La piccola isola greca di Tilos sta diventando un modello per la gestione di energia pulita e lo smaltimento di rifiuti con un progetto di economia circolare che ad oggi la rendono la più pulita del Mediterraneo.
Parchi solari e turbine eoliche per produrre energia pulita, differenziazione dei rifiuti porta a porta e riciclo a oltranza, dismissione delle vecchie discariche. Quello che sta avvenendo sull’isola di Tilos, un piccolo gioiello della Grecia che sorge a Nord-Ovest di Rodi, è un modello di transizione ecologica che può fare scuola.
Dopo essere diventata la prima isola del Mediterraneo alimentata al 100 per cento da energia pulita e rinnovabile, Tilos, che noi italiani chiamiamo “Piscopi”, sta per raggiungere un altro traguardo importante: eliminare completamente i rifiuti dall’isola.
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Autonomia energetica grazie ai fondi Ue
Il processo di trasformazione votata alla sostenibilità ambientale la comunità di Tilos lo ha avviato nel 2017 quando il comune dell’isola ha completato la prima installazione di un parco solare e di una turbina eolica. L’anno successivo è stata terminata invece la costruzione di un sistema di accumulo a batteria, utile in assenza di sole o quando il vento è debole.
Un obiettivo reso possibile soprattutto grazie ai finanziamenti del progetto europeo Horizon 2020 che coinvolge imprese e istituti di 7 Paesi dell’Ue. Per i suoi sforzi a sostegno dell’energia pulita e rinnovabile, Tilos si è aggiudicata anche il terzo posto del prestigioso EU RESponsible Island Prize nel 2021.
La prima isola con “zero rifiuti”
Un altro passo fondamentale per tutelare l’ambiente naturale di questa isola greca con una comunità stabile di 500 abitanti è la gestione razionale dei rifiuti. L’obiettivo è arrivare a quota rifiuti zero. E già perché ad oggi il tasso di raccolta differenziata sull’isola ha già sfiorato quota 90 per cento: un record non solo per la Grecia. Sulle stradine di Tilos non esistono cassonetti, perché il ritiro dei rifiuti avviene porta a porta in giorni predefiniti. Naturalmente nella stagione estiva quando arrivano i turisti, lo stesso ritiro rifiuti si intensifica di conseguenza.
Tutta la spazzatura viene poi inviata al Circular Innovation Center, dove i rifiuti vengono ulteriormente selezionati e preparati per il riciclaggio, il compostaggio o il recupero energetico. Attraverso un’apposita piattaforma, cittadini e aziende possono conoscere in tempo reale la quantità di materiali che riciclano.
Una nuova percezione dell’ambiente e i suoi limiti
“A Tilos stiamo inaugurando la civiltà che sarà chiamata dai futuri storici come la civiltà delle isole dell’Egeo meridionale – spiega Athanasios Polychronopoulos, fondatore del network Polygreen – Una civiltà con una gestione completamente circolare di tutti i materiali e, soprattutto, una percezione della vita completamente nuova. In questa cultura innovativa il concetto di rifiuto si troverà solo negli spazi museali”.
Insomma il processo di trasformazione verde avviato sull’isola di Tilos è la prova che, grazie alle politiche lungimiranti e agli investimenti mirati, è possibile costruire una società che difende e rispetta l’ambiente in cui vive.