Il 2021 potrebbe chiudersi per l’industria nautica italiana con un fatturato da 6 miliardi di euro, un valore che non si registrava dal biennio 2008/09. Pubblicati durante il 68° Salone di Genova i dati dell’ufficio studi di Confindustria Nautica.
L’industria nautica non solo viaggia a gonfie vele, ma non stava così in salute dagli anni della pesante crisi economica del 2009. È questa la rinfrancante notizia per gli appassionati e gli addetti ai lavori del settore che emerge dai dati presentati durante la 61° edizione del Salone Nautico di Genova, nell’ambito del Boating Economic Forecast
A dispetto dell’emergenza da pandemia globale, il lockdown e le chiusure sistematiche che abbiamo sofferto a partire dall’inizio del 2020, l’industria nautica non solo ha superato indenne questo periodo difficile, ma ha registrato numeri molto positivi e le prospettive per gli anni a venire sono ancora più rosee. A raccontarci tutto questo è l’ufficio studi di Confindustria Nautica che ha pubblicato la rilevazione sull’andamento dell’anno nautico conclusosi al 31 agosto 2021, effettuata sulla base di un campione significativo di aziende della produzione.
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Export, superyachts e motori marini trainano il settore
Secondo l’analisi di Confindustria Nautica la stima di crescita del fatturato globale dell’industria italiana della nautica indica un valore di +23,8% per l’anno solare 2021, con un range di variazione del 5% che determina un valore complessivo compreso fra 5,5 e 6 miliardi di euro. Con questi valori in pratica l’intero settore nautico tornerebbe a toccare i livelli massimi di fatturato raggiunti nel biennio 2007-2008, prima della grande crisi. Tale crescita va molto oltre il rimbalzo post lockdown registrato dall’industria italiana, dicono gli esperti del settore. Ma che cosa ha determinato questo trend positivo? Innanzitutto la crescita significativa dell’export della cantieristica che, nell’anno chiuso al 30 giugno 2021, ha raggiunto il massimo valore storico di 2,8 miliardi di euro; Poi ci sono i portafogli ordini dei cantieri italiani di superyachs, che per molti operatori peraltro coprono il prossimo triennio, e infine l’ottima performance dei comparti dell’accessoristica nautica e dei motori marini.
Il fatturato globale dell’industria nautica si è attestato nel 2020 su 4,66 miliardi di euro, con una crescita pari all’1,36% per il comparto della produzione cantieristica, determinata dalla riapertura anticipata delle attività industriali, ottenuta da Confindustria Nautica grazie all’attività di confronto con il governo. Sempre per il 2020 sono da sottolineare due indicatori molto positivi: l’incremento del 2,4% degli addetti effettivi, che superano quota 24.000, e l’aumento del peso del contributo al Pil da parte dell’industria nautica, in crescita dal 2,22% al 2,37%, che mostra quindi un ottimo risultato rispetto all’economia nazionale.