Salire in testa d’albero: in Italia si può o no?

A bordo della propria barca un armatore può salire liberamente in testa d’albero per svolgere i controlli e la manutenzione del rigging? In realtà quest’attività rientra tra i cosiddetti “lavori in quota” che espongono i lavoratori al rischio di caduta e come tale è soggetta a limiti e restrizioni. Vediamo cosa dice esattamente la legge, da chi deve essere applicata e come deve comportarsi il diportista.

Salire in testa d’albero fa parte di quelle operazioni di routine legate ai controlli, alla prevenzione e alla risoluzione di eventuali avarie e alla manutenzione del rigging al quale ogni armatore non può sottrarsi. Eppure in Italia per svolgere questa attività i diportisti possono incappare in qualche limitazione, frutto di una normativa volta a tutelare la sicurezza. Insomma si può o non si può salire in testa d’albero liberamente a bordo della propria barca?

Vediamo nel dettaglio che cosa dice la legge italiana a proposito in modo da sgombrare il campo da eventuali dubbi.

Limiti e patentino, ma solo per i professionisti

Salire in testa d’albero obiettivamente è un’attività che può essere rischiosa se non si conosce la tecnica, non si adottano le misure di sicurezza necessarie e non si utilizza l’attrezzatura giusta. E infatti non sono rari i casi di incidenti, anche gravi registrati anche nel nostro Paese. L’argomento è oggetto di una legge specifica, si tratta del Decreto Legislativo 81/2008, ossia il “Testo Unico Salute e Sicurezza sul lavoro” (ex Legge 626) il quale al Capo II, quello sulle Norme relative alla prevenzione degli infortuni sul lavoro in quota, fa rientrare l’attività di salita e discesa in testa d’albero di una barca tra i cosiddetti “lavori in quota” che espongono i lavoratori al rischio di caduta da una quota posta a un’altezza superiore ai 2 metri rispetto a un piano stabile (art. 107). La stessa norma prevede quindi un particolare addestramento all’utilizzo di dispositivi di protezione individuale anticaduta, previo rilascio di un patentino obbligatorio.

Questa legge in realtà non riguarda i diportisti e gli appassionati, ma i professionisti del settore, sia privati che i cantieri, che non possono offrire i propri servizi “in quota” sugli alberi delle imbarcazioni, in mancanza dei adeguate certificazioni e attrezzature.

Cantieri e marina possono imporre restrizioni

Appellandosi a questa legge, i cantieri che consentono nei propri spazi agli armatori di effettuare autonomamente i lavori di manutenzione sulle imbarcazioni, per motivi cautelativi e di eventuale corresponsabilità in caso di incidenti, possono allora legittimamente impedire agli armatori gli interventi in testa d’albero finché le barche sono in secco. Anche alcuni marina privati possono impedire la salita in testa d’albero degli armatori.

Informarsi sulle ordinanze locali

Come deve comportarsi quindi un armatore per rispettare la legge? In linea generale sulla propria barca che si trovi in acqua, ormeggiata, in navigazione oppure alla fonda in una baia, l’armatore sotto la propria responsabilità è pienamente legittimato e libero di salire i testa d’albero per i controlli di routine e le manutenzioni necessarie. Se invece in testa d’albero sale un amico, un parente o un membro dell’equipaggio, sempre sotto la responsabilità dell’armatore, quest’ultimo può incappare in delle sanzioni a secondo della singola autorità che interviene. Se non si è convinti e si vuole comunque affidare l’intervento a un amico o a un membro dell’equipaggio, è necessario quindi informarsi su come viene applicata la legge nella zona interessata. Un’altra via per essere liberi in ogni momento di intervenire in testa d’albero è quello di ottenere il patentino disciplinato dal Testo Unico di Sicurezza.

Con il patentino si può salire sempre

Si deve frequentare un “Corso per addetti ai sistemi di accesso e posizionamento mediante funi” che dura circa 4 giorni (32 ore) e riguarda le seguenti materie: conoscenza della normativa generale in materia di sicurezza e salute nel lavoro con particolare riferimento ai lavori temporanei in quota, corretto utilizzo dei principali dispositivi di protezione individuale anticaduta, salita e discesa in sicurezza in modalità autonoma o assistita dalla testa d’albero, corretta tecnica di lavoro in posizionamento anche per tempi prolungati e gestione delle misure di emergenza e autosoccorso in caso di infortunio.

Al di la della legge, in linea generale chi sale in testa d’albero deve sapere di affrontare un’operazione delicata che impone serietà, buona salute fisica e massima prudenza. Imperativo è pianificare attentamente le mansioni da svolgere e soprattutto le operazioni di salita e discesa, eseguendo scrupolose verifiche su materiali e attrezzature utilizzate.

 

David Ingiosi

Appassionato di vela e sport acquatici, esperto di diporto nautico, ha una lunga esperienza come redattore e reporter per testate nazionali e internazionali dove si è occupato di tutte le classi veliche, dalle piccole derive ai trimarani oceanici

2 Comments
  1. Mi dispiace ma l’armatore può salire sempre e comunque. Inoltre le leggi non si applicano in modo differente in funzione del Compartimento Marittimo di appartenenza, perché son leggi dello stato italiano e come tali sono univoche in tutto il territorio nazionale.
    Il patentino, conseguente all’applicazione del DLgs 81/08, serve solo ai lavoratori dipendenti o equiparati e il solo possesso non esime il datore di lavoro da responsabilità.
    In particolare il patentino, comunque auspicabile per avere cognizione dei pericoli connessi con l’attività, non esime l’armatore da responsabilità se causa danni a terzi, sia salendo di persona sia mandando in testa d’albero un amico. In tali casi trova applicazione il Codice Civile e il Codice Penale, mentre il DLgs 81/08 non trova applicazione.

  2. Buongiorno.
    Mi sono informato sui corsi per lavori i quota e fondamentalmente ne esistono di due tipo: 1) lavori in quota su alberi (vivi e verdi) per potatura e abbattimento. 2) lavori in quota per manutenzione delle facciate egli edifici.
    Nessuna delle aziende che fanno questi corsi da me interpellate mi ha saputo dire quale dei due cosi abilita a salire in testa d’albero delle imbarcazioni e navi a vela.
    Avete qualche informazione in merito? Non vorrei buttare via soldi inutilmente.
    Grazie anticipatamente

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