All’asta la prima lettera di Cristoforo Colombo dall’America

Il navigatore genovese Cristoforo Colombo nel 1493 inviò il resoconto del suo viaggio nelle “Indie” ai reali spagnoli. Da Christie’s la prima edizione conosciuta della missiva nella traduzione in latino.

Gli antichi viaggi geografici di esplorazione hanno profondamente cambiato il corso della storia. Erano missioni estremamente rischiose, a lungo pianificate, frutto di studi scientifici portati faticosamente avanti con le limitate conoscenze e gli strumenti approssimativi dell’epoca. Ma erano anche spedizioni molto costose, per il cui finanziamento erano necessari ingenti fondi governativi.

Chi sovvenzionava tali viaggi naturalmente non vedeva l’ora di ricevere notizie sulle scoperte e il racconto in prima persona dei nuovi mondi scoperti, le terre, le popolazioni, le risorse. Una lettera con tali indicazioni era preziosa, perché poteva giustificare le spese sostenute e magari convincere a sovvenzionare altre missioni. Come per esempio la missiva che Cristoforo Colombo nel 1493 scrisse all’allora ministro delle Finanze Luis de Santangél, dove descriveva le “Indie” appena scoperte. In realtà quelle terre erano le future “Americhe”, ma Colombo ancora non lo sapeva.

Leggi anche: Thor Heyerdahl: marinaio, intellettuale, avventuriero

Cristoforo Colombo

Una copia del manoscritto tradotta dallo spagnolo al latino

Quella lettera verrà battuta all’asta online da Christie’s con una base d’asta fra 1 milione e 1 milione e mezzo di dollari. Non si tratta di una lettera manoscritta. Colombo infatti scrisse la lettera in spagnolo e il governo poi la inviò, per diffondere la notizia, a Roma dove i funzionari locali la tradussero in latino e, attraverso la loro tipografia, ne distribuirono alcune decine di copie ai residenti. Questa copia però è la prima edizione conosciuta, prodotta a Roma non prima del 29 aprile 1493 dallo stampatore Stephen Plannck, nella traduzione realizzata in latino da Leandro di Cosco. la missiva è rimasta in una biblioteca privata svizzera per quasi un secolo.

Indirizzata ai reali di Spagna, Isabella di Castiglia e Ferdinando d’Aragona, descrive la bellezza della zona, il canto degli uccelli, le palme, le grandi montagne e i fiumi: un paradiso terrestre confuso dal grande navigatore genovese per una delle isole vicino all’oceano Indiano. Parla anche degli indigeni, che definisce timidi e paurosi, dicendo di averne portati alcuni in Spagna.

Oltre alla lettera di Colombo, all’asta di Christie’s sempre in tema di viaggi esplorativi c’è un’edizione completa dei Voyages di Thomas Cook e una prima edizione de The Zoology of the Beagle di Charles Darwin, il brigantino su cui si imbarcò il celebre naturalista.

David Ingiosi

Appassionato di vela e sport acquatici, esperto di diporto nautico, ha una lunga esperienza come redattore, reporter e direttore di testate nazionali e internazionali dove si è occupato di tutte le classi veliche, dalle piccole derive ai trimarani oceanici, compresi tutti i watersports.

No Comments Yet

Leave a Reply

Your email address will not be published.