Visitare l’Olanda: che bello navigare lungo i canali

L’Olanda tra tutti i paesi europei vanta una delle più lunghe reti fluviali. Scoprire il suo territorio navigando placidamente lungo i suoi canali a bordo di barche a vela oppure le tradizionali houseboat è un’esperienza davvero magica: boschi, campi di fiori, vecchi mulini e piste ciclabili offrono scenari suggestivi e tranquilli.

Osservare un paese dall’acqua di un canale navigando tra boschi, vecchi mulini e campi di fiori è un’esperienza davvero magica. L’Olanda tra tutti i paesi europei è forse quello più congeniale a questo tipo di turismo nautico. La rete di canali navigabili si estende infatti per una lunghezza di circa 4.400 chilometri e conta circa 1.750 ponti e 250 chiuse. Sono due le principali basi nautiche di partenza per visitare il paese in questo modo: dal porto di Strand Horst si naviga lungo l’anello di vie d’acqua che, passando per Amsterdam si chiude a Utrecht dopo aver toccato “le terre basse del Nord”; oppure, sempre da Strand Horst, ci si può avventurare attraverso l’ampio estuario del Gooimeer. Molto suggestivi sono poi i paesaggi della Frisia che hanno come base di partenza la cittadina di Sneek.

A spasso su barca a vela e houseboat

Sui canali dell’Olanda si può navigare con qualsiasi imbarcazione, anche a vela, dal pescaggio contenuto, ma il mezzo ideale per solcare queste acque sono sicuramente le houseboat, case galleggianti che possono ospitare da 2 a 12 persone e si possono condurre senza patente nautica. Il costo di noleggio a settimana parte da circa 1.500 euro. Un turismo su cui i Paesi Bassi puntano molto negli ultimi anni tanto che posseggono la più grande flotta di imbarcazioni fluviali in Europa: circa 4.500 unità con una capacità di carico totale di 5 milioni di tonnellate.

Le acque fluviali in Olanda possono essere suddivise a grandi linee nei fiumi della Zelanda e dell’Olanda Meridionale, IJsselmeer, Randmeren e i laghi della Frisia e di Limburgo. Le idrovie olandesi vengono utilizzate molto intensamente anche da turisti provenienti dal Belgio e la Germania che ormeggiano le loro barche nei porti turistici disseminati sul territorio.

Navigare, andare in bici, visitare le città

Navigando lungo le idrovie olandesi nei mesi estivi si notano non solo numerose imbarcazioni in navigazione, ma anche molte che sono ormeggiate. A grandi linee il turismo nautico qui è formato da una variegata combinazione tra la navigazione e le diverse attività svolte a terra, come ad esempio gite in bicicletta, escursioni a piedi, soste presso bar e ristoranti e visite a musei o partecipazione ad eventi. In quasi tutte le città, paesi e aree rurali ci sono posti barca o piccoli porti turistici, pontili per imbarcazioni, servizi di acqua potabile, elettricità o smaltimento rifiuti, spesso gratuiti.

A parte i limiti di velocità per navigare lungo i canali non vi sono restrizioni sull’accesso. Per alcune aree però, soprattutto nella parte occidentale del paese, bisogna essere in possesso di una licenza. È vietato ormeggiare nella vegetazione, ma vi sono tantissime alternative per ormeggiare in mezzo alla natura. Inoltre in molti luoghi lo smaltimento dei rifiuti viene gestito dall’amministrazione locale o il gestore dell’idrovia.

Passare tra ponti e chiuse costa poco

Alcuni gestori di idrovie chiedono un compenso per manovrare ponti e chiuse o per l’ormeggio temporaneo. Gli importi si attestano in media tra i 1,50 euro per la manovra di un ponte e 2,50 euro per la manovra di una chiusa. Per la navigazione notturna ad Amsterdam l’importo richiesto a seconda della lunghezza dell’imbarcazione è di 10 euro. Il passaggio di alcuni ponti a Weesp (a Sud-Est di Amsterdam vicino il famoso fiume de Vecht) è di 5 euro. Comuni ed enti preposti alla gestione delle acque e delle dighe hanno libero arbitrio nella definizione dell’entità dell’importo richiesto.

L’utilizzo di ponti e chiuse nei cosiddetti Rijkswateren, ossia le acque sotto la gestione dello Stato è sempre gratis. Il 90 per cento delle imposte viene riscossa nelle regioni di Frisia e nel Randstad ed è investita nella cura e il mantenimento delle strutture.

 

David Ingiosi

Appassionato di vela e sport acquatici, esperto di diporto nautico, ha una lunga esperienza come redattore e reporter per testate nazionali e internazionali dove si è occupato di tutte le classi veliche, dalle piccole derive ai trimarani oceanici

2 Comments
  1. buongiorno, complimenti per l’articolo che trovo apra la porta ad un ulteriore nuovo modo di intendere e finalizzare la crociera.
    Desidererei sapere qual’è il periodo migliore per navigare in acque olandesi e se , oltre a quelle descritte e a quelle francesi, vi sono altre vie “canalari” interessanti in Europa.
    grazie e buona giornata

    Dario Polidori

    1. Buongiorno a te Dario e grazie dell’apprezzamento. Il periodo migliore per navigare in acque olandesi è sicuramente la tarda primavera e l’estate. Stesso periodo ideale vale anche per i canali francesi.

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