La guarnizione del sistema di trasmissione Sail drive è una componente critica la cui rottura può provocare il naufragio della barca. Ecco come prendersi cura di questa membrana interposta tra l’acqua e il vano motore, i controlli periodici e soprattutto come procedere alla sua sostituzione.
Introdotta per la prima volta da Volvo Penta nel 1959, la trasmissione di tipo Sail Drive è ormai molto diffusa sulle barche da regata, ma anche su alcune imbarcazioni da crociera, soprattutto quelle medio-piccole. A decretarne il successo sono state le sue caratteristiche di efficienza e manovrabilità rispetto alla soluzione più classica della trasmissione in linea d’asse. In realtà ancora oggi il Sail Drive è oggetto di dibattito tra i diportisti: c’è chi ne apprezza la comodità in manovra e chi invece afferma che è una soluzione vantaggiosa solo per i cantieri che risparmiano in lavori e manodopera aprendo un buco nella sentina della barca e poggiandoci il piede/motore.
Uno degli argomenti più battuti tra i detrattori del Sail Drive c’è sicuramente quello che è giudicato il suo punto debole: la guarnizione che impedisce all’acqua di mare di irrompere all’interno dello scafo dal foro di passaggio del piedino. In effetti la rottura di questo componente può causare l’affondamento della barca in pochi minuti. Vediamo allora come è fatta questa guarnizione, come eseguirne la manutenzione e soprattutto la sostituzione al momento opportuno.
I vantaggi del “piede”
Con Sail Drive ci si riferisce a un particolare tipo di trasmissione, ovvero la parte meccanica che collega il motore all’elica che ha la particolarità di essere modulare e può essere montata senza particolari sforzi da un cantiere sulle barche che ne sono provviste. Agli operai infatti basta installare sulla barca un gruppo costituito dal motore e da un “piede” posizionato tra la deriva e il timone e il cui asse è verticale rispetto alla superficie dell’acqua.
Questa soluzione offre una serie di vantaggi, primo tra tutti le prestazioni: essendo infatti l’asse su cui è montata l’elica parallelo alle linee di avanzamento, tutta la coppia trasmessa dal motore all’elica viene utilizzata per spostare la barca in avanti. A differenza di quanto avviene per le installazioni in linea d’asse, quindi, in cui l’elica è inclinata rispetto alla direzione di avanzamento e per cui viene sfruttata solo la componente orizzontale della forza “disperdendo” quella verticale, nella trasmissione Sail Drive si possono impiegare propulsori meno potenti con ottimi risultati. I vantaggi riguardano anche la manutenzione: se si vuole smontare il piede, basta un alaggio temporaneo della barca, svitare la flangia che attacca tutto quanto alla chiglia e inserire un tappo che ricopre il foro.
Guarnizione: se trascurata fonte di rischio
Non mancano tuttavia alcuni svantaggi. Uno degli aspetti più critici del Sail Drive è proprio la guarnizione che sigilla il piede alla chiglia. Questo componente rappresenta una fonte di rischio perché in caso di una sua rottura o avaria si rischia il naufragio. Per questo motivo è importante curarne la manutenzione ordinaria, i controlli periodici e soprattutto sostituirla al momento opportuno.
A questo proposito risulta abbastanza incomprensibile la scelta dei cantieri di non alloggiare il gruppo motore/piede in un comparto separato, ossia ispezionabile, ma completamente stagno rispetto al resto dell’imbarcazione. Cesserebbero così discussioni e preoccupazioni.
Rispettare i limiti di esercizio indicati dal produttore
A proposito di guarnizione, anche detta membrana, o cuffia, è importante focalizzare l’attenzione sulla sua durata e le modalità di sostituzione. Per quanto riguarda la durata d’esercizio questa è dettagliatamente indicata dalla casa costruttrice sul manuale d’uso. Se questo non fosse disponibile, l’anno di fabbricazione della membrana è sempre stampato sulla sua superficie esterna e con qualche contorsione nel vano motore si può arrivare a leggerlo. Normalmente le case che producono il Sail drive indicano in 6 o 7 anni il limite di esercizio per la sua sostituzione. Può capitare tuttavia che alcune assicurazioni impongano all’armatore una sostituzione obbligatoria e più frequente per ragioni di sicurezza: spesso 5 anni, pena la mancata copertura in caso di sinistro.
In realtà le membrane sono concepite per durare molto più a lungo. La particolare mescola di gomma con cui sono costruite infatti, conferisce a questo componente doti meccaniche in grado di sopportare sollecitazioni estreme, oltre a essere resistente all’acqua di mare e agli idrocarburi. Nonostante queste precisazioni in ogni modo è assolutamente sconsigliato superare il limite di esercizio indicato dal produttore.
Cosa guardare durante i controlli periodici?
Per quanto riguarda i controlli periodici prima di ogni varo stagionale è bene eseguire un check della guarnizione per verificare che non vi siano spaccature, segni di invecchiamento o usura. Allo scadere del tempo consigliato è quindi opportuno procedere alla sostituzione della membrana. L’operazione deve essere eseguita in secco ed è consigliato procedere con il fai-da-te te con la massima accortezza solo con il manuale d’istruzioni alla mano ed esclusivamente se si ha una certa manualità ed esperienza. Altrimenti è meglio rivolgersi a personale specializzato.
La cuffia è solidale allo scafo e al piede del sail-drive, dove è interposta tra la parte superiore di quest’ultimo, ossia la porzione che fa da invertitore-riduttore e il piede vero e proprio.
Fai-da-te e costi della sostituzione
Per sostituirla bisogna sbullonarne la flangia esterna che la ferma sullo scafo ed estrarre dall’interno dell’imbarcazione tutto il piede poppiero dopo aver smontato l’elica e averlo liberato dai collegamenti col motore. Inoltre, per alcune precise marche di propulsori, e sempre se lo spazio dell’alloggiamento è insufficiente, è anche necessario traslare in avanti il motore sul suo basamento. A quel punto il piede viene portato in officina e smontato nelle sue due porzioni per poter togliere la vecchia cuffia e inserire quella nuova.
Una volta ricomposto torna a bordo dove viene nuovamente alloggiato nella sua sede e ricollegato al motore, mentre la membrana è resa solidale allo scafo. Tra alaggio/varo, costo del pezzo e, soprattutto il lavoro di manodopera il costo dell’operazione oscilla tra gli 800 e i 1.500 euro, alaggio e varo compresi.
Come sostituire la membrana passo per passo
Ecco le 10 fasi della sostituzione spiegate in dettaglio:
- Smontare l’elica e pulirla accuratamente. Se l’anodo sacrificale è corroso per il 50 per cento o più, è meglio sostituirlo.
- Svuotare l’olio dalla trasmissione.
- Smontare la trasmissione dal motore e dal supporto motore. Supportare il motore da sotto, in modo che poggi stabilmente e non si rovesci quando viene tirato in avanti. Se possibile, è preferibile appendere il motore a un dispositivo di sollevamento.
- Separare la scatola ingranaggi superiore da quella inferiore e sostituire la tenuta di gomma, la guarnizione ed eventualmente gli O-ring. Pulire accuratamente l’incavo e il piano di separazione.
- Rimontare le scatole ingranaggi. La guarnizione deve essere applicata esattamente sopra i fori della scatola ingranaggi inferiore. Tutti gli spessori esistenti vanno rimessi in sede prima di riassemblare le scatole degli ingranaggi. Nell’incavo non deve essere applicato nessun tipo di grasso, silicone o sigillante. Le viti vanno serrate a due riprese e in senso diagonale. Serrare la prima volta a 10 Nm e la seconda volta a 25 Nm.
- Rimontare la trasmissione sul motore e sul supporto motore. Prima che l’anello di bloccaggio sia stato installato, pulirlo e verniciarlo con vernice antiruggine. Controllare che il lato inferiore siano piano, per una tenuta più efficace. Se necessario, applicare un nuovo anello di bloccaggio e nuove viti. Per agevolare il montaggio sul motore, si può supportare la trasmissione da sotto. Inserire la marcia indietro. Spingere il motore all’indietro e contemporaneamente girare un po’ verso destra e verso sinistra il volano.
- Riempire d’olio la trasmissione.
- Incollare la guarnizione dello scafo. Usare una colla ad attacco rapido di buona qualità, adatta alla plastica e alla gomma. Seguire accuratamente le istruzioni fornite dal fabbricante della colla e riportate sulla confezione.
- Rimontare l’elica.
- Al momento del varo: controllare che la guarnizione in gomma faccia tenuta e che tutti gli altri pezzi che erano stati smontati funzionino regolarmente.
Sto valutando l’acquisto di una barca di 10 mt: le unità prese in considerazione sono la Dufour 360 GL e la Jeanneau SO 349.
Mi piacciono entrambe e dopo una serie di attente valutazioni, sono ancora molto indeciso: la prima monta un Volvo Penta da 30 cv con trasmissione Sail Drive ed elica a 2 pale; la seconda monta uno Yanmar da 21 cv con trasmissione in linea d’asse ed elica a pale fisse. In entrambi i casi si può avere l’elica con pale abbattibili. Entrambe le unità possono essere considerate natanti perché non superano rispettivamente una LFT di 10,30 mt ( 10,73 con delfiniera) con lunghezza scafo 9,99 mt ed un galleggiamento di 9,09 la prima e una LFT di 10,34 mt (10,69 con delfiniera) con lunghezza scafo 9,97 mt ed un galleggiamento di 9,40 mt la seconda. Larghezza massima 3,54 mt e 3,44 rispettivamente. Pescaggio a pala singola la prima di 1,90 mt, mentre la seconda con doppia pale del timone di 1,98 mt.
Meglio la prima con trasmissione Sai Drive o la seconda con trasmissione in linea d’asse?? Grazie e Saluti
Gruven
La guarnizione incollata si è sempre staccata dallo scafo (ho eseguito l’operazione tre volte sulla mia barca). Ho risolto solo utilizzando delle lande al contorno della guarnizione stessa, avvitate allo scafo con viti autofilettanti dopo avere riempito i fori con sigillante.
La guarnizione originale non si stacca mai. Che colla usano? Grazie.
Ciao Antonio molto probabilmente una colla epossidica bicomponente.
Buongiorno! Su la ns Elan 394 bisognerebbe sostituire la membrana della Saildrive (Volvo Penta D3 40cv)
Nel preventivo indicano un costo di 3300€ + Iva (materiale + lavori) , a me sembra esagerato… voi scrivete che crea un costo tra 800 e 1500 €…
Grazie