Quella volta che Simon Le Bon fece naufragio

Era il 1985 e Simon Le Bon all’apice della sua carriera artistica con i Duran Duran stava partecipando al Fastnet a bordo del Drum, il suo yacht di 71 piedi. Al largo della Cornovaglia la barca perse la chiglia e si rovesciò intrappolando l’equipaggio sottocoperta. Furono tutti tratti in salvo da un elicottero della Royal Naval Air. Il racconto di quelle ore drammatiche del naufragio da parte del cantante.

Nel 1985 la pop star Simon Le Bon guardò negli occhi della morte durante un naufragio. “È la situazione più pericolosa in cui sia mai stato”, ha raccontato in seguito il leader dei Duran Duran. L’incidente si verificò durante il Fastnet che Le Bon stava affrontando per prepararsi alla Whitbread Round The World Race 1985-86, il giro del mondo a vela, quando il suo Drum di 71 piedi si trovò in difficoltà al largo della costa della Cornovaglia. La chiglia si ruppe e la barca si capovolse, intrappolando l’equipaggio sottocoperta.

Simon Le bon

Intrappolati all’interno della barca per 40 minuti

Solo tre anni prima Simon Le Bon, appassionato velista, e i compagni della band stavano navigando nei Caraibi per girare il video per la loro hit Rio, uno dei più memorabili singoli degli Anni 80. Ora però si trovava bloccato sotto una barca rovesciata con una miscela di gasolio e acido delle batterie di bordo che gli riempivano i polmoni. “Fu allora che guardai negli occhi della morte”, ha detto. Mentre i membri dell’equipaggio erano intrappolati all’interno dello yacht a un certo punto sentirono il rumore pulsante di un elicottero sopra la loro testa. Era il 771 Royal Naval Air Squadron che iniziava l’operazione di salvataggio. Simon Le Bon rimase intrappolato all’interno del Drum per 40 minuti con l’acqua che aveva raggiunto le ginocchia prima che venisse estratto insieme ad altri cinque membri dell’equipaggio.

Il resto degli uomini a bordo si arrampicò sulla barca rovesciata, riuscendo a comunicare con i loro colleghi attraverso lo scafo. “Non era completamente buio perché avevamo la luce del giorno rifratta attraverso il mare, Ero completamente bagnato e tutto era capovolto perché si camminava sul cielino della barca”, ha spiegato Le Bon. Il salvataggio del cantante è iniziato quando il subacqueo Larry Slater del 771 è saltato sulla barca e lo ha portato in salvo.

Drum

Una pop star in mutande, ma salva

“Dovevo andare giù per salire – ha raccontato Le Bon – così mi sono tuffato e ho iniziato a salire in superficie. Mentre risalivo mi sono fermato a circa 2 metri di distanza dalla superficie, volevo respirare, ma se l’avessi fatto sapevo che sarebbe stata la fine. Non riuscivo a nuotare bene per via della salopette della cerata slacciata. Riuscii a rimuoverla e sorrisi. Poi sono stato fatto salire sull’elicottero e uno dei ragazzi mi ha detto: Hey Simon, dove sono i tuoi pantaloni? Ero semplicemente rimasto lì in mutande”.

“All’incidente ci ho pensato per l’intera settimana successiva e il pensiero mi faceva tremare. È stato molto spaventoso. Sono grato al 771 Squadron per avermi salvato la vita e per aver salvato quella degli altri ragazzi imbarcati sul Drum”, ha raccontato il cantante.

Guarda il video del salvataggio:

David Ingiosi

Appassionato di vela e sport acquatici, esperto di diporto nautico, ha una lunga esperienza come redattore e reporter per testate nazionali e internazionali dove si è occupato di tutte le classi veliche, dalle piccole derive ai trimarani oceanici

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