Come altri impianti e attrezzature di bordo, il motore diesel obbliga i diportisti a mantenere un occhio vigile sul corretto funzionamento di questo dispositivo e a provvedere alla sua manutenzione ordinaria con controlli e ispezioni periodiche. Ecco come prevenire le sue principali avarie, come intervenire in caso di problemi e quali pezzi di rispetto imbarcare.
I diportisti neofiti in genere sono poco inclini a provvedere ai regolari lavori di manutenzione della propria barca, diesel compreso, e spesso aspettano che qualcosa si rompa per porvi rimedio. La gente di terra è abituata a chiamare l’assistenza per qualunque cosa da aggiustare a casa o per fare andare di nuovo l’auto che si è fermata. Quindi quando si diventa diportisti può essere piuttosto difficile all’inizio entrare nell’ordine di idee di essere assolutamente autosufficienti a bordo, una caratteristica essenziale quando si va per mare.
Un diportista deve sforzarsi da subito di cambiare queste abitudini di terra e diventare quasi ossessionato dalla manutenzione, dalla cura degli impianti e delle attrezzature di bordo e dalle ispezioni quotidiane che permettono di prevenire eventuali problemi. Tra gli impianti di bordo su cui queste attività e controlli non devono mai mancare c’è il motore diesel e un occhio vigile sull’entrobordo è assolutamente vitale. Può trattarsi anche solo di un semplice controllo visivo ogni volta che lo si avvia guardando che esca l’acqua di raffreddamento dallo scarico e assicurandosi che il motore sia correttamente alimentato con gasolio pulito.
Fumo dello scarico: è il colore a indicarci il problema
Particolarmente importante per controllare l’efficienza dell’entrobordo è il colore del fumo emesso dal propulsore. A seconda del colore del fumo emesso dal motore, possiamo verificare che tutto sia in ordine o meno e in questo caso fare una prima ipotesi sull’eventuale problema.
Fumo bianco: check a carburante, cilindri e testa motore
Se una volta avviato il motore diesel, si notano emissioni di fumo bianco, è probabile che ci sia dell’acqua nel tubo di scarico: il colore bianco è infatti causato dalla grande quantità di vapore acqueo. Si tratta di un problema comune, soprattutto quando si mette in moto nelle stagioni invernali e nell’arco di periodi limitati di tempo. Controllate che non entri acqua nei cilindri. In realtà anche il gasolio nebulizzato può causare l’effetto fumo bianco. Se avete lasciato a riposo la barca senza riempire il serbatoio fino all’orlo oppure senza avere aggiunto nel serbatoio un buon prodotto contro i batteri e le morchie, potrebbe trattarsi del gasolio sporco. Altre cause potrebbero essere la guarnizione della testa rotta, i bulloni della testa non stretti o peggio un pistone bloccato. Insomma, se il motore fuma bianco, dovrete concentrare la vostra attenzione sullo stato di pulizia del carburante, sulla temperatura dei singoli cilindri e sulla guarnizione della testa.
Fumo nero, sintomo di un motore affaticato
Il fumo nero viene prodotto quando il motore diesel espelle dallo scarico le particelle di carbone del carburante. Un fenomeno che si verifica soprattutto negli entrobordo più datati: quando si spinge sul gas, si assiste sempre a una fumata di colore nero, sintomo di deterioramento del motore. Tra le possibili cause c’è una compressione non ottimale, il filtro dell’aria sporco, la temperatura dell’aria troppo elevata, il cattivo stato di pulizia degli iniettori, un sovraccarico sull’elica determinato dalla sporcizia della stessa, dal passo eccessivo o dalla potenza del motore sottodimensionata rispetto alle dimensioni della barca.
Fumo grigio, tante cause
Quando il motore diesel fuma grigio, diagnosticare l’eventuale problema è più difficile perché lo spettro di possibili cause si amplia: si tratta di un mix tra fumo bianco e nero, e quindi potrebbe derivare, ad esempio, dalla condensa in un motore vecchio e usurato, oppure dagli iniettori puliti male e dal gasolio sporco, e via dicendo. Generalmente, però, è sufficiente spazzolare per bene gli iniettori e riaccendere il motore per capire su che parte sia meglio concentrarsi.
Fumo blu: eccesso di olio bruciato
Il motore diesel può anche emettere un fumo blu o grigio-blù. La causa sarà da ricercare nell’eccesso di olio bruciato. Non è un problema da poco: l’olio filtra all’interno della camera di compressione e quindi il livello dello stesso scende. Normalmente il fenomeno si deve agli anelli di tenuta dei pistoni laschi o usurati che permettono all’olio di inserirsi nella camera. Avrete problemi nella messa in moto ed è possibile che il motore perda potenza e capacità di compressione. Inoltre, i residui di olio bruciato danneggiano le valvole otturandole. Si tratta di un problema che interessa maggiormente i propulsori avviati a bassi giri e in periodi di tempo sporadici e discontinui. Quando un entrobordo con più di mille ore alle spalle gira poco e piano, le temperature interne non vengono raggiunte in pieno e gli anelli sul pistone non garantiscono una tenuta ottimale, consentendo all’olio della coppa (che potrebbe essere sporco) di filtrare nella camera. Fate revisionare al più presto il motore.
Problemi meccanici: il valore della prevenzione
Una delle cose più importanti a bordo è il valore della prevenzione ottenuta con la corretta manutenzione. Se si sta dietro alle proprie attrezzature, le stesse ci ricompensano. I motori diesel, in particolare, sono simili agli organismi umani e oggi gli stessi medici insistono sull’importanza della medicina preventiva piuttosto che aspettare che si manifestino i sintomi che portano cattive notizie e che possono arrivare troppo tardi. Anche per il motore della nostra barca bisogna avere lo stesso approccio.
Almeno una volta l’anno è opportuno far controllare il motore in maniera completa, dagli iniettori alla compressione dei cilindri e ogni altro componente, sostituendoli e rimettendoli a posto quando necessario.
Quali pezzi di rispetto per il motore?
Oltre ai controlli periodici è importante imbarcare una serie di pezzi di rispetto del motore diesel in particolare di tutte le parti di ricambio che si usurano, specialmente se si parte per un lungo viaggio verso posti remoti. Questi sono i pezzi di rispetto necessari da imbarcare:
– Alternatore;
– Regolatore;
– Motorino d’avviamento;
– Solenoide di avviamento;
– Pompa d’acqua di mare compreso il kit completo di giranti;
– Olio motore;
– Filtri dell’olio;
– Cinghia motore;
– Cinghia alternatore;
– Liquido refrigerante;
– Olio per fuoribordo;
– pompa 12 volt per trasferimento carburante;
– Anodi e viti di montaggio per le elica;
– Anodi per l’asse dell’elica;
– Elica a due pale;
– Guarnizione liquida
Consigli per allungare la vita al proprio entrobordo
Ecco alcuni suggerimenti per allungare la vita del proprio entrobordo e farlo funzionare in maniera corretta durante le nostre navigazioni, a breve e a lungo raggio.
Osservazione accurata
Ispezionare a vista il motore ogni giorno e ogni qualvolta viene avviato dopo un periodo di inattività maggiore di 24 ore.
Acqua di raffreddamento
Controllare la fuoriuscita dell’acqua di raffreddamento dal tubo di scarico ogni volta che si avvia il motore.
Livelli olio
Controllare regolarmente l’olio e i livelli, il sifone dell’acqua di mare, guardare alla ricerca di possibili perdite intorno agli iniettori, ai filtri e alla pompa dell’acqua di mare. Sarebbe bene inoltre arrestare il motore dopo averlo fatto funzionare per alcune ore e fare un’ispezione visiva e controllare il livello dell’olio. Quando si naviga a vela e a motore con la barca inclinata raddrizzarla regolarmente per fare circolare l’olio in ogni parte del motore. Il rabbocco dell’olio va eseguito con lo stesso tipo di olio presente nel circuito. Dopo il rabbocco per verificare il livello occorre attendere qualche minuto per dare modo al liquido di scendere. Un buon livello è in prossimità del massimo, ma non oltre altrimenti si rischia di far perdere potenza al propulsore e di vederlo “fumare”.
Cinghia alternatore
Controllare la tensione della cinghia dell’alternatore: tracce di polvere scura sono una prima indicazione di usura. La cinghia essendo di gomma è continuamente soggetta a frizione. A causare la sua usura può essere anche un allineamento non corretto, un allentamento o un’eccessiva tensione. Come si controlla la tensione? In condizioni efficienti deve tendersi di circa 15 millimetri con la sola pressione del pollice.
Olio invertitore
Controllare regolarmente il livello dell’olio nell’invertitore. In questo caso l’olio da utilizzare non è quello usato per il motore, quindi meglio controllare cosa riporta il libretto i istruzioni.
Controllare la baderna
Controllare regolarmente la baderna per eventuali perdite e ispezionarla sempre quando la barca viene varata dopo un periodo a terra. Alcuni premistoppa devono essere serrati per farli riempire d’acqua dopo una lavaggio.
Parti del motore catalogate e numerate
Portare fare un elenco dettagliato e numerato di tutte le parti del motore e lasciarne una copia a casa o da un amico fidato nel caso che alcune parti debbano essere ordinate e spedite alla barca.
Usare un biocida
Usare un biocida a ogni rifornimento di gasolio specialmente se si naviga in climi caldi. Considerare inoltre con sospetto il gasolio acquistato in posti poco frequentati e filtrarlo meglio possibile.
Serbatoi carburante e acqua
Evitare di vuotare completamente il serbatoio del gasolio e dell’acqua e tenere i due serbatoi separati, chiudendoli in modo che non possano essere vuotati entrambi involontariamente.
Seguendo queste semplici regole, non solo il motore diesel può durare più a lungo, ma sarà sempre tenuto in maniera efficiente e al minimo sintomo di problemi o avarie permetteranno di porvi rimedio.