È morto all’età di 96 anni nella sua casa milanese Guido Colnaghi, velista, divulgatore e vero pioniere della nautica italiana. Nel 1967 contribuì a fondare il Centro Velico di Caprera.
È scomparso di recente a 96 anni Guido Colnaghi, velista, divulgatore e pioniere della nautica italiana. Il suo nome è legato soprattutto al Centro Velico di Caprera. A lui infatti si deve l’intuizione di creare nel 1967 sull’isola di Caprera e sul modello della francese Glenans la più grande e famosa scuola di vela del Mediterraneo.
Dopo aver dato l’impulso alla fondazione del Centro Velico Caprera, Colnaghi ha contribuito all’attività della scuola per tutta la vita, ricoprendo molti ruoli. Ha contribuito alla formazione di almeno 450 istruttori e insegnato a 2.500 velisti che hanno avuto la fortuna di seguire i suoi corsi negli oltre 50 anni spesi a fare volontariato sull’isola di Caprera.
Tanti brand nautici famosi in Italia grazie a lui
Ma Guido Colnaghi aveva iniziato a dedicarsi allo sport prima in montagna con lo sci nordico e la vittoria di due campionati nazionali e poi in mare dove è riuscito a conquistare quattro campionati italiani. Conseguita la laurea in Economia e Commercio all’Università Bocconi, in seguito aveva iniziato la carriera di commercialista, specializzandosi nel settore nautico. A lui si deve l’importazione sul mercato italiano delle imbarcazioni a vela inglesi, americane e francesi più famose, come i celebri Vaurien, Caravelle, Mousquetaire, Arpège. Ma anche l’introduzione dei più importanti brand di attrezzature e accessori per il mondo della nautica.
Come membro dello Yacht Club Italiano e della Lega Navale Italiana, contribuì a diffondere nel nostro paese la cultura velica anche attraverso manuali che oltre alla tecnica hanno divulgato il suo mondo di valori e quella stringente necessità di navigare per diventare uomini migliori.