Navigando lungo costa può capitare di fare errori di valutazione e incagliarsi con la barca. Anche il maltempo del resto può fare la sua parte. Dopo l’incidente ecco come e dove esaminare gli eventuali danni subiti dallo scafo.
Barca incagliata controlli. Ad ogni stagione non mancano episodi riportati dalla Guardia Costiera di barche incagliate sugli scogli o anche arenate sulla spiaggia. Si tratta di incidenti piuttosto comuni quando si va per mare, soprattutto oggi che molti armatori si affidano esclusivamente alla tecnologia di bordo e le carte nautiche rimangono nei cassetti dell’angolo di navigazione. A volte si tratta di episodi gravi, altre la barca se la cava con qualche graffio.
Dopo incidenti simili tuttavia tutta la barca ha bisogno di un controllo approfondito alle parte essenziali dello scafo, non solo quelle direttamente coinvolte nell’urto. Ed è assolutamente saggio controllare tutto anche dopo un incaglio o un arenamento meno grave.
Leggi anche: Incaglio e arenamento: ecco come salvare la barca
Alcuni danni sono evidenti, altri sono nascosti
Spesso quando si va a scogli il danno è immediato e palese, quindi è chiaro che se si intende continuare a utilizzare la barca in sicurezza, le riparazioni sono necessarie. A volte, però, il danno è più sottile, meno visibile, ma non per questo meno pericoloso e suscettibile di cure e attenzioni. Gli skipper o gli armatori che non sanno cosa cercare possono navigare magari per mesi con una barca in condizioni precarie.
Dopo avere esaminato come uno scafo in vetroresina assorbe le sollecitazioni di un incaglio o un arenamento molto grave, vediamo una rapida lista di aree da controllare se mai vi capiterà di incagliarvi, toccare il fondale o anche arenarvi su una spiaggia con uno yacht in vetroresina. Non è un elenco esaustivo, naturalmente, ma rappresenta una buona panoramica delle parti dello scafo più sensibili e che hanno bisogno di attenzione. Questi controlli e ispezioni del resto possono essere utili anche per coloro che cercano una barca usata. A volte gli armatori che vogliono liberarsi della propria barca oppure gli stessi venditori sono inconsapevoli dei danni.
Piccoli incagli: esaminate la chiglia
Gli armatori di yachts spesso si cullano su un falso senso di sicurezza se per esempio si sono incagliati leggermente sulla sabbia. Tuttavia, la sabbia sott’acqua è come il cemento. Magari l’urto con il fondale è avvenuto mentre navigavano ad appena 5-6 nodi, ma la velocità della corrente di marea, l’altezza dell’onda e l’angolo di sbandamento giocano tutti un ruolo importante nel comportamento dell’imbarcazione. A volte può capitare che il bordo di poppa di una chiglia di piombo possa piegarsi a forma di S dopo che uno yacht si è incagliato. Nessun problema: in mani professionali, molte chiglie di piombo possono essere raddrizzate, ma il danno va accertato e bisogna esserne consapevoli.
Barca incagliata controlli. Con le chiglie in ghisa, invece l’impatto non viene assorbito così bene attraverso la chiglia. In questo caso occorre allora controllare se ci sono segni di screpolature da stress intorno al gelcoat dove la chiglia si unisce allo scafo. I punti problematici nella parte anteriore e posteriore della chiglia sono spesso i più facili da trovare.
Quando si rimuove il gelcoat, spesso si scopre che il materiale di rinforzo dello scafo è compromesso. A causa della natura del gelcoat, le crepe capillari richiedono tempo per diventare visibili all’occhio, quindi i controlli periodici sono vitali. Se è stato trovato un danno, è prudente rimuovere la chiglia. Con le chiglie di sentina, anche se non ci sono danni interni, può succedere che le stesse si separino piegando i perni. Questo tipo di danno deve essere valutato fuori dall’acqua.
Come ispezionare i perni della chiglia
Dopo un incaglio osservate sempre attentamente la condizione dei perni della chiglia e controllate se ci sono eventuali perdite. Su alcune imbarcazioni il primo bullone e il perno di poppa sono di spessore minore, per ridurre la possibilità di spaccare la fusione. Questo può comportare l’allungamento del materiale. Cercate anche delle macchie intorno alle chiusure, un segno sicuro dell’ingresso di acqua. Non abbiate paura di far risuonare i perni con un martello. Se lo fate regolarmente, saprete presto quando c’è un problema: un suono sordo degli stessi infatti di solito conferma il peggio.
Barca incagliata controlli Molte barche costruite negli Anni 70 e 80 hanno la zavorra incapsulata, dove la chiglia fa parte dello stampo dello scafo. La pinna in GRP contiene punzonature in acciaio, ossia quelle palline di acciaio che rimangono dopo avere punzonato il centro di una rondella, e nessun bullone o prigioniero. Queste punzonature in realtà sono molto forti e bisogna solo assicurarsi che l’involucro in vetroresina non sia compromesso, lasciando le punzonature aperte alla potenziale ruggine.
Alzare il pagliolato e controllate sotto
Dopo qualsiasi incaglio, si raccomanda sempre la rimozione delle tavole del pagliolato sopra la chiglia. Quest’operazione può richiedere un po’ di lavoro attento con un cacciavite, ma una volta che le tavole sono su, si può facilmente controllare l’intera area ed evidenziare la presenza di eventuali crepe da stress e qualsiasi distacco di elementi incollati. Sulle barche a chiglia fine costruite dalla metà degli Anni 80, che hanno più probabilità di avere una matrice a nucleo cavo incollata per fornire supporto, è importante inoltre controllare sotto il letto del motore.
I danni all’albero: non sottovalutateli
Se la barca stava navigando con tutta la tela al vento quando si è arenata o incagliata, l’albero, le sartie e l’attrezzatura di coperta saranno stati sottoposti a un carico enorme. Sulle imbarcazioni con albero passante in coperta, cercate attentamente le screpolature nella vetroresina alla base del passo d’albero e intorno ai punti di fissaggio in coperta dell’attrezzatura (piastre di catena o bulloni a D). Anche un albero poggiato in coperta in ogni caso sarà soggetto a un carico pesante e può staccarsi. Controllate alla sua base e intorno alla parte inferiore della coperta, sotto il rivestimento del cielino.
Paratie e pagliolati: occhio ai distacchi
Barca incagliata controlli. Le paratie aggiungono rigidità allo scafo ma possono anche causare danni in caso di incaglio. Se la paratia è stata incollata in modo molto stretto, può produrre una linea di tensione su entrambi i lati dell’imbarcazione. Anche le paratie peraltro possono staccarsi. La maggior parte della forza di un incaglio sembra spingere verso l’alto la parte posteriore della chiglia, che su imbarcazioni di tipo tradizionale è in linea con il tavolo da carteggio e la cucina. Guardate allora negli armadietti, nei gavoni sotto il tavolo da carteggio per vedere se si staccano. Sulle barche costruite prima della metà degli Anni 80, controllate anche che non ci siano distacchi dei pagliolati, dove questi sono incollati allo scafo.
Timone e guarnizioni: ecco cosa si rompe
Durante un incaglio può succedere che i cardini dei timoni appesi allo specchio di poppa risultino allungati o piegati e i raccordi tirati attraverso lo stesso specchio. Tuttavia, meno ovvio è quando sono solo indeboliti. Anche in questo caso cercate le screpolature del gelcoat intorno ai raccordi.
Barca incagliata controlli. Se il timone è alloggiato in un tubo, controllate l’incollaggio del tubo nello scafo e il premistoppa o il metodo di tenuta. Molte imbarcazioni di nuova produzione usano guarnizioni a labbro. Normalmente, le guarnizioni a labbro sono affidabili, ma se la pala del timone è forzata verso l’alto possono staccarsi.
In caso di indizi anche lievi, mettere in secco la barca
Barca incagliata e controlli. Alcuni armatori dilettanti o sprovveduti urtano, magari in modo leggero, le loro chiglie sul fondale quasi ogni volta che vanno in barca e non ci pensano più di tanto. Allo stesso modo molte chiglie sbattono quasi sempre un po’ quando si raggiunge terra. In entrambi i casi, l’esperienza personale è la chiave per sapere quando è necessario controllare i danni. In generale, però, è bene non sottovalutare mai il più piccolo degli incagli accidentali. Per lo meno, controllate bene nelle sentine alla ricerca del minimo indizio che ci sia un problema: anche una piccola perdita intorno ai fissaggi è un chiaro indizio da approfondire. E ricordate che le sollecitazioni del gelcoat non sempre si mostrano immediatamente, quindi i controlli periodici sono importanti.
Se qualcosa sembra sospetto, tirate subito la barca fuori dall’acqua e contattate la vostra compagnia di assicurazione che dovrebbe avere personale esperto per trattare questo tipo di reclami e nella maggior parte dei casi nominerà un ispettore qualificato per segnalare l’entità del danno alla vostra barca.