necessario tirare la barca in secco, la sostituzione, su alcuni modelli, può essere fatta anche con la barca in acqua sfilando e rimontando il corpo del faro dall’interno della scafo.
Che cos’è il driver
Per il loro funzionamento, i fari subacquei necessitano di un circuito elettronico, definito Driver che si occupa di alimentare e gestire correttamente i Led. Il Driver è normalmente collocato in un box esterno al faro, da installare all’interno dello scafo ma le attuali tecnologie hanno permesso ad alcuni produttori come Bluefin Led di integrare il circuito all’interno del faro stesso, semplificando notevolmente l’installazione.
Di che materiale sono le luci subacquee
Così come per le prese a mare, gli scarichi o i trasduttori passanti, il materiale più utilizzato per la costruzione dei fari immersi è sicuramente il bronzo. Robustezza, economicità, facilità di lavorazione e ottima resistenza alla corrosione rendono questo metallo una scelta quasi obbligata anche per la costruzione delle luci subacquee le quali si avvantaggiano anche della capacità del bronzo di dissipare facilmente il calore generato dalle lampade. Quando montati su uno scafo metallico, i fari subacquei vanno correttamente isolati al fine di prevenire la corrosione galvanica.
La durata di un moderno faro subacqueo a led
La tecnologia Led negli ultimi anni ha fatto passi da gigante riuscendo a portare sul mercato prodotti sempre più durevoli, riducendone al contempo i costi. I fari subacquei a Led sono oggi davvero longevi grazie anche all’utilizzo di tecnologie di protezione (surriscaldamento, inversione di polarità, sbalzi di tensione..) che li rendono molto più versatili e immuni ai problemi che fino a pochi anni fa ne riducevano l’affidabilità.
I moderni fari a led sono dunque prodotti in grado di lavorare senza problemi per numerosi anni anche in condizioni di utilizzo particolarmente usuranti.
Profondità e ampiezza del fascio di luce
La profondità che può raggiungere una luce è proporzionale alla sua potenza, normalmente espressa in Lumen, alla sua lunghezza d’onda (colore) e all’angolo di emissione del fascio luminoso. Date le diverse condizioni in cui i fari subacquei possono trovarsi a lavorare (acque limpide o torbide, calme o mosse), è difficile stabilire esattamente quale profondità può raggiungere la luce di un faro subacqueo.
Il mercato offre diverse possibilità, dai fari Spot con angoli di emissione ridotti (fino a 30°) che riescono a penetrare meglio l’acqua e raggiungere profondità più elevate, ai fari Ultra Wide con angoli di emissione che possono superare i 100° producendo effetti luce più diffusi sulla superficie dell’acqua. Luci con ampio fascio possono venire posizionate più distanti tra loro ma la scelta della tipologia e del posizionamento dipendono ovviamente dall’utilizzo specifico o dall’effetto estetico che si desidera raggiungere.
Qual’è il migliore colore per una luce subacquea a led?
Pur trattandosi di una questione legata al gusto personale, nella scelta del colore più adatto per i nostri fari subacquei occorre tenere conto di alcuni elementi oggettivi. Se in acque limpide o per alcuni tipi di pesca è il bianco il colore ideale, luci con lunghezza d’onda più corta, come il blu ed il verde, riescono a penetrare meglio l’acqua e risaltano meglio all’occhio umano per cui sono più indicate in acque torbide o per effetti scenografici. Per gli indecisi, o semplicemente per chi desidera disporre della più ampia libertà di colorazione, sono disponibili fari LED in grado di cambiare colore in maniera graduale rendendo possibile generare la sfumatura più adatta ad ogni situazione e ad ogni stato d’animo.
Di quante luci ho bisogno?
Anche a questa domanda non è possibile rispondere in maniera univocamente corretta. La distanza a cui posizionare i fari uno dall’altro è determinata dall’ampiezza del cono luminoso, dall’effetto che vogliamo ottenere e fondamentalmente dalle preferenze personali. In linea del tutto generale possiamo optare per un minimo di 2-3 fari per illuminare lo specchio di poppa delle imbarcazioni più piccole ma non è raro vedere ormeggiati scafi completamente circondati da un bellissimo alone di luce colorata.
Indipendentemente dal numero di fari montati queste luci hanno sicuramente un grande impatto visivo e al di là dell’utilizzo pratico che potremmo farne durante le battute di pesca notturna, i fari al led portano ai nostri ormeggi in porto, in rada o in mare aperto l’atmosfera più giusta per ogni occasione.
INSTALLANDOLE NON SI RISCHIA CHE DAI BUCHI DEI FILI, ESSENDO MESSI SOTT’ACQUA, ENTRI ACQUA NELLO SCAFO? VORREI ACQUISTARLI MA HO QUESTO DUBBIO.