Per dimostrare che si può viaggiare a basso costo e in modo sostenibile, due studenti sono partiti per un giro del mondo ecosostenibile. Ora cercano un passaggio a vela per la traversata dalle Canarie all’America Latina.
Sono giovani, sognatori e hanno a cuore l’ambiente. Si chiamano Tommaso Farina e Adrian Lafuente, si sono conosciuti frequentando il corso di Laurea Magistrale in Sostenibilità all’Università di Rotterdam, in Olanda, e lo scorso 5 giugno sono partiti insieme per un giro del mondo ecosostenibile. Il progetto è stato battezzato “Project Kune” e prevede un lungo viaggio che durerà circa 2 anni su 4 continenti, alla scoperta di iniziative a basso impatto ambientale.
Finora Tommaso e Adrian hanno attraversato 12 Paesi europei viaggiando e lavorando per sostenersi. Hanno per esempio ristrutturato il faro di Litloy su una piccola isola a Nord della Norvegia trasformandolo in una struttura alloggiativa in cambio di vitto e alloggio per 3 settimane. Hanno inoltre visitato aziende e comunità già avviate verso la cosiddetta “transizione verde” come la Up Catalyst di Tallin, in Estonia, startup che sfrutta le emissioni di anidride carbonica per produrre grafite che viene impiegata nelle batterie di bordo.
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La barca a vela è il mezzo più ecologico
In linea con i loro principi di sostenibilità ambientale Tommaso e Adrian per il loro giro del mondo non usano l’aereo, ma si spostano solo in autostop, in autobus, in treno o a piedi, con zaini e tenda in spalla. Ora però, a conclusione della fase europea del giro del mondo, li aspetta la traversata dell’Atlantico e vogliono farla in barca a vela, il più ecologico tra i mezzi di trasporto. Cercano un passaggio per una navigazione dalle isole Canarie all’America Latina, da concludersi verso metà ottobre. La traversata durerà tra i 20 e i 30 giorni, grazie ai venti Alisei. Vorrebbero quindi trovare una persona che li accoglie a bordo e accetta in cambio i loro servizi che non sono relativi all’esperienza nautica, ma sono guardie notturne, cucina, pulizia, e qualsiasi lavoro di manodopera.
“Vogliamo dimostrare che viaggiare a basso costo e fare scelte meno inquinanti è possibile – spiega Tommaso Farina – ad oggi il paese per me più interessante è la Norvegia dove un responsabile municipale ci ha illustrato un progetto per l’elettrificazione delle barche da pesca. E poi le persone sono accoglienti. Un signore ci ha dato un passaggio in autostop salvandoci da ore di attesa sul ciglio della strada perché, a suo dire, avevamo dei bei sorrisi, dei volti positivi”.