Entrobordo: come prevenire guai alla testata

Uno dei componenti dell’entrobordo più esposto a possibili guasti in caso di scarsa cura da parte dell’armatore è la testata. Uno degli inconvenienti più frequenti è bruciare la guarnizione. Ecco quali sono le cause di questo problema, come osservarne i segnali di avviso e come porvi rimedio in modo professionale.

I motori diesel delle barche da diporto sono estremamente affidabili, ma spesso sono maltrattati dai velisti che non li fanno girare sotto carico, non fanno raggiungere la temperatura di esercizio e li trattano solo per convenienza e non come preziosi compagni di bordo.

Uno dei componenti dell’entrobordo più importanti ma anche più esposto a possibili guasti e avarie in caso di scarsa cura da parte dell’armatore è la testata. La testata del motore fa parte della camera di scoppio, dove si verifica l’esplosione del gasolio e serve a sigillare e isolare la parte superiore dei cilindri. La parte più delicata della testata sono le relative guarnizioni poste fra il bordo inferiore della testata e il bordo superiore del basamento che sono soggette a usura o ai danni delle elevate temperature dei gas e della stessa combustione.

Entrobordo

Occhio se la lancetta della temperatura schizza in alto

Trascuratezza, mancata manutenzione ordinaria e sottovalutazione dei sintomi di malfunzionamento della testata, possono portare a danni seri di questo componente, fino alla compromissione del motore. Vediamo allora come prevenirli.

Il campo termico della testata può raggiungere temperature molto elevate. La temperatura media è intorno ai 180 gradi ma in alcune zone la temperatura raggiunge i 250 gradi. Tali zone sono critiche in quanto generano punti caldi e sono soggette a continue sollecitazioni. Uno degli inconvenienti più frequenti è bruciare la guarnizione della testata. Come accorgersene? I sintomi di questo problema sono piuttosto semplici da capire, ma spesso si manifestano troppo tardi per evitare l’intervento di un meccanico specializzato. Il calore eccessivo sviluppato dal motore è un chiaro indice che qualcosa non va. Quando la guarnizione della testata non tiene più, infatti, i gas di scarico ad altissima temperatura entrano in contatto con l’acqua di raffreddamento che immediatamente spinge in alto la lancetta della temperatura motore. Le cause sono principalmente dovute a un insufficiente raffreddamento.

Manutenzione motore

Scarico ostruito e bruciature delle valvole

Il tubo di scarico è un ottimo segnale di avviso di guai in vista. Quando tutto è in ordine infatti nel momento in cui si avvia il motore si osserva la regolare uscita dell’acqua di raffreddamento dal circuito. In caso contrario è bene verificare la possibilità che qualcosa ostruisca la relativa presa a mare, per esempio una busta di plastica. Un altro avviso importante che la guarnizione della testata ha subito danni e deve essere sostituita è la presenza di acqua nell’olio del motore.

Anche l’usura delle parti metalliche può costituire una causa di malfunzionamento: nei motori molto vecchi, in corrispondenza del pistone, si possono verificare infatti delle fiammate che bruciano la guarnizione della testata motore.

Un altro inconveniente piuttosto frequente che causa danni alla testata è la bruciatura delle valvole. Si tratta di due componenti a forma di fungo poste tra la testata e il il pistone che servono a far aspirare miscela e scaricare i gas combusti. Un errato gioco delle valvole e la conseguente fuga di gas ad alte temperature in momenti sbagliati, può determinare la loro bruciatura in corrispondenza del bordo.

Circuito motore

Non sottovalutare le correnti galvaniche

Anche l’azione corrosiva delle correnti galvaniche può creare problemi alla testata. Le correnti galvaniche infatti possono forare il metallo dei condotti per il passaggio dell’acqua del circuito di raffreddamento. Alcuni motori montano degli anodi sacrificali e se questi non si usurano come normalmente avviene è un segnale di avviso. Nel caso di motori più vecchi e più piccoli, che hanno il circuito di raffreddamento solo con acqua di mare, lo stesso guaio può essere causato dalla corrosione della salsedine. La salsedine infine può otturare i fori attraverso i quali passa l’acqua di raffreddamento.

Anche in questo caso il forte innalzamento della temperatura può determinare la bruciatura della guarnizione testata. Oggetto di cure e controlli periodici deve essere infine lo “scambiatore di calore”. Si tratta di una parte fondamentale del sistema di raffreddamento dei motori raffreddati ad acqua dolce. È opportuno pulirlo dalla salsedine per impedire che ostruisca i condotti.

Guarnizione testata

Guarnizione in fumo: come rimediare in officina

Quando si brucia la guarnizione della testata, occorre sostituirla, ma questo danno purtroppo può comportarne altri. Innanzitutto è necessario eseguire la rettifica: ossia “spianare” in modo perfetto la base della testata. Si tratta di un’operazione semplice ma piuttosto delicata che possono eseguire solo le officine con macchine apposite e personale specializzato. Ogni volta che si esegue una rettifica infatti, si abbassa la testata, ossia si riduce lo spazio fra pistone e camera di scoppio determinando un aumento della compressione. Questa deve essere tenuta all’interno di un giusto rapporto determinato dalla casa costruttrice, pena la creazione di un circolo vizioso: bruciatura delle testata, rettifica e abbassamento della testa, eccessiva compressione e relative temperature troppo alte, quindi nuova bruciatura della testata e si ricomincia daccapo.

Spesso, è necessario anche sostituire le valvole, rifare le loro sedi e le guide. In molti casi aprire una testata e sostituire una guarnizione non è complicato. Molto più difficile è occuparsi delle regolazioni dei rapporti di compressione, il gioco valvole, la loro regolazione e il tiraggio della stessa testata quando la si richiude. Sono necessari strumenti ad hoc come la chiave dinamometrica e gli spessimetri, ma soprattutto competenze e esperienza.

Diesel

Oltre 1.000 euro per una riparazione professionale

Quanto costa una rettifica? Molto dipende dal tipo di motore: un piccolo motore a due cilindri può comportare una spesa di circa 300-500 euro per la rettifica più guarnizione ed eventualmente la sostituzione delle valvole. Per motori più grandi si può arrivare a spendere anche oltre 1.000 euro.

Insomma una buona lubrificazione e un corretto raffreddamento dell’entrobordo sono i due capisaldi per il suo efficace funzionamento e per la prevenzione di possibili danni alla testata. Bisogna tenere sotto controllo i livelli di acqua e olio e verificare periodicamente lo stato della girante della pompa dell’acqua di mare.

I 6 componenti dell’entrobordo che si rompono

 

 

David Ingiosi

Appassionato di vela e sport acquatici, esperto di diporto nautico, ha una lunga esperienza come redattore e reporter per testate nazionali e internazionali dove si è occupato di tutte le classi veliche, dalle piccole derive ai trimarani oceanici

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