Domenica 16 febbraio sulle coste frastagliate del villaggio irlandese di Ballycotton la tempesta Dennis ha fatto arenare il mercantile Mv Alta, una nave di 77 metri che dopo essere stata abbandonata alle Bermuda da un anno vagava alla deriva negli oceani.
Ballycotton è un piccolo villaggio di pescatori irlandese che si trova a circa 40 chilometri da Cork. Atmosfera sonnacchiosa, le case color pastello con i tipici tetti spioventi, gente cordiale come si trova di solito nei posti remoti e selvaggi. Un posto tranquillo dove non succede mai niente. Deve essere stata grande allora la sorpresa quando la mattina del 16 febbraio 2020 gli abitanti del villaggio si sono ritrovati sulla loro costa, incagliata tra le rocce, una grande nave arrugginita e senza nessuno a bordo. Un relitto fantasma venuto dall’oceano. Di chi è quella nave? Che fine ha fatto l’equipaggio? Come è arrivata fin lì?
Sul posto sono arrivati subito gli uomini della Guardia Costiera e l’autorità marittima. Hanno scoperto che si tratta del mercantile Mv Alta con la sua storia assurda e inquietante. Lungo 77 metri, varato nel 1976 e battente bandiera della Tanzania, il cargo aveva cambiato armatore nel 2017 ed era salpato nel settembre del 2018 dalla Grecia per raggiungere Haiti, nel Mar dei Caraibi. Durante la navigazione però, quando la nave si trovava a circa 1.360 miglia a Sud Est delle Bermuda, l’equipaggio aveva lanciato un Sos: il motore aveva una grave avaria e i danni non erano riparabili. A bordo c’erano dieci uomini che nell’arco di poche ore vennero tratti in salvo dalla Guardia Costiera statunitense e portati a Puerto Rico. La Mv Alta invece venne abbandonata alla deriva.
Un cargo solitario alla deriva negli oceani
Da quel momento per la nave mercantile, spinta dalle correnti, è iniziato un lungo viaggio solitario attraverso l’oceano Atlantico. Il suo percorso non è chiaro ma si pensa che la Mv Alta abbia costeggiato l’Africa e sia transitata a largo delle coste spagnole e francesi prima di incagliarsi in Irlanda. Nell’agosto del 2019 era stata incrociata dalla nave rompighiaccio britannica Hms Protector della Royal Navy di fronte alle coste africane. Gli uomini della Marina britannica avevano cercato di mettersi in contatto via radio con il mercantile e non avendo ricevuto risposta, si erano avvicinati alla nave per scoprirne di più.
Il comandante della Protector aveva lanciato anche un messaggio via Twitter alla comunità internazionale chiedendo se qualcuno conoscesse quella nave. Certamente sull’incidente riportato dalla Mv Alta alle Bermuda c’erano molti lati oscuri. Gli investigatori ipotizzavano che il mercantile fosse coinvolto nel traffico illegale marittimo oppure in un attacco da parte dei pirati che l’equipaggio aveva voluto coprire.
Un incidente alle Bermuda mai chiarito
Fatto sta che la nave è riuscita a resistere in mare aperto, tra tempeste, mareggiate e intemperie, per un anno intero vagando negli oceani come un fantasma. Un viaggio e un mistero che richiama quello di un altra nave, la Lyubov Orlova, anch’essa abbandonata alla deriva nel Nord Atlantico nel 2013 e avvistata per anni in varie parti del mondo.
Nella sua odissea la Mv Alta si è arrugginita e ha perso qualche pezzo, ma è curiosamente rimasta a galla. Fino a quando non ha incontrato la tempesta Dennis che nelle settimane scorse stava bersagliando la Gran Bretagna e il Nord della Francia. È stata propria la furia del vento e il mare formato dalla burrasca a spingere il mercantile sulle coste rocciose e frastagliate di Ballycotton: “C’era “una possibilità su un milione che la nave si fermasse proprio nel nostro paese”, ha dichiarato John Tattan, direttore delle operazioni di salvataggio locali.
Attrazione turistica e relitto da smaltire
Oltre alla sorpresa, ora c’è anche il disagio da parte della popolazione di Ballycotton di ritrovarsi un relitto del genere sulle proprie spiagge che inquina e mette a repentaglio la salute dell’ecosistema. Lunedì 17 febbraio la Guardia Costiera irlandese e le autorità locali hanno discusso su cosa fare con questo grande e scomodo “turista”. Nel frattempo la contea di Cork ha chiesto alle persone di stare lontano dal relitto poiché è posizionato vicino agli scogli ed è continuamente mosso dalle onde e dai forti venti.
Un elicottero ha sorvolato la nave per controllare l’eventuale fuoriuscita di petrolio o di altre sostanze inquinanti. Intanto l’incagliamento della nave è diventato un’attrazione con molti curiosi che sono andati a vedere il relitto fotografandolo e pubblicando le immagini sui social. Del resto a Ballycotton non succede mai niente…