L’atleta canadese Sheena McNelly, una delle dieci migliori apneiste a livello internazionale, ha da poco stabilito il record mondiale raggiungendo gli 82 metri di profondità. Uno sport, quello dell’apnea, affascinante e rigoroso che sta crescendo anche in Italia.
Li chiamano freedivers, ossia quelli che s’immergono sotto la superficie del mare senza ossigeno se non quello con cui riescono a riempire i propri polmoni e provano a rimanere sott’acqua quanto più possibile. L’apnea è una disciplina affascinante ed estrema: serve predisposizione naturale, grande capacità di autocontrollo, tanto allenamento e passione. Ma cosa si prova? “Niente bombole, niente autorespiratore, niente ossigeno di riserva. Solo tu, i tuoi polmoni e l’aria che prendi dalla superficie, scendendo a profondità che all’inizio potrebbero sembrare un po’ folli”. Così Sheena McNelly, una delle dieci migliori apneiste al mondo per la tecnica di immersione libera e bi-pinna, descrive la sensazione durante l’apnea.
L’atleta canadese lo scorso 18 agosto ha segnato l’ultimo record della sua fascia, raggiungendo 82 metri di profondità in apnea, durante la Caribbean Cup Freediving 2019, evento che si tiene ogni anno e riservato ai migliori praticanti della disciplina. L’immersione di Sheena McNelly, è la più profonda mai realizzata da una donna canadese.
Spingersi oltre i propri limiti
Cresciuta a Edmonton, figlia di due informatici programmatori, McNally ha finora partecipato a tre competizioni internazionali di apnea. L’atleta canadese è un’esperta di immersione libera, una tecnica nota anche come FIM, in cui i freedivers s’immergono sott’acqua senza l’uso di attrezzature a propulsione, l’unico supporto è la corda usata per la discesa e la salita. Il record nazionale che Sheena ha stabilito nel 2019 per l’apnea è di 4 metri in più rispetto al precedente di 78 metri, raggiunto nel novembre 2018 al Blue Element in Dominica (Caraibi), dove si è classificata terza tra le concorrenti femminili.
“L’apnea è uno sport che sta crescendo in tutto il mondo, ma in Canada resta una disciplina un po’ sconosciuta – dice McNally – gli atleti di altri Paesi, con risultati paragonabili o addirittura inferiori ai miei, sono trattati come eroi e ricevono maggiori supporti dai loro governi e dalle associazioni nazionali”.
Una disciplina sempre più popolare nel mondo
L’obiettivo dell’apneista canadese è ora promuovere l’apnea, mettendo in luce la bellezza e il fascino della disciplina che si divide in tre categorie fondamentali, diverse fra loro sia quanto a tecnica che per i regolamenti:
– Apnea in assetto costante: si scende utilizzando solo le proprie forze, raggiungendo la quota senza zavorra e solo con le pinne .La fase di risalita avverrà lungo il cavo guida senza toccarlo.
– Apnea in assetto variabile: si scende utilizzando una slitta con zavorra di massimo 30 kg e si risale pinneggiando o aiutandosi con il cavo guida.
– Apnea in assetto variabile assoluto (No-Limits): si scende utilizzando una slitta con zavorra senza limiti di peso e si risale utilizzando un pallone gonfiabile.
In Italia l’ente che gestisce l’attività agonistica è la FIPSAS, Federazione riconosciuta dalla CMAS. A livello mondiale invece l’ente organizzatore è l’AIDA.