Si chiama “Drops in the sea” il progetto medico e umanitario di Massimo Vecchietti e Paola Broggi che sono in procinto di partire il prossimo 26 maggio a bordo del loro Amel – Supermaramu di 16 metri per un giro del mondo a vela. Il loro obiettivo è di portare via mare ai bambini e alle popolazioni disagiate degli arcipelaghi lontani materiale scolastico, farmaci e assistenza medica.
Navigare a vela intorno al mondo sulla rotta degli Alisei per portare via mare ai bambini e alle popolazioni disagiate degli arcipelaghi lontani materiale scolastico, farmaci e assistenza medica. È un progetto ambizioso e ammirevole quello di una coppia di velisti italiani, Massimo Vecchietti e Paola Broggi. Massimo è un medico specializzato in Anestesiologia, Rianimazione e Terapia del Dolore, oltre che in Fisiopatologia Respiratoria, è stato Direttore del Servizio di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale di Albenga e dell’Ospedale S. Paolo di Savona e successivamente anche Direttore del Dipartimento di Emergenza della 2° ASL Savonese. Paola invece ha lavorato come borsista presso il centro per la diagnosi e il trattamento dell’Emofilia e delle malattie Emorragiche e Tromboemboliche dell’Università di Milano.
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– Come affrontare un’emergenza medica a bordo
Entrambi hanno accumulato circa 50.000 miglia in oltre 30 anni di navigazione vagabondando quasi sempre con equipaggio ridotto nel Mediterraneo, da Istanbul al Mare Egeo, isole Baleari e Nord Africa, oltre che sui mari attorno alla penisola italiana.
Materiale scolastico, farmaci e strumenti medici per i bambini
Sempre insieme, dopo diversi anni impegnati nel sociale, hanno deciso di dare vita a questo progetto umanitario che si chiama “Drops in the sea”. Il loro programma di viaggio prevede una durata di 4-5 anni e salperanno il 26 maggio del 2019 a bordo di Patchouli II, un Amel – Supermaramu di 16 metri che durante la spedizione da Est verso Ovest accoglierà imbarcherà materiale scolastico (quaderni, matite, biro, pennarelli, etc.), una notevole quantità di farmaci salvavita e di base, uno strumentario chirurgico completo, un elettrocardiografo, un DAE (Defibrillatore semiautomatico) e altra strumentazione medica.
Queste dotazioni e attrezzature gli permetteranno di portare assistenza di pronto soccorso medicochirurgico, ma anche di collaborare o sostituire, se assente, l’intervento sanitario nelle terre che andranno a visitare. Sarà inoltre ben accetta a bordo la presenze di medici specialisti che volessero raggiungerli per collaborare. Le loro soste nei luoghi dove la popolazione necessita di aiuto non saranno di poche ore o pochi giorni, ma piuttosto prolungate affinché la loro opera possa lasciare un segno anche se piccolo.
“Siamo solo gocce in un mare di bisogni”
“Siamo perfettamente consapevoli che questa iniziativa non potrà risolvere le numerose e gravi problematiche ancora presenti nei paesi in via di sviluppo e del terzo mondo e che saranno solo “gocce in un mare di bisogni”, ma riteniamo che potrà sicuramente essere almeno un piccolo aiuto e una presenza qualificata”, ha spiegato massimo Vecchietti. Attualmente Patchouli II si trova in Italia, gentilmente ospitata dal Marina di Loano per il suo riallestimento in funzione della navigazione oceanica, con rinnovo della strumentazione elettronica, dei sistemi radio per i contatti a breve media a lunga distanza, degli apparati di propulsione e produzione di energia”pulita” e infine del rigging.
L’iniziativa “Drops in the sea”. è sostenuta dalla Croce Rossa Italiana, che ha concesso la sua Egida all’iniziativa, dall’Ordine dei Medici della Provincia di Savona, dal Comune di Loano e dalla “ASL2 Del Savonese” che hanno concesso il loro Patrocinio. Info: www.lecrocieredipatchouli.net.