Architettura e design navale: il loro legame in una mostra

Il Galata Museo del Mare dal 16 al 26 settembre ospita la mostra “Architettura e mare. I tre grandi architetti innovatori 1930 – 1960” dedicata ai grandi architetti che dagli Anni 30 al dopoguerra al boom economico hanno innovato il design navale.

Design navale in  mostra. Come hanno influito i grandi architetti italiani sul design navale dei primi decenni del Novecento? Tantissimo. Ce lo racconta il Galata Museo del Mare di Genova che dal 17 al 26 settembre ospita un’importante mostra sul rapporto tra architettura e il mare dei tre grandi architetti innovatori nel periodo che va dagli Anni 30 alla seconda guerra mondiale, con ripresa in modo trionfale nel dopoguerra fino agli Anni 60, quelli del boom economico.

La mostra, visibile presso la Galleria delle Esposizioni al primo piano del Museo in orario museale, si intitola “Architettura e mare. I tre grandi architetti innovatori 1930 – 1960” ed è curata da Alex Amirfeiz e Bruna Moresco in collaborazione con Fondazione De Ferrari.

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Design navale mostra

Pulitzer, Ponti e Zoncada: i tre maestri di architettura

Ma quali sono questi architetti il cui genio creativo non si è fermato a edifici e strutture ma si è allargato anche a ciò che in quegli anni solcava i mari? Gustavo Pulitzer Finali è il primo a rompere con la tradizione obsoleta del filone decò dei Coppedè. Con il suo studio Stuard di Trieste diventa in breve tempo un riferimento tecnico e stilistico nel settore dell’allestimento navale moderno che suscita una sensazione di leggerezza e nuova eleganza. L’arredamento è sobrio e funzionale nelle configurazioni e abbandona in maniera programmatica le firme e i modi dell’allestimento scenografico posticcio.

Design navale in  mostra. Anche l’architetto Gio Ponti è entusiasta dell’apertura di Pulitzer ed è affascinato dal Design Navale in senso sia teorico che pratico. In veste di fondatore della rivista di design Domus, negli Anni 30 dedica due numeri ai transatlantici a cui aveva operato Gustavo Pulitzer. Lavora agli interni di numerose navi, contribuendo a costruire la fama internazionale del modernismo italiano. Dal disegno degli arredi fino al suo grande sogno, la ”Tartaruga del mare”, Gio Ponti è stato senza dubbio un pioniere delle moderne navi da crociera e aveva ben chiaro quello che doveva essere l’evoluzione della nave: non solo un mezzo di trasporto ma forse e soprattutto un mezzo di piacere.

Infine c’è Nino Zoncada che coniuga il senso artistico al rigore costruttivo con sperimentazione e coraggio innovativo, segnando una grande svolta alla storia della navalmeccanica. Progetta, lungo tutta la sua carriera, gli interni della maggior parte delle navi costruite in Italia che rappresentano il coronamento della sua carriera e viene definito uno degli artefici dei più importanti allestimenti del dopo guerra. Seguendo la filosofia di Gio Ponti, che aveva fatto delle sue navi “la vetrina dell’arte italiana nel mondo”.

Design navale mostra

Italia sempre innovatrice nel design navale

Design navale in  mostra. Questi tre architetti innovatori peraltro si circondarono dei migliori artisti del periodo. Nella maggior parte delle navi realizzate in Italia nel dopoguerra infatti venivano sistematicamente esposte le opere di P. Fornasetti, E. Altara, M. Campigli, S. Fiume, M. Mascherini, L. Fontana, P. De Poli, F. Melotti, G. Severini e tantissimi altri. Transatlantici come città galleggianti dunque che hanno rappresentato in quei decenni la vetrina dell’arte, dell’architettura e del design navale italiani del mondo. La mostra navale “Architettura e mare. I tre grandi architetti innovatori 1930 – 1960”, dove sono esposti 50 pannelli che rappresentano le principali opere dei tre architetti, resta aperta dal 16 al 26 settembre.

David Ingiosi

Appassionato di vela e sport acquatici, esperto di diporto nautico, ha una lunga esperienza come redattore e reporter per testate nazionali e internazionali dove si è occupato di tutte le classi veliche, dalle piccole derive ai trimarani oceanici

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