È possibile contrastare il mal di mare alla fonte? Ossia riducendo i movimenti dello scafo che innescano il malessere? L’azienda americana Seakeeper ne è convinta e produce dal 2002 una gamma di stabilizzatori giroscopici, progettati per contrastare il movimento di rollio e beccheggio delle imbarcazioni.
Una delle sensazioni più sgradevoli della navigazione è il mal di mare dovuto al beccheggio e al rollio dell’imbarcazione. In barca infatti il senso dell’equilibrio del corpo umano viene messo a dura a prova: il sistema nervoso riceve una serie di informazioni contraddittorie che mandano in tilt l’organo di controllo responsabile dell’equilibrio che si trova all’interno dell’orecchio. Il risultato è una sensazione di nausea, malessere, spossatezza, emicrania. Tutti ne soffrono, anche i veri lupi di mare che semplicemente con il tempo maturano una soglia più alta del fastidio.
Combattere il mal di mare: ci pensa la tecnologia
Per combattere il mal di mare, oltre a mangiare asciutto, coprirsi bene e tenersi attivi, ci sono alcuni farmaci tipo pillole e cerotti che riducono i sintomi. C’è chi però ha affrontato il problema alla fonte, ossia come rendere stabile l’imbarcazione anche in condizioni critiche di navigazione contrastando i movimenti dello scafo e rendendo la vita a bordo confortevole per tutti. È l’azienda statunitense Seakeeper con sede in California che produce una gamma di stabilizzatori giroscopici, progettati per contrastare il movimento di rollio e beccheggio delle imbarcazioni.
Come funziona il giroscopio
Il giroscopio si presenta come un dispositivo sferico bianco che assomiglia a un pallone da spiaggia. Al suo interno ospita un volano che ruota in una camera posta in condizioni di sottovuoto per ridurre l’attrito e il consumo di energia. Una volta installato sull’imbarcazione, lo stabilizzatore genera una forza che neutralizza l’oscillazione di rollio. La velocità di rotazione del volano raggiunge i 10.700 giri/min, ossia i 178 giri/sec. Quando è disturbato dal movimento di rollio dell’imbarcazione, il giroscopio induce un moto di precessione longitudinale, ottenendo così una coppia giroscopica a 90° che contrasta il rollio fino ad annullarlo.
Un’idea antica, ma solo ora realizzabile
“L’idea di utilizzare un giroscopio per stabilizzare le imbarcazioni risale a oltre cento anni fa”, fa notare McKenney. “La differenza rispetto allora è che le tecnologie correlate, nelle applicazioni automobilistiche, aeronautiche e spaziali, hanno prodotto dispositivi e conoscenze scientifiche che fino a trent’anni fa era impensabile incorporare in uno stabilizzatore”. Si riferisce, per esempio, a sensori, computer, tecnologia sottovuoto e cuscinetti.
Il modello M7000, progettato per barche da 12 a 18 metri, è stato il primo lanciato dalla Seakeeper, ma negli ultimi anni l’azienda ha ampliato la gamma con modelli di svariate dimensioni, compresi quelli per barche più piccole con motori fuoribordo.
Vantaggi e svantaggi del giroscopio
Tra i vantaggi di questo sistema c’è anche quello di poterlo posizionare dove si vuole sulla barca a seconda dell’esigenze di progettazione e anche dopo la costruzione della stessa. Gli svantaggi sono invece gli elevati consumi che obbligano a tenere acceso il generatore e il costo, ancora troppo elevato in rapporto al valore intrinseco di alcune imbarcazioni. Il prezzo di vendita del Seakeeper si aggira tra i 20.000 e i 200.000 dollari e il modello più venduto, il Seakeeper 9, costa circa 67.000.
In ogni caso ogni anno aumenta il numero di armatori disposti a spendere le somme richieste pur di avere sulla loro barca questo utile gadget e dire addio per sempre al mal di mare. Info: www.seakeeper.com.
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