Quadri di nodi marinari, che passione!

Testimonianza di un’arte millenaria perfezionata a bordo degli antichi velieri, i quadri di nodi marinari vengono impiegati come eleganti complementi di arredo di circoli velici, interni di barche e spazi di cultura navale. Quando nascono e come si realizzano ancora oggi.

Quanti di noi diportisti entrando nella sede di un circolo velico o salendo a bordo di una barca elegante o ancora curiosando nella bottega di un antiquario navale, siamo rimasti ad ammirare incuriositi un quadro di nodi marinari? Frutto di sapienza, capacità manuale e un lavoro paziente e accurato, i quadri di nodi marinari sono una delle tante espressioni della passione, della cultura e delle tradizioni dell’arte marinaresca.

Anche se utilizzati per la maggior parte come complemento di arredo, in realtà questi manufatti artigianali rimangono la pregevole testimonianza di una tradizione millenaria: l’arte di eseguire i nodi.

Cordami velieri

Arte dei nodi, perfezionata a bordo dei velieri

Strumento di sopravvivenza, caccia e lavoro manuale fin dalle epoche più remote, i nodi hanno raggiunto i più alti livelli di espressione proprio a bordo degli antichi velieri grazie alla straordinaria padronanza dei marinai di annodare cime e cavi. Un’arte coltivata dalla gente di mare più che da chiunque altro proprio perché a bordo delle navi a vela si è sempre stati costretti a servirsi di funi, gomene e sagole, a sfruttarne tutte le potenzialità e a conoscerle palmo a palmo. Basti pensare che su grandi unità la lunghezza complessiva di manovre fisse e correnti poteva raggiungere anche molte miglia.

Ancora oggi sulle navi moderne il rispetto dei comandanti nei confronti dei nocchieri è dovuto proprio alla loro capacità di eseguire nodi di ogni tipo per risolvere qualsiasi problema o necessità. Addirittura certi marinai fanno segreto della tecnica di esecuzione di alcuni nodi, quale elemento distintivo rispetto ai colleghi.

Nodo ornamentale

Nodi utili e nodi ornamentali

Accanto al nodo “utile”, tuttavia, i marinai hanno sempre praticato anche il nodo ornamentale, ossia speciali legature che oltre a risolvere un’esigenza pratica hanno anche una valenza estetica perché sono complesse, inusuali o ricercate e che quindi vengono impiegate per decorare il proprio sacco o il manico di un coltello o il timone.

Sfruttando sagole, scarti di cime e spaghi per lenze i marinai della marina militare si sono specializzati in decorazioni a base di nodi piani, detti macramé (letteralmente “frangia, nappa”). I marinai della marina mercatile invece disponendo di cordami più abbondanti, eseguivano trecce, morselli o barbe. I più fortunati erano gli equipaggi delle baleniere che imbarcavano numerosi cavi confezionati con fibre di prima qualità per resistere ai cetacei.

Quadro marinaro

Oggetti di antiquariato navale

Ed è proprio sulla scia di questa tradizione che sono nati i quadri con i nodi marinari. A questi si dedicano soprattutto i marinai che hanno terminato il servizio o vecchi pescatori ormai in pensione che approfittano del tempo libero per allestire pannelli decorativi sui quali applicano nodi, souvenir dei viaggi in mare, modellini di barche, conchiglie e piccole riproduzioni di oggetti di bordo costruiti con materiali di recupero.

Un lavoro artigianale che negli anni si è ricavato anche una piccola nicchia di mercato nel settore dell’antiquariato navale con quadri che, secondo le misure, i pezzi raccolti e la fattura dei nodi e delle rifiniture, possono valere centinaia di euro.

Quadro di nodi

Come nasce un quadro di nodi marinari?

Il supporto in genere è un pannello di compensato marino, rovere, noce, ciliegio o mogano. Il legno può essere lasciato al naturale oppure trattato con vernici opache trasparenti. Alcuni artigiani al posto del pannello squadrato utilizzano vecchi pezzi di legno recuperati lungo le spiagge e “scolpiti” dall’esposizione prolungata al vento e alle onde. Spesso il pannello viene anche rivestito con cartoncini che riportano disegni e illustrazioni, scritti marinareschi, poesie, preghiere, proverbi o citazioni letterarie. Una variante molto apprezzata è quella di utilizzare come sfondo vecchie carte nautiche. Le misure sono scelte naturalmente in funzione del numero e della grandezza dei nodi rappresentati e degli accessori.

Per realizzare i nodi possono essere impiegate cime di recupero, ma per avere un quadro elegante in genere si ricorre a cime nuove, spesso tutte dello stesso colore, oppure a cordami intrecciati con cavi di colore diverso che evidenziano e valorizzano i vari tipi di legature.

Cime e cavi

Tipi di cime e impiombature

Possono essere utilizzate fibre naturali come la canapa oppure cavi sintetici. Per colorare la canapa si può usare il tè, oppure coloranti naturali come la porpora o colori tipo ennè. Le cime in fibre naturali sono voluminose e subiscono a lungo andare gli effetti dell’umidità o la luce del sole, in compenso sono rugose e quindi tengono meglio i nodi. Le cime sintetiche hanno invece il pregio di essere più resistenti e di non essere attaccate dall’umidità e dalla salsedine, ma sono più viscose delle cime naturali, perciò i nodi tendono a sciogliersi più facilmente.

Naturalmente sulle estremità di tutti gli spezzoni di cima vengono eseguiti vari tipi di impiombature per evitare che si aprano i refoli, per consentire al cavo di passare nelle piccole intessiture del nodo e non da ultimo per ragioni estetiche.

Oggetti di sfondo

I nodi ornamentali: gasse, mandorle e turbanti

Quanto al tipo di nodi rappresentati, naturalmente vengono privilegiati i nodi di ornamento, molto complessi e quindi trecce, pagliette, piè di pollo, teste di moro, corone, diamanti, turbanti, mandorle e nodi a bottone. Spesso questi sono i nodi centrali e i più importanti a livello di composizione, attorno ai quali vengono inseriti nodi più semplici e legati alla comune pratica marinaresca: gasse, nodi savoia, nodi piani, nodi parlati e via dicendo. C’è infatti anche uno scopo meramente illustrativo nei quadri di nodi marinari che spesso si presentano come delle tavole didascaliche in cui i nodi sono accompagnati da targhette esplicative.

Anche gli accessori sono frutto di ricerca e aumentano il pregio del quadro: alcuni mostrano la funzione del nodo a cui sono legati, per esempio anelli, bozzelli, moschettoni, paranchetti, ami da pesca, altri invece evocano il contesto marino o navale, per esempio piccoli timoni, ancorotti, bandiere, modellini di navi, altri ancora sono piccoli souvenir di viaggi, oggetti della vita a bordo oppure recuperati sul fondo del mare come conchiglie, cavallucci marini, denti di squalo.

 

David Ingiosi

Appassionato di vela e sport acquatici, esperto di diporto nautico, ha una lunga esperienza come redattore, reporter e direttore di testate nazionali e internazionali dove si è occupato di tutte le classi veliche, dalle piccole derive ai trimarani oceanici, compresi tutti i watersports.

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