Wc Marino, quale impianto scegliere?

Grandezza dell’imbarcazione, tipo di navigazione e soprattutto modalità di trattamento delle acque nere sono i fattori in base ai quali scegliere il wc marino da installare a bordo: portatili o fissi, a pompa manuale o elettrica, con scarichi diretti o dotati di serbatoi e maceratori.

Una volta a bordo c’era il bugliolo, ossia un secchio di legno con il quale ci si appartava sul giardinetto della nave per espletare discretamente i propri bisogni fisiologici. Riempito il bugliolo, semplicemente lo si vuotava in mare. Poi è arrivato il Water Closet marino, in pratica la versione da barca del gabinetto di casa, e i servizi igienici hanno preso posto in maniera definitiva negli interni di bordo.

Wc marino quale impianto scegliere

Nella sua forma più spartana ed economica il wc marino è il  Wc chimico portatile che viene utilizzato su piccoli cabinati da armatori che si limitano a brevi navigazioni sottocosta. Il suo vantaggio principale è che non richiede l’installazione di impianti. Lo smaltimento dei bisogni fisiologici infatti si risolve chimicamente attraverso disgreganti e deodoranti chimici. Il wc chimico ha un serbatoio di raccolta che una volta colmo può essere facilmente estratto e portato a terra nelle aree predisposte per lo svuotamento.

Pompa wc marino
I wc marini non utilizzano uno sciacquone per il loro svuotamento, ma una pompa manuale o elettrica.

Wc con pompa manuale o elettrica

Nelle loro versioni più moderne e funzionali i wc marini sono invece molto simili al wc di casa, ma funzionano in maniera diversa. A differenza di quest’ultimo infatti non utilizzano uno sciacquone per il loro svuotamento, ma una pompa, manuale o elettrica, che pesca dall’esterno l’acqua, la spinge nel wc e la scarica sempre all’esterno dello scafo oppure in appositi serbatoi. Come funzionano queste pompe? Nei wc manuali la relativa pompa si aziona manualmente operando su una leva o maniglia con movimento orizzontale (avanti-indietro) o verticale (su e giù). Queste pompe si occupano del carico dell’acqua di mare all’interno della tazza del wc e dell’espulsione dei liquami verso lo scarico a mare o il serbatoio delle acque nere. Le pompe wc elettriche hanno la stessa funzionalità delle pompe manuali, ma vengono azionate semplicemente premendo un interruttore elettrico. Silenziose, sicure ed economiche, costituiscono ormai la soluzione preferita anche sulle piccole imbarcazioni. In genere hanno sempre anche l’opzione manuale per qualsiasi evenienza, per esempio l’utilizzo notturno o in caso di interruzione della corrente.

Impianto wc marino

Impianti differenti per smaltimenti diversi

Anche per quanto riguarda l’impianto del wc marino esistono diverse opzioni:

1) Wc con scarico diretto a mare

Il sistema si basa su una pompa, manuale o elettrica, collegata al wc che ha il compito di caricare acqua di mare, triturare ed espellere il liquame. Dato che lo scarico diretto in acqua è proibito in porto e sottocosta, questa soluzione non è la più indicata per chi ama sostare a lungo in marina o in rada.

2) Wc + serbatoio acque nere con prelievo in coperta

In questo caso la pompa del wc anziché scaricare direttamente in mare invia le acque nere a un serbatoio di accumulo che consente un’autonomia di diversi giorni anche se ormeggiati in rada o in altre zone dove lo scarico è vietato. Il serbatoio potrà essere successivamente svuotato in un porto attrezzato per lo smaltimento delle acque nere. Il prelievo avviene attraverso una pompa che aspira i liquami da un apposito bocchettone installato sulla coperta della barca. È dunque una soluzione economica ed ecocompatibile ma comporta limitazioni sul piano della praticità poiché a oggi in Italia i porti dotati di questo servizio sono ancora pochi.

Scarico wc marino

3) Wc + serbatoio con prelievo in coperta + scarico diretto

Per rendere più comodo e flessibile il sistema, possiamo inserire una valvola a “Y” prima del serbatoio delle acque nere. Questa valvola permette di deviare il flusso proveniente dal wc verso due direzioni diverse:

  1. scarico diretto in mare (utilizzabile quando si naviga in mare aperto);
  2. serbatoio delle acque nere (quando si è ormeggiati in porto o in rada).
    Pur aumentando l’autonomia, questa soluzione non ci rende totalmente indipendenti essendo lo scarico del serbatoio legato alla presenza in porto del servizio di scarico.

4) Wc + serbatoio acque nere + maceratore

Con questo impianto le acque nere vengono sempre inviate al serbatoio e grazie alla valvola a “Y” (in questo caso posizionata dopo il serbatoio) avremo la possibilità di decidere se effettuare il prelievo in porto o scaricare in mare. In quest’ultimo caso, il pompaggio è affidato a una pompa elettrica, il cosiddetto maceratore.

Serbatoio acque nere + maceratore

Serbatoi acque nere: rigidi o flessibili

I serbatoi di acque nere che offre il mercato sono realizzati in polietilene ad alta densità e con vari tipi di spessore. Vengono costruiti in maniera da evitare potenziali perdite di liquidi o cattivi odori. I serbatoi per acque nere sono inoltre predisposti per il montaggio di raccordi in varie posizioni per adattarsi agli spazi angusti degli yacht e sono muniti di un sensore di livello che permette di avere sempre a vista l’indicazione dello stato di riempimento. Dove non sia possibile installare un serbatoio rigido, ci si può orientare su serbatoi flessibili in materiale plastico, disponibili ormai in diverse forme e dimensioni.

Barca all'ormeggio

Tubi e prese a mare dedicati

Le tubazioni che compongono l’impianto del wc marino sono accessori specifici ma possono essere soggette ad intasamenti involontari. Altro componente delicato dell’impianto che va scelto con cura sono le prese a mare, elementi che permettono l’afflusso dell’acqua all’interno del sistema le cui valvole devono normalmente essere sempre chiuse in navigazione per motivi di sicurezza: una valvola lasciata aperta infatti equivale a una falla potenziale nella struttura della barca.

Insomma scegliere l’impianto del wc marino in base agli spazi disponibili sulla propria barca, al tipo di navigazione e alle soste porterà certamente a installare un sistema che soddisferà al meglio le proprie esigenze. L’importante è orientarsi su prodotti di qualità e affidabili che eviteranno inconvenienti e brutte sorprese durante le vostre crociere.

David Ingiosi

Appassionato di vela e sport acquatici, esperto di diporto nautico, ha una lunga esperienza come redattore e reporter per testate nazionali e internazionali dove si è occupato di tutte le classi veliche, dalle piccole derive ai trimarani oceanici

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