La piattaforma Netflix presenta il il nuovo documentario dal titolo “The Deepest Breath – Respiro profondo” della regista irlandese Laura McGann tutto dedicato all’apnea e alle sue sfide estreme.
Esce su Netflix “The Deepest Breath”. Secondo una famosa regola di sopravvivenza chiamata “333”, un essere umano può rimanere 3 settimane senza cibo, 3 giorni senza acqua e appena 3 minuti senza ossigeno. Ecco chi pratica l’apnea si immerge totalmente anche a rischio della propria vita nella capacità di estendere quel limite umano. E allora quella sfida diventa un viaggio avventuroso, fisico e mentale, che non si sa bene dove porta ma si porta dietro un richiamo magico, profondo, ancestrale. È un modo estremo, vitale ma anche tragico, per scavare dentro sé stessi attraverso il respiro e paradossalmente, la sua negazione.
A questo mondo così affascinante dell’apnea è dedicato il nuovo documentario dal titolo “The Deepest Breath – Respiro profondo” della regista irlandese Laura McGann. La pellicola è stata mostrata in anteprima mondiale all’ultimo Sundance Festival e di recente ad acquisirla è stata la piattaforma Netflix. La storia è quella di Alessia Zecchini, una campionessa di immersioni in apnea, che si allena per battere un record mondiale. Per farlo si fa aiutare da un esperto di sicurezza subacquea, Stephen Keenan, e tra i due si forma un legame emotivo che sembra essere dettato dal destino.
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Un viaggio nell’anima di una disciplina estrema
Un viaggio quello di The Deepest Breath che comincia nell’acqua densa di cloro delle piscine sportive e si chiude negli abissi oscuri del famoso “Blue Hole”, una cavità marina per gli apneisti rappresenta qualcosa di simile a quello che è il K2 per gli scalatori: un obiettivo ambizioso ed estremamente pericoloso. Il film combina interviste con Alessia, suo padre, amici e colleghi subacquei, con filmati d’archivio che forniscono un contesto alla storia raccontata in ordine cronologico.
Seguiamo Alessia mentre si avventura sempre più a fondo nella sua vocazione e il suo compagno di vita e di avventure mentre viaggia per il mondo, alla ricerca dell’anima fino a quando non si stabilisce a Dahab, in Egitto, dove apre il suo centro di immersioni.
Qual è il limite del respiro umano?
Dai materiali d’archivio di The Deepest Breath apprendiamo che un giorno un campione russo, che è stato fonte di ispirazione anche per Alessia, semplicemente non è tornato in superficie. È uno dei rischi insiti nel fare qualcosa di così estremo. Un altro è raggiungere l’apice e non essere in grado di fare meglio dopo. Capita in tutti i campi, ma nell’apnea il tempo durante il quale puoi trattenere il respiro ha un limite molto più basso.
“L’ambientazione e la forza emotiva di questa storia – spiega Laura McGann – mi hanno inizialmente spinta a voler realizzare questo documentario. Le riprese effettuate in giro per il mondo e le straordinarie tematiche al centro di The Deepest Breath sono state un’incredibile fonte di ispirazione oltre che l’esperienza più appagante della mia carriera. L’intero team è lieto di poter collaborare con Netflix per condividere ciò che crediamo sia un doveroso omaggio allo straordinario mondo dell’immersione in apnea e agli impavidi atleti del film”.
GUARDA IL TRAILER UFFICILE DI THE DEEPEST BREATH: